Il PCIe 4.0 è realtà, lo annuncia il PCI-SIG 1


Qualcuno non ci sperava più, altri lo avevano semplicemente dimenticato, ma il PCI Express 4.0 è finalmente realtà o, per essere più precisi, è stato rilasciato in forma di specifiche ai produttori di componenti PC dal PCI-SIG, organo che riunisce vari colossi del settore come AMD, Intel, Samsung e ASUS nello sforzo di standardizzazione.

Il protocollo 4.0 sarà capace di prestazioni raddoppiate rispetto al 3.0, con circa 16 GT/s che si traducono facilmente in circa 64 GB/s di banda passante con un classico connettore fisico x16, pur mantenendo la totale retrocompatibilità (lato slot-scheda madre) con tutti i dispositivi attuali.

Con il PCIe 4.0 si andranno a soddisfare un'enorme varietà di necessità, considerata l'importanza sempre crescente del PCIe in applicazioni relativamente recenti, come lo storage, che lentamente abbandona la connettività SATA, e verso i classici componenti I/O di rete, di calcolo e di rendering che diventano sempre più prestanti e più "assetati" di banda.

Il PCI-SIG, inoltre, ha previsto una serie di standard per aumentare la flessibilità e la scalabilità, insieme ovviamente ad ulteriori miglioramenti in fatto di latenza.

Per i produttori di componenti il PCIe 4.0 è un'opportunità che consente da una parte di offrire molta più banda a parità di linee (e pensiamo alle schede madri di fascia HEDT) e dall'altra di ridurre la complessità utilizzando meno connessioni per le stesse applicazioni, agendo in ogni caso sul rapporto costo/benefici per tutti.

A questo punto il PCIe 4.0 sarà sottoposto ad una revisione finale che per il PCI-SIG costituisce una mera formalità, considerato come l'organo abbia già provveduto a molte prove di compatibilità con i membri dell'organizzazione ed alcune soluzioni siano già state finalizzate, sebbene ci sia ancora da sentire i vari produttori sull'effettivo arrivo dei primi dispositivi.

Nel frattempo il PCI-SIG non è rimasto con le mani in mano tanto che si parla già di PCIe 5.0, in grado di raddoppiare ulteriormente la banda a 32 GT/s non più tardi del 2019, con le prime specifiche revisione 0.3 rilasciate ai produttori per iniziare i lavori.

I 128 GB/s previsti dovrebbero, nella mente dei progettisti, servire principalmente le applicazioni server in fatto di rete, ovvero le infacce Ethernet 400 Gb/s e InfiniBand 200 Gb/s, oltre che ad "alimentare" le necessità di acceleratori e GPU per il machine learning, l'intelligenza artificiale e, in generale, tutti i sistemi pensati per i "Big Data".