Buongiorno suocera (solo per riprendere il proverbio, non altro eh!).
Sai bene che nutro gli stessi tuoi dubbi, ai quali aggiungo la certezza che la stupidità umana porterebbe rapidamente ad abdicare dalla capacità di giudizio in favore della comoda nuova religione dell' ABX ha sempre ragione, le cui squadre di assalto sono già all'opera da diverso tempo.
Comunque non sostituirei MAI una mia personale prova di gradimento con il risultato di un qualsiasi abx condotto da terzi, nemmeno dall'OMS o dall'ONU, per il semplice motivo che poi deve suonare nel mio impianto e visto che è palesemente inadeguato, io sono sordo e per giunta povero (eh si, qualcuno me lo ha recentemente comunicato in un altro thread), non mi sento rappresentato nel campione che ha condotto il test, quindi per me può solo certificare una sua generica 'correttezza', surrogato di una aderenza ad uno standard o al rispetto di una norma.
Buono a sapersi, ma nulla di più, solo un'altra misura.
Bisogna essere coscienti però che questo tipo di test viene condotto a priori per stabilire le caratteristiche che il 'bel suono' deve avere per essere appetibile dal mercato, quindi di riffa o di raffa ci ricadiamo dentro, almeno quando compriamo musica, che sarà stata mixata con l'obiettivo di 'suonare' in modo 'appetibile' (o confortevole) sui sistemi di moda presso il target commerciale di riferimento, che certamente non siamo noi.
Detto ciò, un test come quello proposto da ciquetto, anche condotto nel confort della propria stanza, con il supporto di una mano disinteressata ed innocente (il pargolo della lotteria) che sostituisce il cavo (o non lo fa) quando tu ritieni sia il momento giusto, nulla toglie al fatto che tu, con la tua esperienza, la tua cultura ed il tuo gusto rimani l'unico giudice, semplicemente sgombri il campo dall'autosuggestione.
Secondo me, nei limiti della propria soggettiva capacità percettiva e senza nessuna valenza per altri rispetto a se, è un buon modo per scongiurare l'effetto placebo o la 'fregola' da cambiamento che tanto spesso assilla l'audiofilo con il pensiero che l'erba del vicino è sempre la più verde.
Per DIYr, invece, potrebbe rappresentare un antidoto alla sindrome de "O scarafone" che come è notorio è sempre bello a mamma sua.
Che male può fare?