Chi segue il mondo dei PC compatti ricorderà, senza dubbio, l'Antec Cube, un case Mini-ITX di fascia alta sul quale interagirono, seguendo due filoni distinti, sia EKWB che Razer, dando vita a due edizioni speciali.

A distanza di quasi cinque anni, il marchio californiano ne ha rilasciato una nuova aggiornata versione, il Dark Cube, protagonista della nostra recensione odierna.



Realizzato in alluminio e vetro temperato, presente sia lateralmente che sul top, il piccolo di casa Antec è dotato di un pannello frontale in mesh per una migliore circolazione dell'aria, tuttavia, in bundle, è presente anche un ulteriore pannello in vetro, ideale per coloro che vorranno mettere in mostra il proprio hardware sotto ogni punto di vista.

Pur essendo leggermente più grande rispetto al suo predecessore, il Dark Cube ne riprende le forme aggressive ed i particolari, consentendo l'utilizzo di schede madri in formato microATX o inferiore e scheda video di dimensioni standard, oltre ad un drive da 2,5" e uno da 3,5".

Non particolarmente interessante, invece, il numero di predisposizioni per ventole, ovvero due da 120 o 140mm sul frontale ed una da 120mm sul retro.

Per restare al passo con i tempi, ovviamente, non poteva mancare un sistema di illuminazione ARGB integrato, in questo caso, nei quattro angoli del frontale e gestibile anche tramite l'apposito HUB sfruttando il pulsante posizionato sul pannello di I/O.


ModelloAntec Dark Cube
Tipologia
Mid-Cube
Dimensioni
512x240x406mm (PxLxA)
MaterialiAcciaio, alluminio, vetro temperato e ABS
Peso~ 12.5 kg
Alloggiamenti drive
1x 2,5"
1x 3,5"
VentoleFrontale: 2x 120 o 140mm
Posteriore: 1x 120mm
Supporto mainboard
microATX o ITX
Altezza massima dissipatore
175mm
Dimensioni massime VGA
330mm
Connessioni esterne2 USB 3.0, 1 USB Type-C e 2 audio HD
Altro
Sistema di illuminazione ARGB sul frontale
HUB per sistema di illuminazione e ventole
Pannello frontale intercambiabile (mesh o vetro)


Per facilitare l'installazione dei componenti, l'intero telaio interno può essere sfilato dal retro in modo tale da non impazzire per completare la procedura e instradare correttamente i vari cavi.

Buona lettura!