L'Aquila, incognita
Il futuro incerto ed imprevedibile della ricostruzione trova la sua rappresentazione ideale in un particolare dell'intervento di messa in sicurezza di una parte della facciata della chiesa di Santa Maria del Suffragio detta "Delle Anime Sante".
Dati Tecnici. Nikon D300, Nikkor 200mm F2VR, 1/8000sec., F2, ISO 200, RAW - 2 scatti verticali montati con AutoPano PRO 2.02 ed elaborati in Photoshop CS4
Ultima modifica di TheMic : 09-06-2011 a 16:59
Bellissima la foto.
Scusate l'uscita ma a sorreggere il finto capitello sembrano elastici di mutanda.Non so se ridere o piangere...
Da quello che ho capito, hanno usato queste fasce semi-elastiche per evitare che si sbriciolasse tutto. A detta loro sono resistentissime anche se l'aspetto è quello che è. Ad Aquila sono state impiegate un po' ovunque.
Emanuele
Quando ci fu il terremoto qui in friuli nel 76 ero un ragazzino,mio nonno mi portò a Gemona qualche settimana dopo il disastro.Li adottarono una tecnica leggermente diversa,(beh ovviamente gli edifici ad uso domestico non storici furono ricostruiti da zero) ma per quanto riguarda chiese e muraglioni medievali con lavoro altromodo certosino raccolsero TUTTE le pietre ed i calcinacci e solamente basandosi su foto d'epoca o documenti catastali li catalogarono per posizione per poi ricostruirli fedelmente.Venzone,un paesino medievale all'epicentro del sisma fu raso al suolo,se lo vedi ora sembra che il terremoto non l'abbia mai nemmeno sfiorato e gli edifici hanno lo stesso "sapore" storico medievale.
Di certo non si son visti elastici di mutande o alta tecnologia,solo "olio di gomito"... :mah
Speriamo bene per voi e per la vs magnifica terra.
Per come la vedo io, essendosi susseguite nel tempo molte scosse (anche forti), avranno deciso di mettere prima in sicurezza gli edifici che si potevano salvare per evitargli ulteriori crolli parziali e poi iniziare il certosino e lunghissimo lavoro di ricostruzione. Ma è una mia ipotesi, naturalmente.
La stessa cosa di Venzone, ma a mio modesto avviso ancor più strabiliante, è avvenuta per il centro storico di Varsavia dopo che essa venne rasa al suolo da Hitler. In quel caso, mi raccontano, i polacchi, mancando i materiali fotografici e catastali che ci sono oggi (ma che magari c'erano anche nel '76), arrivarono persino a reperire antichi quadri di nostri pittori dei secoli passati pur di ricostruire, nel modo più fedele possibile, almeno il cuore della loro capitale. Il risultato è stupefacente per la fedeltà della riproduzione. Ovviamente però basta spostarsi di un paio di km per vedere tutta un'altra città: ultramoderna, supertrafficata etc etc.
Emanuele
Bella foto, come mai hai optato per una focale così aperta e ovviamente un tempo di scatto così breve?
Beh, essendo all'incirca intorno all'ora di pranzo, la luce era molto forte. Avrei portuto chiudere il diaframma, ovviamente, visto che ad F2 entra una quantità enorme di luce ma non avrei ottenuto le nuvole sul fondo così morbide. Il 200/2 VR ha una resa dello sfuocato unica; inoltre anche alla massima apertura il dettaglio delle aree a fuoco è impressionante, dal centro ai bordi del fotogramma.
Vedere per credere: ho allegato un crop 100% dell'estremo a sx, in basso.
Emanuele
complimentoni per ottica e per la foto ovviamente!
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