3. Acer Aspire 5750G - Presentazione
Con i suoi 2.60 KG di peso, l’Acer Aspire 5750G rientra nella categoria dei notebook tradizionali, più leggeri dei desktop replacement, ma meno comodi da trasportare rispetto ai modelli da 13”.
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La configurazione hardware dell’Acer Asprire 5750G è fortemente caratterizzata dall’utilizzo di una CPU Intel Core i7-2630QM, soluzione quad core della famiglia Intel Sandy Bridge, e da una scheda video NVIDIA GeForce GT 540M, dotata di tecnologia NVIDIA Optimus.
Il telaio è completamente in materiale plastico, soluzione piuttosto economica, nella quale, però, non abbiamo rilevato punti “cedevoli”, conferendo anzi al prodotto una certa solidità.
La finitura è di tipo ruvido, gradevole al tatto ma tendente a sporcarsi piuttosto facilmente.
Nella cornice del monitor, è presente una web cam da 1.3 MegaPixel Acer CrystalEye.
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Sul lato sinistro, troviamo il connettore di alimentazione, una porta RJ45 per la scheda di rete integrata, la griglia di ventilazione per i componenti interni, una porta VGA, una connessione HDMI, una porta USB 2.0 e i due mini jack per cuffie e microfono.
L’alimentatore AC-DC incluso è da 90W, potenza più che sufficiente per soddisfare le richieste energetiche di questo notebook.
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Sul lato destro, sono installate altre due porte USB 2.0; il modello testato è dotato anche di una porta USB 3.0 in sostituzione di una delle due 2.0, ma i modelli destinati al mercato italiano non saranno dotati della nuova interfaccia di comunicazione.
Il masterizzatore DVD è una tradizionale unità tray, che è risultata discretamente silenziosa nella riproduzione dei dischi DVD Video.
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Sul retro dell’Aspire 5750G, troviamo un unico sportello che protegge l’unità disco, le memorie ram e la scheda Wi-Fi.
Tutti questi componenti sono sostituibili dall’utente finale senza alcun problema; per chi desiderasse aumentare sensibilmente la velocità del proprio notebook, non possiamo che consigliare di installare una unità SSD da 60 o 120 GB dotata di controller Indilinx Barefoot o SandForce.
Nella unità in prova, il disco fisso risultava collegato ad una delle due porta SATA 3.0 (6 Gbps) del PCH (Platform Controller HUB).