- In collaborazione con Tom Gefrusti -
7. Prova di ascolto
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Configurazione
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Sorgente: Asus Notebook / cMP2; Windows XP SP3 / 7; Foobar / JRiver Media Center / cPlay
DAC: Antelope Audio Zodiac Gold
Pre-amp : Aurion AI500 / controllo volume proprietario
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Sia con il sistema operativo OSX che Windows, l'installazione avviene automaticamente collegando l'apparecchio tramite cavo USB.
Nel primo caso è in grado di raggiungere 384kHz, selezionando UH2 nel pannello di controllo.
Con Windows XP bisogna usare il DAC in modalità DS o un driver esterno ASIO, mentre con Vista/7 si può tranquillamente utilizzare WASAPI.
A scanso di equivoci la Antelope ha compilato una comoda guida a riguardo.
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Inoltre, di recente è stato pubblicato un Pannello di Controllo (v2.07) per Win/Mac/Linux, replica della facciata dello Zodiac con incluso un peak meter, che permette di cambiare tutti i settaggi dell'apparecchio via software ed effettuare upgrade del firmware.
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Abbiamo ascoltato lo Zodiac Gold, con e senza il Voltikus, in svariate condizioni, tra le quali utilizzando un Mark Levinson 335, un paio di casse Magnepan MG3.7 ed un MBL 1621A come sorgente.
Fin dalle prime voci considerate — Jennifer Warnes, Rickie Lee jones e Diane Schuur — l'apparecchio conferisce una sensazione di neutralità .
Il suono, seppure non caratterizzato, è spostato leggermente sul morbido.
Come nostra consuetudine abbiamo testato l'apparecchio anche con musica orchestrale, sia classica che jazz, con registrazioni dal vivo e non.
Ne abbiamo ricavato che l'estensione in basso è buona e che scenda parecchio, tuttavia non ci ha dato una sensazione di grande energia.
Nel Concerto per Piano Op.54 di Brahms con Pollini e Abbado, il palcoscenico è abbastanza esteso ma non estesissimo, altrettanto dicasi per la profondità .
D'altro canto le medie, quindi le voci in generale, sono abbastanza scolpite, focalizzate, ma permane un leggerissimo velo per cui riteniamo che, a livello di trasparenza, manchi qualcosa.
La gamma alta si è rivelata leggermente indietro e ciò si è tradotto in una fatica d'ascolto prossima allo zero, ma con alcuni dischi il suono risultava poco brillante.
Sinceramente avremmo preferito un po' di luce maggiore anche se ciò, ovviamente, va verificato in altri impianti/set-up.
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