Un nuovo Kit di memoria dai timings inusuali
dopo averle usate e godute in tutti i modi grazie all' ottimo hiwetto arriva finalmente la recensione ....
ottimo lavoro zillaccio ...
"Scusate, ma se quest'anno in Texas ci avete spedito questo deficiente, vuol dire che c'è speranza per tutti?"
Mamma mia belle e che prestazioni
Recensione fantastica, Zilla! Come tutto quello che esce dalla tua tastiera!!
E' sempre un piacere leggerti!
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Eccomi......
Grazie a tutti veramente...
Le PIS sono delle memorie molto stabili e veloci il mio consiglio, a prescindere dalla cpu che utilizzate, è di usare la loro caratteristica migliore, ovvero, usarle in 6-9-6 24 1T fino a 2000MHZ oppure 6-8-6 21 1T fino 1800MHz. Un'altra soluzione, sempre in alta frequenza (oltre 2100MHz), sono valori come 7-9-9 o 7-10-9 1T.
Come dicevo nella recensione il vantaggio delle PIS è di gestire tranquillamente valori di tRCD anche di 3 punti più alti del CAS, infatti queste memorie sono meno sensibili alla diminuzione del valore del CAS rispetto Hyper e BBSE.
Il valore del CAS determina il tempo di ogni (nella lingua di albione) tick clock in nano secondi, per capire:
Basta prendere la frequenza di funzionamento del bus di sistema, ipotizziamo nel nostro caso 1000MHz (Le Ram DDR3 lavorano al doppio della frequenza del BUS alias 2000MHz)
(1)/(Bus Speed) = periodo di tempo per un ciclo
meglio:
(CAS Latenza)*(1)/(Bus Speed)= CAS latenza per periodo di tempo.
semplifichiamo:
(CAS Latenza in cicli)/(Bus Speed) = CAS latenza per periodo di tempo.
Se abbiamo una memoria DDR3 in CAS 6 a 2000MHz il bus è di 1000MHz:
(6)/(1,000,000,000) = 6 ns.
La nostra memoria con CAS 6 a 2000MHz produce una latenza di 6,00ns
se cambiamo il valore del cas iniziale in cas 7 con DDR3 a 2000MHz otteniamo:
(7)/(1.000.000.000) = 7,00 ns
la formula può essere semplificata anche nel seguente modo:
tCL = (CAS *2000)/ Frequenza memoria
esponiamo:
6*2000 = 12000
12000 / 2000 = 6
tCL= 6,00 ns
Per sapere se le nostre memorie sono veloci basta ricavare dal Valore del CAS, così sapremo la durata di ogni tick clock (colpo di clock), da questo valore tutti i restanti tempi vengono calcolati in pratica ogni tick clock determina la quantità di tempo che deve passare prima di attivare ogni comando.
tCL : CAS = T ns
6 : 6 = 1ns T
La formula per ricavare la durata di ogni tick clock si può esporre anche nei due metodi seguenti:
T = 1/ (frequenza memoria/2) nel caso usiamo il valore in frequenza DDR.
T = 1/ (frequenza del bus) nel caso del valore effettivo del BUS in MHz.
T = 1/ (2000/2) MHz = 1/1.000.000.000 = 0,000000001 secondi = 1,00 ns
Ogni colpo di clock (T) ha la durata di 1 ns con le ram a 2000MHz
Conoscendo la durata del valore T si può risalire a tutti i tempi di memoria e calcolare la velocità della ram. Basta moltiplicare questo valore per i successivi tempi in memorie.
Memoria 2000MHz cas 6-9-6 24 produrrà un latenza complessiva di 45 ns che sono il valore della somma dei tempi per la durata di ogni colpo di clock.
Questi comunque sono solo i tempi generali bisognerebbe calcolare anche i tempi di fase e refresh, però diciamo che quasi il 90% della velocità di una memoria e data dalla somma dei tempi di CAS, tRP, tRAS, tRCD.
Un saluto
Ultima modifica di zilla : 11-01-2010 a 10:49
Anzitutto complimenti per l'ottima recensione veramente ben fatta.
Non mi trovi d'accordo con l'ultima affermazione nel senso che la latenza della memoria nel 90% dei casi non è influenzata dai timings CAS, tRP, tRAS, tRCD (forse la tua affermazione è vera nel primo accesso dopo l'inizializzazione della RAM o dopo un periodo di idle della RAM anche se vi sono altri timings da tenere in conto che non sono pilotabili via bios). Dopo che la RAM è stata inizializzata e acceduta per la prima volta intervengono in maniera preponderante i subtimings (perchè vi sono letture ripetute, letture seguite da scritture, letture seguite da letture, scritture da scritture, ecc., ecc.). Quindi la reale latenza delle RAM dipende molto dalla sequenza di queste operazioni e dalla quantità di dati che viene acceduta e da come questi sono disposti in memoria (per questo motivo su Sisoftware Sandra c'è una misura di latenza della RAM che viene fatta con diverse quantità di dati e a cui corrispondono valori di latenza molto diversi).
La reale latenze delle RAM nel 90% dei casi la conosce solo il padreterno, nei benchmark di latenza che vedete il dato si riferisce non alla reale latenza, ma alla differenza tra il tempo in cui viene fatta una singola richiesta di lettura/scrittura e il tempo in cui il dato è disponibile (che forse si può ricondurre a un caso di accesso dopo uno stato di idle o di inizializzazione).
Per capire bene quanto ho detto prima basta provre ad interpretare il seguente diagramma di stato semplificato delle RAM che si trova in tutti i datasheet delle RAM di tutti i costruttori (questo è stato preso dal datasheet dei nuovi chip Elpida):
Ultima modifica di v_parrello : 11-01-2010 a 13:03
Complimenti zilla per a recensione e ra veramente degne di nota.
O.T.: P.S.: Vincenzo togli quello speedtest o partono una raffica di insulti che neppure ti immagini
Il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza, perché se un robot, un Terminator, può capire il valore della vita umana, forse potremo capirlo anche noi.
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