Nelle scorse ore sono trapelate delle novità piuttosto precise riguardo le CPU HEDT ad alto numero di core AMD che, come per Intel, potrebbero utilizzare il numero 9 come segno distintivo e prendere il nome di "Ryzen 9".
Diverse sarebbero le unità nome in codice "Threadripper" previste, da 10, 12, 14 e ben 16 core, che andranno ad utilizzare una versione rivisitata del socket SP3 originariamente pensato per le CPU Naples a 32 core server, nota come SP3r2 e progettata secondo il classico e arcinoto design LGA.
La soluzione più potente andrebbe sotto il nome di Ryzen 9 1998X, schema 16C/32T e frequenze fino a 3,9GHz con XFR, ma quello che più sorprende è un TDP di soli 155W, 5 watt in meno del futuro concorrente Core i9-7920X, il quale conta "solo" 12 core.
Riducendo il numero di core avremo i Ryzen 9 1977X e 1977, una CPU a 28 Thread con frequenze leggermente alzate a 4,1GHz sotto XFR, i 24 Thread Ryzen 9 1976X, 1956X, 1956 e, infine, i 10C/20T Ryzen 1955X e 1955 che toccheranno quota 125W di TDP.
Ryzen 9 | Core/Thread | Velocità di Clock (GHz) | TDP (Watt) |
1998X | 16/32 | 3.5/3.9 | 155 |
1998 | 3.2/3.6 | ||
1977X | 14/28 | 3.5/4.0 | |
1977 | 3.2/3.7 | 140 | |
1976X | 12/24 | 3.6/4.1 | |
1956X | 3.2/3.8 | 125 | |
1956 | 3.0/3.7 | ||
1955x | 10/20 | 3.6/4.0 | |
1955 | 3.1/3.7 |
AMD dunque non pianifica alcuna sovrapposizione con la gamma dei recenti Ryzen 7 e 5 appena presentati, fermandosi in basso a quota 10 core contro gli 8 del Ryzen 7 1800X.
La principale differenza tra le due piattaforme AMD è del resto molto concreta, con Withehaven per Ryzen 9 che metterà a disposizione fino a 44 linee PCI-E Gen 3.0 su tutti i modelli e la compatibilità con un sottosistema memorie di tipo DDR4 a quattro canali.
Sulla carta tutto ciò risulta particolarmente promettente, soprattutto considerata quella che sarà l'offerta della concorrenza con i Core i9, ma non manca di sollevare qualche giusta preoccupazione circa la qualità del supporto alle memorie, una situazione non ancora del tutto risolta per Ryzen, e la reale capacità di rendersi competitivi "clock to clock" verso Intel per poter conquistare altre quote di un mercato solido come quello del PC gaming.