ADATA XPG Xtreme 2133X 16GB

5. Analisi dell'IC

 

In questa serie di prove andremo ad analizzare il comportamento dell'IC all'aumentare della frequenza operativa in rapporto al CAS utilizzato.

In questo modo, la lettura dei valori ottenuti permetterà di comprendere meglio la qualità del modulo di memoria, scoprendo così le caratteristiche di funzionamento dei chip in base ai sub timings utilizzati dal produttore.

Per verificare con precisione la tipologia di ICs utilizzati, abbiamo provato a rimuovere il dissipatore dai moduli, ma quest'ultimo risultava essere molto ben ancorato ai chip (probabilmente ADATA ha utilizzato un collante studiato per scoraggiare chiunque voglia cimentarsi in operazioni di questo tipo), motivo per cui abbiamo desistito per evitare di danneggiarli.

Le tensioni scelte per questo tipo di test sono ricadute su 1,65V per le ram e 1,15V sul VCCSA, un incremento ulteriore di questi valori non consente alcun miglioramento sostanziale.

I primi set di main timings impostati sulle ADATA XPG Xtreme 2133X 16GB sono stati i classici 7-7-7, 8-8-8 , 9-9-9 e 10-10-10.

 

 

I risultati emersi non sono stati una sorpresa: la recente evoluzione degli ICs montati sulle memorie di ultima generazione è mirata alla riduzione dei consumi e quindi delle tensioni operative, unitamente ad un incremento della frequenza operativa e della densità complessiva.

Queste esigenze hanno portato alla progettazione di moduli di memoria che operano con timings meno tirati e quindi meno performanti a parità di frequenza rispetto ai moduli di precedente generazione come quelli, ad esempio, equipaggiati con i famosi chip Elpida Hyper.

Ricordiamo ai lettori che il valore di tRCD determina il tempo minimo, in cicli di clock, dei segnali di ritardo che compongono l'indirizzamento tra riga e colonna in una cella di memoria; trattandosi di un kit da 2x8GB che sfrutta chip ad elevatissima densità, risulta quindi impossibile utilizzare valori di tRCD troppo aggressivi poichè, a livello di segnale elettrico, la carica ha una durata troppo breve e non permette un corretto indirizzamento dei dati nella cella.

 

 

Per far operare a frequenze sensibilmente superiori le memorie è stato sufficiente aumentare il tRCD a +1 rispetto al CAS, ottenendo un incremento notevole, di circa 200MHz, per ogni set di timings impostati.

Questo trend è confermato in modo ancora più deciso dal grafico successivo in cui possiamo osservare come un incremento del tRCD a +2 rispetto al CAS, generi un ulteriore e deciso balzo in avanti delle massime frequenze raggiungibili.

 

 

Con tRCD +2 abbiamo raggiunto una frequenza di ben 2510MHz, abbondantemente oltre le specifiche indicate dal produttore, segno evidente dell'ottima qualità di questo kit di memorie.