Che film, ragazzi: erano anni che non restavo letteralmente incollato alla sedia per più di due ore, ansimante per la tensione.
Il film è intenso, altamente drammatico, nudo e crudo: un pugno nello stomaco che ricorderete a lungo. Hilary Swank, già vincitrice di un Oscar per "Boys don't cry" (e nuovamente ricandidata quest'anno), si cimenta in un'altra parte di quelle veramente toste, e ne esce alla grandissima...non mi vengono in mente altre attrici (tranne, forse, Angela Bassett, che però non ha il suo stesso calibro) in grado di interpretare questo ruolo. Molto bene anche Clint Eastwood: sia come recitazione, migliorata negli anni, sia soprattutto nella regia; essenziale, diretta, efficace, incalzante, senza compromessi. Eccellente, infine, Morgan Freeman: caratterista, a mio parere, eccezionale, si ritaglia un personaggio che sembra fatto su misura per lui e che accompagnerà, con la sua partecipazione saggia e solo apparentemente distaccata, ma soprattutto attraverso la narrazione sullo sfondo, tutta la vicenda, mai prevedibile...neppure nel finale.
Un grande film, consigliato a chi non ha paura di tornare a casa, ripensare a ciò che ha visto e riflettere...magari anche piangere, come è successo a me: perchè la tristezza, quella senza rimedio e senza attenuanti, la fa da padrona in questa opera.