Samsung risponde a Intel con le Z-NAND 1


Poiché la gestione di grandi quantità di dati sta diventando una necessità sempre più stringente ed i carichi di lavoro aumentano sempre più sia in termini di dimensioni che di complessità, sono in fase di sviluppo nuovi modi di collegare le risorse di elaborazione allo storage.

La collaborazione tra Intel e Micron nello sviluppo delle memorie 3D XPoint è stata utilizzata dai sistemi informatici per ridurre i colli di bottiglia nella memorizzazione dei dati per l'elaborazione, con particolare attenzione alla riduzione della latenza.

Samsung, tuttavia, ha risorse sufficienti per cercare di fornire alternative alle esigenze emergenti del mercato e, essendo uno dei più importanti attori nel settore NAND, sembra che stia scommettendo sulle Z-NAND.

Queste ultime, così come sono state sviluppate, dovrebbero essere una nuova versione di NAND SLC (Single-Level Cell) con un deciso miglioramento anche lato controller per ottenere un forte incremento di IOPS sia nella gestione di carichi di lavoro casuali che sequenziali.

Le SLC sono già state ampiamente utilizzate nel mercato degli SSD, anche se negli ultimi anni hanno ceduto il passo a tecnologie orientate maggiormente alla densità come le MLC prima e le TLC dopo, nel tentativo, appunto, di abbassare il costo per GB.



Le Z-NAND, quindi, costituiscono un ritorno alle origini, ma non rappresentano certamente un passo indietro in quanto hanno diversi assi nelle manica tra cui un incredibile abbassamento delle latenze a valori sinora sconosciuti alle tradizionali NAND, ovvero 16μs contro i canonici 110/120μs.

Confrontando l'Optane P4800X da 750GB di Intel con l'imminente SZ985 da 800GB di Samsung basato su Z-NAND, quest'ultimo, almeno sulla carta, riesce a restituire un numero più elevato di IOPS in lettura casuale, 750K contro 550K, ma non riesce a tenere il passo in scrittura con soli 175K rispetto ai 550K del primo.

La larghezza di banda R/W, tuttavia, sembra essere a favore della soluzione Samsung basata su Z-NAND che offre 3,2 GB/s in entrambe le modalità, mentre l'Optane P4800X si ferma, rispettivamente, a 2,4 e 2 GB/s, mentre il DWPD sembra essere sostanzialmente simile.

Restiamo in attesa di vedere anche come Samsung risponderà sul versante consumer, dato che il nuovo Optane 900P non sembra avere attualmente alcun rivale sul mercato.