Articolo di: Ennio Pirolo, Andrea Dell'Amico, Emanuele Chiocchio

Negli ultimi anni l'evoluzione del mercato degli smartphone è stata davvero notevole.

La situazione di stallo relegata all'uso business di fascia alta dei primi Windows mobile e Blackberry fu infatti sbloccata nel 2007 dall'introduzione, da parte di Apple, del primo iPhone.

Apple voleva mettere le funzioni avanzate di uno smartphone nelle mani di un utente "non-esperto": la mossa fu vincente ed il successo risiedeva principalmente nella rivoluzione di interfaccia ed interazione.

Il 2008 è stato poi l'anno del boom: da una parte l'uscita dell'iPhone 3G, dall'altra il primo cellulare Android, l'HTC Dream (T-Mobile G1).

Android ha dato la seconda spinta al mercato, quella che l'ha fatto letteralmente decollare: la concorrenza tra i due sistemi operativi (chiaramente delle case produttrici) ha fatto il resto.

Dopo tre anni di lotte senza esclusione di colpi si è arrivati al punto in cui la situazione è ben definita ed i dispositivi sono (quasi tutti) scattanti e performanti; parliamo insomma di una tecnologia alla portata di tutti, non solo dei più "smanettoni".

Una tecnologia pronta, secondo alcuni studiosi, a sostituire il PC per tutte quelle applicazioni che non necessitano di potenza elevata e grande storage offline.

L'Acer Iconia A500, oggetto di questa recensione, come tutti i tablet in uscita da un anno a questa parte, si propone di colmare le lacune degli smartphone nei confronti del PC: schermo più grande, maggiore storage e performance sono i punti di forza di questi dispositivi.

Dopo l'entusiasmo iniziale dovuto all'avere tra le mani un oggetto che, diciamoci la verità, è simile a quelli presentati dai film di fantascienza, partiamo con un test completo e dettagliato della piattaforma hardware, del dispositivo e del sistema operativo.

Buona lettura!

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