Intel non ha mai brillato nel settore mobile, anzi, ha sempre proposto delle soluzioni piuttosto ridicole in quanto ad efficienza, ma è anche vero che il colosso mondiale dei microprocessori ha molti soldi da investire e può permettersi certi capricci e se dice di voler entrare in un settore, possiamo star sicuri che prima o poi lo farà.

In questi giorni Intel sta tenendo il suo consueto evento annuale in quel di San Francisco, l’Intel Developers Forum 2011, evento che si concluderà oggi 15 settembre e, a sorpresa, in un palco dominato dalla presenza di Paul Otellini con in mano i primi dispositivi basati sull’architettura Medfield, ecco sbucare Andy Rubin, il papà di Android.

Avete già capito, Intel supporterà il sistema operativo di Google.

 

Intel e Android ora è realtà 1

 

Sono stati mostrati uno smartphone e un tablet entrambi basati su architettura Medfield: lo smartphone aveva a bordo un sistema operativo Android 2.3 Gingerbread, mentre il tablet ovviamente aveva a bordo Honeycomb.

Sembra quindi piuttosto chiara la strategia di Intel, ovvero entrare a gamba tesa non solo come produttore di hardware per smartphone, ma anche per i tablet, ormai sempre più richiesti dagli utenti.

 

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Così se da un lato Intel perde l’esclusiva con Microsoft, il cui sistema operativo mobile deve ancora crescere, dall’altro guadagna un partner importante, il cui sistema operativo è quello con la più rapida crescita e diffusione in tutto il mondo.

ARM farebbe bene a riconsiderare la propria posizione, Intel è grossa e ha le spalle belle larghe e coperte.

 

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