2. Visto da vicino


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La struttura dell'ADATA S511 è costituita da un guscio in alluminio pressofuso chiuso nella parte inferiore da una lastra, realizzata anch'essa in alluminio, avvitata alla base tramite quattro viti.

La finitura sia della parte superiore che della parte inferiore è in un elegante nero satinato. 

Nella parte anteriore troviamo un'etichetta adesiva con fondo azzurro riportante in bianco e rosso il nome del prodotto e le varie certificazioni di cui è dotato.

Sulla quella posteriore è presente un'altra etichetta riporta il Part Number, il seriale, il luogo di produzione ed una serie di codici a barre.

 

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La foto in alto a sinistra ci mostra i due connettori SATA (dati + alimentazione) che permettono al disco di interfacciarsi con la mainboard.

La foto di destra ci mostra l'SSD completamente smontato dopo aver rimosso il sigillo di garanzia e le quattro viti passanti.

Il sistema di blocco dei tre pezzi costituenti il disco è molto più raffinato ed impiega la metà delle viti rispetto ad altre soluzioni viste in passato.

Ricordiamo agli utenti che smontare l'unità comporta in ogni caso la perdita della garanzia.

 

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Le due foto in alto ci mostrano il PCB dell'ADATA S511 che presenta un layout abbastanza ordinato con una disposizione della componentistica molto simile a quanto già visto sugli SSD già recensiti dotati dello stesso controller.

Sulla faccia superiore troviamo infatti il controller SandForce SF-2281 e 8 chip NAND Flash, mentre su quella inferiore sono presenti i restanti 8 chip di memoria, il tutto contornato dall'elettronica secondaria realizzata con componentistica SMD miniaturizzata.

 

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Il controller utilizzato per l'Adata S511 è l'ultimo nato in casa SandForce e cioè l'SF-2281 che abbiamo avuto modo di vedere sulle unità OCZ da noi già recensite.

Ricordiamo che il SandForce SF-2281  è un controller di ultima generazione realizzato su socket BGA 256 Pin che si occupa di tutta la logica di funzionamento dell'unità grazie ad un sistema di interleaving multi canale a otto vie con funzioni di de-multiplexing e multiplexing verso le celle di memoria.

Il protocollo di trasmissione utilizza un'interfaccia nativa SATA Rev. 3.0 (6Gbps); il controllo degli errori utilizza un algoritmo proprietario aggiornato ed è gestito direttamente dal controller con verifica a 55 bit ECC.

Sulla foto in alto a destra sono ben visibili i chip di memoria NAND con tecnologia MLC (Multi Layer Cell) prodotti da Intel con processo litografico a 25nm che hanno una densità di 128Gbit (16GB).

Il package è del tipo TSOP a 48 pin, sono conformi allo standard ONFi 2.2, possono essere alimentati con una tensione compresa tra 2,7 e 3.3volt e sono in grado di operare in un range di temperature che va da 0° a 70° centigradi con un lifetime stimato di circa 5.000 cicli di scrittura.

A differenza dei chip visti sull'OCZ Agility 3, anch'essi di produzione Intel, quelli utilizzati sull'ADATA S511 presentano due die all'interno dello stesso package, il che consente di scambiare un quantitativo doppio di dati e di raggiungere velocità molto più elevate.

L'interfaccia utilizzata da questi moduli NAND è di tipo sincrono che offre prestazioni decisamente migliori rispetto a quella asincrona adottata su chip NAND Flash di classe più economica.