Originariamente inviato da
audiodan
@ Dac Passion: se sono le palline magiche, quelle che rimbalzano per ore, le ho provate forse 15 anni fa, assieme alle palle da tennis e a quelle da pingpong e anche alla pietra pomice sintetica (era una fissa di Lucio Cadeddu, il mitico editor di Tnt audio). In realtà dovrei provare le Palle di Epidauro, che sembrano le uniche "licenziate" ufficialmente, ma non mi è molto chiaro se l'architetto LIno Mazzocco sia ancora attivo oppure no. Sulle palline magiche ci torno su, potrebbero essere utili, vediamo...
@ciquetto: disponibile ad effettuare qualunque prova "in cieco" appena qualche anima buona mi presenta un disegno della modalità dello studio, i limiti, il campione statistico necessario per raggiungere una significatività, insomma parla sapendo di cosa sta parlando. Forse è meglio ribadire che un test comparativo in cieco non significa ascoltare con la benda sugli occhi senza sapere cosa si ascolta ma dovrebbe essere effettuato con una minima base scientifica. A tutt'oggi i pochi modelli proposti sono stati subissati da critiche, soprattutto da parte degli statistici. Insomma, evitiamo di banalizzare la scienza matematica (ed evito volutamente di introdurre l'argomento di come la matematica si possa piegare ad interessi economici, ovvero come si truccano i test in cieco), stiamo parlando di un piacevole hobby e di una passione sensoriale, non del nuovo inibitore della tirosin-kinasi a 25.000 € a flacone!
Un essere umano adulto, maturo ahimè, come la stragrande maggioranza di noi, con esperienza d'ascolto pluridecennale, sarà pure in grado di avere sviluppato la capacità a decrittare quale sia la "migliore" (in base ai suoi parametri, ovviamente) tra due opzioni? Oppure dobbiamo continuare ad utilizzare, come base di qualsiasi discussione, l'assioma che ciascuno di noi è un integrale coglione in mano ai furfanti e che solo l'avvento della Verità del genio incompreso e misconoscito, vilipeso e deriso, ci salverà dai manigoldi?
Io credo, anzi ne sono ormai fermamente convinto, che il vero problema risieda nella scarsa considerazione di se che gran parte degli appassionati di questo strano e psichiatrico hobby possiede, cosa che li induce a doversi cercare la propria coperta di Linus nella troppo sbandierata ( e oltremodo noiosa, IMHO) obiettività (misure o mitica prova in cieco) oppure correndo dietro al guru di turno ( te lo dico io cosa è buono per te, magari te lo misuro anche, come è ill caso del guru bisvalido) soluzioni che entrambe eliminano l'angoscia della scelta. In questo spazio, ormai da un buon numero di anni, ho creduto che fosse possibile operare perchè chi pensasse di volersi mettere in gioco solo in virtù delle proprie capacità personali, prescindendo da approfondite conoscenze tecniche, si potesse cimentare nell'opera di costruire con le proprie mani qualcosa, condividendo le esperienze con altri come lui e gioiendone insieme. Con qualcuno ci sono riuscito, lo so, con molti altri no, evidentemente. Condividere con gioia questa sciocca e banale attività, senza dover per forza citare "L'arte di ottener ragione" di Schopenhauer, sembra essere pressochè impossibile. Ne prendo atto con un po' di dolore, non posso negarlo.