Dopo aver spremuto tutto il possibile dai propri ingegneri, AMD è in procinto di giocarsi il suo futuro con il lancio di due prodotti particolarmente importanti per tutto il mercato delle CPU Desktop/Server e GPU, che soffre di una mancanza ormai cronica di sana competizione.


RYZEN e VEGA, ecco gli assi di AMD 1


Il futuro di AMD passa dunque dalla fortemente attesa microarchitettura ZEN, un nuovo tipo di processore le cui prestazioni al passo con la concorrente Intel potrebbero convincere più di qualche cliente a dirottare i propri soldi sulla "scelta alternativa".

All'evento New Horizon AMD ha finalmente svelato il nome commerciale della nuova architettura, ovvero RYZEN, da pronunciare "risen", ovvero "risorto" in lingua inglese, un termine che calza a pennello con il percorso svolto sin qui dal chipmaker.

Eventuali sigle che possano differenziare i vari modelli al lancio non sono ancora note, nonostante le speculazioni in rete siano tantissime e, con tutte probabilità, basate sul vero considerato come AMD abbia già un'idea precisa anche su questi dettagli a poche settimane da un lancio ufficiale che potrebbe ricadere nei giorni del CES di Las Vegas.

Le uniche certezze circa le specifiche arrivano sul supposto SKU High End a 8 core e 16 thread di elaborazione, che dovrebbe rappresentare la massima espressione di RYZEN: si parla di frequenze di base a 3,4GHz con una raffinata tecnologia di boost adattivo, un totale di 20MB di cache L2/L3 ed un TDP di soli 95W, quasi una 40% in meno rispetto al concorrente Intel con processo produttivo comparabile.


RYZEN e VEGA, ecco gli assi di AMD 2


In ogni caso il lancio RYZEN non ruota tutto attorno a fredde specifiche, ma anche su interessanti caratteristiche mutuate dalla tecnologia delle reti neurali, ad esempio.

Con il nome di SenseMI, AMD ha dettagliato alcune tecnologie proprietarie finora rimaste nascoste come la Neural Net Prediction o lo Smart Prefetch, caratteristiche che consentono a RYZEN di imparare letteralmente dalle richieste degli applicativi, arrivando a prevedere con sufficiente accuratezza l'accesso ai dati per ridurre la latenza ed aumentare le prestazioni.

Insieme al classico "Precision Boost", conosciuto volgarmente come Turbo, ovvero la tecnologia di overclock dinamico che in una variante o nell'altra equipaggia ogni processore oggi disponibile, verrà introdotto la funzionalità "Extended Frequency Range", ovvero una gestione della frequenza in grado di overcloccare il processore sulla base della temperatura, rilevando la presenza o meno di soluzioni di raffreddamento di alta gamma.


RYZEN e VEGA, ecco gli assi di AMD 3  RYZEN e VEGA, ecco gli assi di AMD 4 


Oltre alle "chiacchiere da marketing", che tutti noi indubbiamente amiamo, AMD ha in realtà speso più tempo a mostrare le reali capacità di RYZEN dopo una presentazione per la verità molto breve, concisa e precisa.

Messo a confronto con l'unico processore di pari classe oggi disponibile, il Core i7 6900K da 1000$ di MSRP, RYZEN è stato in grado di giocarsela alla pari su Blender ed addirittura superarlo del 9-10% in trasconding video.

In gioco, su una base comune di componentistica e con la partecipazione di una GTX 1080, RYZEN ha offerto (chi avesse seguito l'evento in diretta può confermarlo) framerate vistosamente più stabili rispetto alla controparte.

Se tutto ciò non bastasse, AMD ha calato un asso piuttosto interessante per i giocatori, professionisti o meno, dediti alle attività di streaming: la configurazione su base RYZEN si è dimostrata in grado di gestire contemporaneamente gameplay e streaming su DOTA 2, un carico di lavoro che, nell'ambiente professionale di Twitch, è solitamente demandato ad un setup di due PC con scheda di acquisizione.


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Mentre RYZEN ha attirato su di sé le attenzioni maggiori, molto meno spazio è stato dedicato a Vega, la prossima vera nuova architettura a 14nm che dovrebbe, al contrario di Polaris, mostrare decisi miglioramenti prestazionali sulla base di nuove ottimizzazioni e già lanciata, quantomeno sulla carta, nella veste dell'elaboratore di calcolo per reti neurali INSTINCT MI25, una soluzione passiva da 300W di TDP per server e deep learning.

Ancora una volta i dettagli scarseggiano, ma la vera scheda grafica (e non l'acceleratore) su base VEGA dovrebbe arrivare con un TDP più contenuto ed un quantitativo di 8GB di HBM2, per contenere il prezzo finale.

Al New Horizon non abbiamo potuto vedere neanche un PCB, ma VEGA in azione su Star Wars: Battlefront in 4K è stata abbastanza convincente con valori medi almeno superiori ai 60 FPS, un risultato decisamente interessante.

Nuovi dettagli su VEGA e RYZEN arriveranno sicuramente nei pochi giorni che ci separano dal CES di Las Vegas 2017, perciò rimanete vigili!