Ulteriori sviluppi negli attriti tra il programmatore ed il publisher di MGS.
Metal Gear Solid, uno dei franchise storici del gaming su ogni piattaforma e grande successo commerciale è, come sapete tutti, legato all'altrettanto famoso publisher giapponese Konami come anche al genio creativo di Hideo Kojima.
Per quanti siano all'oscuro, occorre solo rendere noto che gli ultimi tempi hanno visto un po' di attrito scaturire tra il publisher stesso e la colonna portante del design dei vari capitoli di MGS.
Nonostante gli sviluppi pubblici di tale vicenda risalgano a molti mesi fa, non sono noti con precisione i motivi alla base di tali attriti, ma vari elementi lasciano supporre come tutto scaturisca dall'idea del management Konami di svincolare MGS, che solo con l'ultimo capitolo è valso ben 179 milioni di dollari (più di Avengers: Age of Ultron e Jurrassic World insieme), dalla presenza, ritenuta ormai ingombrante, di Kojima.
La causa di tale insofferenza verso Kojima risiederebbe nella sua nota fermezza rispetto agli standard qualitativi delle proprie produzioni, una filosofia d'altri tempi che gli utenti apprezzano ma che avrebbe fatto lievitare gli investimenti necessari.
Tale disaccordo si è manifestato in pubblico solo poco tempo fa con la rimozione del nome di Kojima dalla confezione fisica dell'ultimo MGS V: The Phantom Pain, confermando, di fatto, quanto era già avvertito nell'aria da tempo.
La rottura definitiva, stando alle affermazioni del "New Yorker", è giunta nella giornata dell'8 ottobre, quando, secondo lo stesso giornale, Hideo Kojima ha dato l'addio definitivo agli studi giapponesi con tanto di cerimonia tra pochi intimi a cui è seguita la dichiarazione di un anonimo presente il quale descrive l'evento come "un allegro quanto emotivo addio".
Sempre stando alle dichiarazioni riportate, né il presidente Hayakawa, né il CEO Kaneyoshi sarebbero stati presenti al momento degli avvenimenti, tanto che l'ufficio alle pubbliche relazioni sceglie l'approccio evasivo con un "Attualmente, Kojima è registrato come dipendente [di Konami]".
La replica ufficiale è stata celermente smentita dallo stesso Simon Parkin con la prova definitiva, una testimonianza fotografica della cerimonia resa pubblica sul suo Twitter.
Pare quindi che la situazione sia ben delineata e più o meno definitiva, con il prossimo capitolo della serie che sarebbe verosimilmente non più sotto la direzione del programmatore giapponese.
Ogni speculazione a questo punto circa il futuro del brand e di Kojima è comunque fuori luogo, ma ci terremo sintonizzati sulla vicenda per evoluzioni ulteriori ed eventuali.
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Il resto sono interrogativi che chi ha seguito la trama degli altri Metal Gear si pone sin dall'inizio del gioco
