3. gibibyte e gigabyte

 

Prima di affrontare direttamente l'argomento Overprovisioning, è necessario fare una piccola premessa per rendere maggiormente comprensibili alcuni aspetti che sono dati ormai per scontati, ma che in realtà, visto il costo al gigabyte degli SSD, risultano quantomeno utili da conoscere.

Quando ci si appresta ad acquistare un qualsiasi supporto di memorizzazione di massa come hard disk, SSD, Compact Flash, pendrive e altri dispositivi analoghi, si nota come sia ormai stata adottata come convenzione da parte dei produttori indicare la capacità dei supporti in gigabyte (GB) e terabyte (TB).

Una volta portata a termine la formattazione del supporto, ci si rende presto conto, però, come il sistema operativo indichi lo spazio disponibile risultante con un valore che chiaramente non corrisponde perfettamente a quanto indicato dal produttore.

Questa differenza nella capacità effettiva (formattata) del supporto di memorizzazione nasce dal fatto che l’industria del computer è solita esprimere in gigabyte decimali (GB) le misure di grandezza dei dispositivi di memorizzazione di massa.

Tale sistema di notazione porta ad una mancata corrispondenza con quanto effettivamente verificabile in Windows, dove gli stessi quantitativi sono invece espressi nel più corretto formato binario di gigabyte (gibibyte).

Sebbene i termini di gigabyte decimale e binario dovrebbero sostanzialmente rappresentare la medesima forma di grandezza, finiscono invece poi per rappresentare due capacità, due valori in pratica differenti, in quanto calcolati a partire da sistemi diversi.

Il valore in gigabyte decimale (GB o 1.000.000.000 byte) è calcolato partendo dal fattore di 1000^3 o 10^9, equivalenti quindi alla grandezza di 1.000.000.000 bytes.

Il valore in gibibyte binario (GiB) viene invece calcolato partendo dal fattore di 2^30 o (2^10)^3, cioè 1024^3, corrispondenti al valore di 1.073.741.824 bytes.

Le scale di grandezza nei sistemi operativi Microsoft sono tipicamente espresse in formato binario e rappresentate in termini di grandezza di kilobyte (kB), megabyte (MB), gigabyte (GB) e terabyte (TB).

I costruttori di dispositivi di memorizzazione di massa non hanno mai preso in seria considerazione la possibilità di rappresentare la capacità complessiva delle proprie unità tramite un valore binario.

Per convenienza hanno sempre, invece, utilizzato il valore di gigabyte espresso nel formato decimale, più semplice da rappresentare, più facile da mostrare e far digerire agli utenti, soprattutto quelli più a digiuno di appropriata conoscenza o preparazione tecnica.

A motivo di ciò, un moderno SSD da 256GB, per come indicato dal produttore sulla confezione, finisce per assumere in Windows una dimensione formattata diversa, divenuta poco più che 238GiB.

E' evidente, quindi, come la difformità si verifichi solo a partire da un differente sistema di misura nell’espressione del valore di grandezza dello spazio disponibile sull’unità.

Al fine di ricavare l’esatto valore nella notazione binaria in GiB del nostro drive e prendendo a riferimento i valori indicati nell’immagine sottostante, si renderà necessario mettere mano alla calcolatrice: basterà semplicemente, infatti, dividere il valore decimale di spazio disponibile del drive (256.058.060.800) per 1.073.741.824.

Viceversa, per calcolare il valore nel sistema decimale basterà moltiplicare il valore di grandezza in GiB (238: ricordarsi che il valore in GiB è sempre arrotondato per difetto all’unità) per 1.073.741.824.

 

ADATA XPG SX910 256GB 3. gibibyte e gigabyte 1

L’immagine sopra mostra chiaramente come Microsoft esprima la capacità della unità SSD in GiB (238 GiB, abbreviato per convenienza GB), mentre il valore della capacità esposta in byte (256.058.060.800) è il dato dichiarato dalla casa produttrice in GB “gigabyte decimale”.