Niente più inchiostri né cartucce di ricambio né tanto meno stampanti dalle ragguardevoli dimensioni per le vostre foto della festa di compleanno!

Questa, almeno, è la visione di Zink e del suo CEO Wendy Caswell: “zero ink”, questo il significato dietro il nome, un po' strano per la verità, di questa compagnia. Ma non fatevi trarre in inganno perché il progetto della “stampa senza inchiostro” nasce nei laboratori della ben più famosa Polaroid ed il gruppo di R&D Zink vi lavora stabilmente (a Waltam, in Massachussets). Roba seria quindi...

Più che di stampa senza inchiostri potremmo invece parlare di “carta magica” poiché sta nel supporto di stampa il segreto: tre strati di cristalli dei tre diversi colori della sintesi sottrattiva ( C , M , Y ) che, sottoposti a temperature differenti, si fondono mescolandosi in proporzioni variabili.

Chi conosce un minimo di teoria del colore sa però che il modello C , M , Y , in stampa, non ha molto successo nella resa del colore nero *, tanto è vero che, per ovviare a questo svantaggio, nelle stampanti troviamo l'apposita cartuccia “black”. Oggi poi le periferiche più raffinate di “nero” ne hanno due e pure tre tipi quindi Zink non sembrerebbe interessare i settori più “professionali” ma piuttosto l'enorme massa costituita da tutti quelli che vorrebbero anche portarsela dietro la stampante... o addirittura vederla integrata nella propria fotocamera digitale compatta **!

Già perché, dicono sempre alla Zink, questa tecnologia è rivoluzionaria anche sotto il profilo delle dimensioni del dispositivo di stampa che potrebbe addirittura entrare in tasca senza problemi!

Non bisognerà comunque attendere a lungo per vedere di quali meraviglie sarà capace la “carta magica”: nei prossimi mesi infatti Zink inizierà la commercializzazione delle sue prime stampanti nonché di una digicam compatta che ne integrerà una dedicata.

Nei link alla fine di questa scheda, trovate anche quello relativo al video, indubbiamente molto interessante, che mostra il funzionamento della nuova tecnologia.


*Sovrapponendo i tre colori Ciano, Magenta e Giallo nelle loro percentuali massime (100%), si ottiene, in luogo del nero, un marrone scurissimo detto “bistro”.

**Ci aveva già provato la Olympus qualche anno addietro ma con differente tecnologia di stampa e senza molto successo viste le dimensioni comunque importanti della foto-stampante.