I Bitcoin sono legali ovunque ? 1


Se siete convinti che l'uso dei Bitcoin sia legale in qualsiasi paese del mondo, dovrete ricredervi ...

Secondo un rapporto della Law Library of Congress, che ha intervistato l'Unione Europea e altri 40 paesi, la maggior parte dei governi considerano i Bitcoin come un potenziale strumento per il riciclaggio di denaro e altre attività illegali.

E' emerso in maniera lampante, infatti, che, a parte Cina e Brasile, nessun altro governo ha fatto leggi specifiche per la moneta virtuale.

Mentre la Cina ha dichiarato illegale l'utilizzo dei Bitcoin come moneta, il Brasile è del tutto pronto per adottarli formalmente.

La Germania, invece, ha assunto una posizione interessante riconoscendo la moneta virtuale come un fondo privato e rendendola esentasse per uso personale.

Il governo statunitense sta inoltre adottando misure per regolamentare i Bitcoin.

Secondo The Verge, New York sta valutando l'aggiunta di una licenza speciale denominata "BitLicense" per le imprese che si occupano di Bitcoin e altre valute virtuali.

"Gli Stati Uniti potrebbero aprire la strada ad un certo numero di nazioni che intendono affrontare e regolamentare questa tecnologia in così forte espansione" ha affermato il senatore Tom Carper, presidente delle Homeland Security and Governmental Affairs Committee.

La popolarità e l'adozione del tasso dei Bitcoin sono aumentate in modo esponenziale dal lancio della valuta virtuale.

Molti sono i fornitori e le imprese che hanno iniziato ad accettare pagamenti in Bitcoin; il primo Bitcoin ATM è stato inaugurato lo scorso anno in un bar nel centro di Vancouver.

E l'Italia ?

La posizione del nostro paese è come al solito neutra, probabilmente per mancanza di competenze specifiche nel valutare questo nuovo fenomeno, schiacciandosi ufficialmente, a torto o ragione, sulla posizione assunta dall'Unione Europea.

In base allo studio condotto dalla Law Library of Congress, il 29 ottobre 2002, la Banca Centrale Europea ha pubblicato un rapporto intitolato Virtual Currency Schemes, sugli gli aspetti economici e giuridici pertinenti al sistema dei Bitcoin.

Una direttiva europea del 2009 disciplina l'uso delle monete elettroniche (compresi i Bitcoin), con l'obiettivo di armonizzare i metodi di pagamento, aumentando la concorrenza e facilitando il libero accesso al mercato.

Tale direttiva è stata recepita dall'Italia con l'emanazione del Decreto Legislativo n° 45 del 16 aprile 2012, che definisce la nozione di moneta elettronica, compresi i casi in cui viene rilasciata elettronicamente in cambio di fondi da utilizzare come mezzo di pagamento, e identifica le persone autorizzate a emettere la stessa.

Il decreto consente l'uso di valute elettroniche in conformità con la Direttiva UE (a livello della Banca Centrale Europea attraverso le banche centrali degli Stati Membri) alla Pubblica Amministrazione a livello di governo regionale e locale, nonchè al nostro sistema postale.

Tuttavia, l'uso della moneta elettronica è limitata a banche e istituti di moneta elettronica, cioè i soggetti giuridici privati ??debitamente autorizzati e registrati dalla Banca Centrale d'Italia.

Oltre ai casi sopra citati, l'Italia non regolamenta in alcun modo l'uso dei Bitcoin tra privati, aspettando dalla UE la realizzazione di iniziative riguardanti un uso più ampio delle valute elettroniche.