Fonti vicine a Sweclockers.com riferiscono che la prossima architettura NVIDIA, nome in codice Maxwell, potrebbe debuttare su un chip destinato alla fascia media, cuore di una futura GTX 750 Ti.

Il motivo di questa operazione risiede, sempre secondo le stesse fonti, nell'esigenza di mettere alla prova la nuova architettura in una forma meno costosa in termini di resa produttiva, grazie alla ridotta estensione del silicio e al consolidato processo a 28nm.


NVIDIA Maxwell al debutto sulla GTX 750 Ti 1


L'arrivo di questa scheda è fissato per il 18 febbraio, data che aprirà poi le porte all'arrivo della nuova serie GTX 800, caratterizzata da un processo litografico a 20nm e da alcune grandi novità.

La più importante caratteristica di questa nuova GPU sarà l'integrazione di un core ARM a 64 bit basato su "Project Denver", in grado di farsi carico, negli scenari di elaborazione GPGPU, di parte dell'elaborazione destinata alla CPU principale, migliorandone le prestazioni in modo sensibile.

Un altra novità architetturale di non poco conto è l'evoluzione dell'Unified Virtual Memory, una funzione già implementata e parte del codice di CUDA, che troverà con Maxwell un'ottimizzazione hardware profonda ed in grado di ridurre al minimo gli overhead.

Una tale mossa, davvero senza precedenti in casa NVIDIA, lascia comunque aperte non poche perplessità, prima fra tutte quella riguardante i reali motivi che spingeranno la casa americana ad aprire, di fatto, una sorta di "open testing", immettendo sul mercato una GPU di fascia media, ovvero destinata ai più alti volumi di vendita.

Senza ulteriori speculazioni, non ci resta che attendere il nostro "sample" per scoprire le reali capacità della nuova architettura di NVIDIA.