5. Installazione componenti
Per assemblare il nostro Antec P8 la scelta è ricaduta su una scheda madre ASUS MAXIMUS VIII Hero con una CPU i7 6700K raffreddata a liquido da un nuovissimo AiO Antec Mercury 360, 16GB (2x8GB) di RAM Corsair Vengeance LED, una scheda video NVIDIA TITAN X, un alimentatore Antec HCP Platinum 850W con cavi a tema e due SSD Samsung 850 EVO da 1TB.
Il montaggio della mainboard si è rivelato estremamente semplice dato che l'ampio spazio a disposizione consente di muoversi liberamente e l'elemento verticale per il passaggio dei cavi, anziché creare intoppi, è servito da guida per l'installazione.
Anche l'installazione dell'Antec Mercury 360 è stata effettuata con facilità , nonostante la presenza di un generoso radiatore triventola.
Quest'ultimo è stato posizionato sul frontale, al posto delle due ventole da 120mm in dotazione che, per bilanciare i flussi, sono state spostate sul top.
Questo AiO di ultimissima generazione ci permetterà non solo di ottenere elevate prestazioni termiche grazie ad un radiatore di ampie dimensioni ed un blocco waterblock/pompa efficiente e silenzioso, ma anche di controllare, attraverso il sistema di illuminazione in esso integrato, la temperatura di esercizio della nostra CPU.
La parte centrale del waterblock, infatti, cambierà colore in base alla temperatura passando dal blu quando è al di sotto dei 48°, al verde fino a 60° e al rosso nel caso in cui si dovessero raggiungere valori potenzialmente pericolosi.
Nonostante la presenza di tre ventole con connettore 4pin, più un cavo Micro-USB to SATA, non abbiamo avuto problemi nell'effettuare i collegamenti grazie ai molti piccoli fori disseminati nella zona alta del piatto mainboard.
L'installazione della TITAN X non ha richiesto particolari manovre anche se i copri slot saldati al telaio, e quindi non riutilizzabili, sono a nostro avviso intollerabili in un prodotto di ultima generazione.
Ricordiamo che, dato lo spazio a disposizione, sarà possibile utilizzare schede video lunghe sino a 390mm.
A seguire abbiamo focalizzato le nostre attenzioni sul retro del piatto mainboard rimuovendo la paratia destra.
I due SSD da 2,5" sono stati fissati sugli appositi supporti tramite viti, mentre il cestello per drive da 3,5" è stato rimosso in quanto, nel nostro caso, non serviva proprio a nulla.
L'alimentatore è stato avvitato sul retro e il suo posizionamento non ha richiesto alcuno sforzo.
Con circa 20mm di spazio a disposizione tra il vassoio ed il pannello di destra, il cablaggio è filato liscio come l'olio anche se, per l'alimentazione dei LED sul frontale, avremmo gradito un connettore SATA anziché un obsoleto Molex.
Il particolare foro passacavo verticale più volte menzionato è in grado di nascondere perfettamente i cavi in eccesso senza creare intoppi e dando inoltre maggiore flessibilità all'utente.
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Come possiamo vedere, infatti, non sono visibili cavi fuori posto e l'assemblaggio risulta pulito ed ordinato.
A PC acceso, le ventole in dotazione, unitamente agli altri componenti dotati di LED, riescono ad attirare efficacemente l'attenzione.
Il pannello in vetro, leggermente oscurato, attenua l'effetto delle luci quel poco che basta per non renderlo fastidioso nel caso in cui il case venisse posizionato vicino al monitor.
Il risultato finale è più che soddisfacente ed è stato ottenuto senza il minimo sforzo, basti pensare che abbiamo impiegato più tempo a capire come andava fissato l'AiO che a completare l'assemblaggio ...