Memorie


AMD Phenom II X4 810 e Sapphire 790GX 4. Sapphire 790GX - Socket e dissipatore 1 

La scheda supporta fino a 16GB di memorie DDR2 suddivisi su 4 moduli.

Il memory controller delle piattaforme AMD è integrato nella CPU, di conseguenza è necessario controllare quali siano le frequenze supportate dal processore prima di procedere con l'acquisto dei moduli di memoria. In linea di massima i moduli DDR2 800 e DDR2 1066 sono i più consigliati per questo tipo di sistemi. Dalle nostre prove, l'adozione delle ram DDR2 1066 in abbinamento a processori Phenom II, garantisce le migliori prestazioni e permette un certo margine di overclock della CPU senza dover impostare anche le memorie fuori specifica.


Socket


AMD Phenom II X4 810 e Sapphire 790GX 4. Sapphire 790GX - Socket e dissipatore 2 

AMD Phenom II X4 810 e Sapphire 790GX 4. Sapphire 790GX - Socket e dissipatore 3 

AMD Phenom II X4 810 e Sapphire 790GX 4. Sapphire 790GX - Socket e dissipatore 4 

AMD Phenom II X4 810 e Sapphire 790GX 4. Sapphire 790GX - Socket e dissipatore 5 

La zona socket è estremamente curata e sufficientemente sgombra per permettere l'installazione di dissipatori voluminosi sulla CPU. La sezione di alimentazione è di tipo analogico, dotata di condensatori allo stato solido e componenti di potenza di qualità. Il sistema di raffreddamento del chipset e mosftet non raggiunge mai temperature eccessive anche utilizzando ventole a bassa portata sulla CPU, questo rende possibile la creazione di sistemi particolarmente silenziosi anche per l'home entertainment.


Particolari del dissipatore


AMD Phenom II X4 810 e Sapphire 790GX 4. Sapphire 790GX - Socket e dissipatore 6 

AMD Phenom II X4 810 e Sapphire 790GX 4. Sapphire 790GX - Socket e dissipatore 7 

Sapphire ha curato il raffreddamento della sua scheda madre in tutti i dettagli sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale. L'heatpipe che collega i due pezzi del dissipatore è piuttosto voluminosa ed è posizionata in modo da rimuovere il calore più velocemente possibile dal chipset senza però influenzare in modo eccessivo la temperatura dei mosfet, a differenza di altri dissipatori infatti, l'heatpipe non viene inserita nella base del secondo elemento, ma nella parte più alta, affinché il calore possa essere scambiato il più velocemente possibile, grazie al flusso d'aria proveniente dalla CPU. Come di consueto consigliamo di raffreddare la sezione di alimentazione e il chipset con una ventola, nel caso in cui l'utente utilizzi un impianto a liquido. Un particolare che non sfuggirà agli utenti più esperti è la tipologia di viti usata per fissare il dissipatore, non i classici pushpin in plastica, ma una vita con molla e rondella isolante, soluzione dedicata quasi esclusivamente alle schede madri di fascia enthusiast.