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"Scusate, ma se quest'anno in Texas ci avete spedito questo deficiente, vuol dire che c'è speranza per tutti?"
Che si fa? Passiamo tutti a Windows Mobile?
O ancora peggio alla mela....
Non scherzate...
Scherzi a parte, al di là dei veri e propri trojan non serviva l'analisi di "G Data", per quanto autorevole, per farsi accapponare la pelle: Basta collegarsi allo store da un pc e dare un'occhiata alle app.
In questi giorno ho provato a installare un app per far fare la "torcia" allo smartphone di mio padre: Tutte le prime APP mostrate nello store (parecchie file e quasi tutte sviluppate da aziende, non da privati/volntari/hobbysti) richiedono di autorizzare l'app ad accedere ad un sacco di funzioni che vanno dalla gestione delle connessioni di rete, alla cattura di immagini e screenshoot, all'accesso alle informazioni di posizione/localizzazione, all'invio di dati sul telefono e sull'utente...
Ma stiamo scherzando??? Solo per accendere un led?
Secondo voi queste aziende che sviluppano sempre gratis come/cosa mangiano???
Ho notato però che queste informazioni non si vedono quando si installa l'APP dal telefono, è necessario collegarsi allo store da pc per accedere all'elenco della autorizzazioni richieste dall'app.
Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.
Preoccupante la storia dei kit
non c' nulla di che meravigliarsi vista l'enorme diffusione a livello mondiale di questo sistema operativo, daltronte gli hacker o meglio ancora i cyber criminali puntano verso il mucchio.. è sempre stato così e sempre lo sarà.
PS tra l'altro, spostando la grande massa verso un sistema operativo basato su una sorgente aperta ed accessibile a tutti più che in caciara non può finire. Và da sè che che un supporto più è personalizzabile (anche da custom firmware e compagnia bella) più ci sono possibilità di ingresso non utorizzato a..
Han fatto danni con l' "abbotonato" Microsoft.. figuriamoci quì, ne vedremo delle belle!!
Se devo essere sincero mi fà sorridere il fatto che uno prende un cell o teblet e la sera stessa lo "sblocca".. gli potenzia le funzionalità, gli scarica ed installa i giochi o le app che dovrebbero essere a pagamento gratis.. e poi si lamentano che non c'è sicurezza?? ma di cosa stiamo parlando?? la prima barriera di sicurezza dovremmo essere noi stessi che, pur limitando alcune funzinalità del nostro prezioso strumento mobile, evitando facili optional non incorreremo in rischi inutili.
Il Play Store di Google in primis, l'Amazon Shop pure per gli stessi motivi, devono fare un gran lavoro preventivo in tal senso, inutile girarci attorno. E' inconcepibile per me installare un antivirus nello smartphone, per un motivo strettamente legato alla sua velocità.. diventerebbe un mattone come accade con una nutrita serie di antivirus esistenti per PC. Se su quest'ultimo si può anche soprassedere, per uno strumento nato per telefonare ed utilizzare, in fondo, quelle 5-6 applicazioni realmente utili, pensare ad uno scanner che ti monitora sempre e si mangia anche la batteria, non riesco proprio a digerirlo. Per cui credo valga sempre il principio "prevenire è meglio che curare", anche con costante controllo delle App che approdano nei vari market. Ovvio che se poi uno inizia a metterci tanta fuffa sparsa ed installa app e giochi di provenienza poco lecita, non può star lì a lamentarsi dopo. Io mi auguro davvero che ciò possa verificarsi in pieno (Google ogni tanto fa pulizia, c'è da dirlo) perché sennò le ripercussioni ci saranno eccome. Vedo Google come un gigante che cresce a vista d'occhio, ma ancora non ha dimestichezza su come camminare bene. Non so se rendo bene l'idea..
Non è solo una questione di app create per essere malware a tutti gli effetti: Quello che la gente non capisce è che se un'azienda si prende la briga di sviluppare i prodotti su cui vive e li distribuisce gratis da qualche parte deve avere delle entrate. Dal momento in cui le app indicano correttamente i requisiti ed i permessi che chiedono per installarsi e l'utente accetta il contratto di licenza, l'APP è assolutamente lecita e Google non avrebbe motivo di toglierla dallo store.
Come al solito, ed è quello che manca in tutto l'IT in generale, il problema è che si mettono in mano ad utenti che non sanno cosa stanno facendo degli strumenti che hanno funzionalità "occulte" intese come esplicitamente dichiarate nella licenza ma non visibili perchè operative in background. Per riprendere il caso della "torcia" cui accennavo prima, sarà possibile che per accendere un led una APP debba essere autorizzata ad attivare/disattivare le connessione di rete, accedere ai contatti memorizzati sul telefono, inviare screenshoot, ed altre amenità del genere? La colpa è degli utenti, che se sentono la parola "gratis" non capiscono più niente...
Rendere un tecnologia troppo "facile", senza educare gli utenti ad utilizzarla, vuole dire mettergli in mano uno strumento con cui potenzialmente possono farsi male.
Ultima modifica di frakka : 09-10-2013 a 00:26
Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.
la ripercussione negativa dovuta al continuo lavorare della soluzione antivirale utilizzata
(personalmente uso avast! Mobile Security), era senz'altro vera per gli smartphone single
core di una o due generazioni fa, al momento che il numero di applicazioni installate divenisse
decisamente rilevante.
La verifico sistematicamente sul mio HTC Desire-HD, oramai divenuto semplice muletto.
Sul quadcore (ZOPO-ZP910), in assoluto non esattamente il più veloce tra i terminali
sebbene, imo, dall'ottimo rapporto qualità/costo, dove ho installato il medesimo
sistema operativo (Jelly Bean v4.1.2) ed esattamente lo stesso numero di applicazioni:
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il fastidioso problema del rallentamento, assolutamente non esiste.
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