Finalmente in dirittura di arrivo gli AMD Catalyst 14.1 Beta (questione di poche ore), che introdurranno il supporto a Mantle, le tecniche di "frame pacing" in modalità Crossfire e apporteranno alcuni significativi miglioramenti inerenti il funzionamento delle nuove APU Kaveri.

Mantle offrirà un netto miglioramento nel rendering ad alta risoluzione con dettagli elevati, ma tali effetti, a detta di AMD, saranno limitati non solo dalla potenza della GPU di riferimento ma, soprattutto, da quanto bene è svolto il lavoro di ottimizzazione del codice da parte dello sviluppatore.

In maniera più rilevante, Mantle offrirà benefici in quegli scenari dove la CPU è il fattore limitante, rimuovendo molto overhead di sistema con una migliore efficienza e parallelizzazione del codice, andando quindi ad aumentare le prestazioni dei sistemi con processori di fascia media o bassa.

DICE, nello specifico, ha potuto ottimizzare ulteriormente il proprio FPS grazie alla conoscenza diretta del motore grafico, il Frostbite, da loro progettato e alla partecipazione nello sviluppo di Mantle.

Per poter attivare Mantle in Battlefield 4, sono necessari i seguenti requisiti:

  • Driver AMD Catalyst aggiornati alla versione 14.1 Beta
  • Scheda Video Radeon con architettura GCN (inizialmente, i modelli supportati sono solo le Radeon R9 290X, R9 290, R7 260X e le APU Kaveri, il supporto a tutti i modelli GCN arriverà con i Catalyst definitivi)
  • S.O. Windows 7 o 8 64bit

DICE ha condotto alcuni test per mostrare i miglioramenti dovuti alle nuove API in scenari abbastanza differenti, sia per configurazione che per carico di lavoro.


 Test 1
Test 2
Test 3
CPU
 AMD A10-7850K
AMD FX8350
Intel I7 3960X
 GPU AMD R7
AMD HD 7970
 2x AMD R9 290X
 Impostazioni video
720p Medium
1080p Ultra 1x MSAA
1080p Ultra 4xMSAA
Miglioramento
14%
25.1%
 48%


Mantle e frame pacing, ecco i Catalyst col turbo! 1  Mantle e frame pacing, ecco i Catalyst col turbo! 2 
Mantle e frame pacing, ecco i Catalyst col turbo! 3  Mantle e frame pacing, ecco i Catalyst col turbo! 4 
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Il primo test impegna una nuova APU Kaveri in uno scenario single player abbastanza pesante lato CPU, sia per il livello stesso che per la risoluzione utilizzata, andando a definire quindi un classico esempio di CPU-intensive utile, più che altro, a capire l'effetto di Mantle su piattaforme low-end caratterizzate da un elevato rapporto prestazioniconsumo ed un prezzo basso.

Il framerate è stato ridotto da 26.6 a 23.3 ms/frame, il che si traduce in aumento di fps da 38 a 42, il 14% in termini percentuali.

Il buon A10-7850K, già in zona di giocabilità sufficiente per il singleplayer, guadagna un ulteriore margine non trascurabile, specie se ricordiamo che BF4 è uno dei titoli Tripla-A più impegnativi.

Scenario completamente differente il Test 2, con 64 giocatori "simulati" in una mappa impegnativa, che hanno messo a dura prova l'equilibrato sistema usato, restituendo miglioramenti da doppia cifra!

Una delle più potenti configurazioni oggi acquistabili viene invece messa alla prova nel Test 3, in una scenario fortemente impegnativo (China Sea Flight Deck), dove grazie a Mantle il miglioramento e del 48% passando da 78 a ben 116 fps!

Ulteriori test portati avanti da AMD su StarSwarm e sul motore grafico "Nitrous Engine" fanno registrare un miglioramento del 319% ad una risoluzione 1080p (Extreme Details) su un'atipica configurazione con AMD A10-7850K e GPU R9 290X.

Sebbene questi dati siano da prendere con le pinze, Mantle potrebbe essere la chiave per una nuova generazione di PC Gaming molto più slegati dalle prestazioni del processore e "pericolosamente" indirizzati a diventare dei sistemi chiusi, molto simili alle console di passata generazione.

AMD mette a segno un colpo decisamente forte, ottenendo un vantaggio prestazionale non indifferente e ancora potenzialmente inespresso, dato che Mantle è da considerarsi ancora una beta a tutti gli effetti.

Se consideriamo che Battlefield 4 è sicuramente uno dei più importanti titoli in circolazione e, allo stesso tempo, un pretesto piuttosto diffuso per l'acquisto di nuovo hardware, si può ipotizzare che l'introduzione di Mantle avrà effetti più che positivi sulle vendite del colosso di Sunnyvale.

Questi risultati mettono inoltre in discussione Microsoft e le sue DirectX 11, insieme con l'intero impianto software dei nostri sistemi gaming, che per molto tempo hanno lasciato inespresse le potenzialità dei nostri sistemi, sopratutto a causa di un approccio discutibile ad un mercato che offre una grande vastità di modelli di schede video con differenti architetture.

I nuovi driver AMD Catalyst 14.1 Beta, oltre a Mantle, introdurrano le tecniche di frame pacing in modalità Crossfire a risoluzioni superiori ai 1600p per tutte le schede video non dotate di funzionalità XDMA (HD 7000, R9 280X e R9 270X) e per i sistemi Dual-Graphics (APU più scheda video discreta), riducendo sensibilmente lo stuttering.

Ricordiamo che questo particolare fenomeno, non presente sulle recenti GPU Hawaii, che si traduce in piccoli scatti (micro-stuttering) andando a pregiudicare la fluidità della scena, indipendentemente dalla potenza della piattaforma usata, è tipico in particolar modo delle configurazioni multi GPU, anche se installate su di un unico PCB, ed ha afflitto senza fare sconti, in passato, anche la controparte NVIDIA nelle sue soluzioni SLI.

Il supporto alle architetture HSA, inoltre, consentirà ai recenti chip "Kaveri" di migliorare le prestazioni generali grazie ad una gestione intelligente dei core grafici R7 e dei core "Steamroller".