Wtfplay - misurazioni e confronti con players

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  1. #421
    kibibyte
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    ...e qui cosa volevi dire Marco ?

    Nelle misure questo fenomeno NON lo trovi perché non è fisico ma psicoacustico.

    ...pare ci sia qualcosa che va in contraddizione con le tue stesse frasi di prima...


    Tom.

  2. #422
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da gefrusti
    La differenza all'ascolto è comprovata ? = NO...perchè non è stato condotto nessun ascolto -metodico- specie a fronte di dichiarazioni come "è evidente la differenza" (una differenza evidente la si deve riconoscere 10 volte su 10 in cieco)
    continui ad avere una visione sbagliata dei DBT, della loro importanza e della loro validità ed attendibilità.

    Un risultato positivo non ti da affatto la certezza che un dato fenomeno sotto esame sia percepibile. E viceversa.

    Nel primo caso possono esserci un'infinità di motivi per cui il tuo DBT non è riuscito ad "isolare" a sufficienza gli ascoltatori da indizi "esterni", magari subliminali, sufficienti a riconoscere il fenomeno per vie diverse da quella sotto esame. Nel caso inverso possono esserci altrettanti motivi per cui, nel contesto del test, la sensibilità degli ascoltatori verso l'effetto sotto esame è stata annullata "artificialmente" a causa di un qualche fattore di cui non hai tenuto conto nel modellare, preparare ed eseguire il test.

    Prendiamo ad esempio proprio il caso che citavi in merito ai CD "stampati" vs. "masterizzati": chi ti assicura che la tua capacità di distinguere "con certezza" un caso dall'altro fosse effettivamente dovuta a differenze nel suono che eri in grado di percepire e non a qualche altra causa "esterna"? Ad es., chi ti assicura che, anziché percepire reali differenze nel suono riprodotto, a livello inconscio e magari subliminale tu percepissi invece il rumore prodotto dal CDP nel tracciare il disco, leggermente diverso nei due casi?

    Così come un risultato positivo non garantisce nulla, un risultato negativo non esclude affatto che il fenomeno esista e sia percepibile. Ti dice solo che i soggetti coinvolti, in quelle particolari condizioni, non sono stati in grado di percepirlo. Che non è affatto la stessa cosa...

    Nella vera scienza le certezze non esistono. Specie quando si tratta di materie complesse e delicate come queste.

    Originariamente inviato da bibo01
    E' possibile catturare le variazioni che si hanno sull'alimentatore durante la riproduzione nei tre diversi players?
    E' possibile catturare queste variazioni nell'arco, diciamo, dei tre minuti di riproduzione? Avere un vero e proprio grafico nel tempo?
    Certamente. Non è neanche particolarmente complicato. Esistono una infinità di sistemi di acquisizione dati in grado di farlo, inclusi banalmente molti DSO.
    Ciao, Paolo.

    «Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»

  3. #423
    kibibyte
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    Originariamente inviato da UnixMan
    continui ad avere una visione sbagliata dei DBT, della loro importanza e della loro validità ed attendibilità.

    Un risultato positivo non ti da affatto la certezza che un dato fenomeno sotto esame sia percepibile. E viceversa.

    Nel primo caso possono esserci un'infinità di motivi per cui il tuo DBT non è riuscito ad "isolare" a sufficienza gli ascoltatori da indizi "esterni", magari subliminali, sufficienti a riconoscere il fenomeno per vie diverse da quella sotto esame. Nel caso inverso possono esserci altrettanti motivi per cui, nel contesto del test, la sensibilità degli ascoltatori verso l'effetto sotto esame è stata annullata "artificialmente" a causa di un qualche fattore di cui non hai tenuto conto nel modellare, preparare ed eseguire il test.

    Prendiamo ad esempio proprio il caso che citavi in merito ai CD "stampati" vs. "masterizzati": chi ti assicura che la tua capacità di distinguere "con certezza" un caso dall'altro fosse effettivamente dovuta a differenze nel suono che eri in grado di percepire e non a qualche altra causa "esterna"? Ad es., chi ti assicura che, anziché percepire reali differenze nel suono riprodotto, a livello inconscio e magari subliminale tu percepissi invece il rumore prodotto dal CDP nel tracciare il disco, leggermente diverso nei due casi?

    Così come un risultato positivo non garantisce nulla, un risultato negativo non esclude affatto che il fenomeno esista e sia percepibile. Ti dice solo che i soggetti coinvolti, in quelle particolari condizioni, non sono stati in grado di percepirlo. Che non è affatto la stessa cosa...

    Nella vera scienza le certezze non esistono. Specie quando si tratta di materie complesse e delicate come queste.


    Certamente. Non è neanche particolarmente complicato. Esistono una infinità di sistemi di acquisizione dati in grado di farlo, inclusi banalmente molti DSO.

    ...scusa ma...se uno ti dice che troverai all'ascolto una differenza evidente...non pensi che sia anche facilmente rilevabile in cieco ?

    Si sta confrontando la banale riproduzione di due player usando il medesimo brano musicale...il medesimo contesto di conversione D/A...il medesimo contesto di preamplificazione...il medesimo contesto di amplificazione...di diffusori e di ambiente...effettuato rigorosamente al medesimo volume-

    Ogni volta che si parla di confronti la facciamo sempre cosi complicata ?...

    Sinceramente se queste differenze spaziano nel percettibile ma...in condizioni da: trattenere il fiato per tutta la durata del brano...ascoltando con la testa bloccata da una morsa per operazioni al cervello...alle UNA di notte con condizioni atmosferiche in assenza di vento...con 20° stabili e una pressione barometrica fissa pari a 1000hPa...dico semplicemente che NON m'interessa...nè ascoltarle e nemmeno misurarle.
    p.s tanto una differenza (ammesso che ci sia) del genere dopo qualche manciata di secondi te la dimentichi pure in quanto NON memorizzabile dal cervello-


    Tom.

  4. #424
    kibibyte
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    Originariamente inviato da UnixMan
    Prendiamo ad esempio proprio il caso che citavi in merito ai CD "stampati" vs. "masterizzati": chi ti assicura che la tua capacità di distinguere "con certezza" un caso dall'altro fosse effettivamente dovuta a differenze nel suono che eri in grado di percepire e non a qualche altra causa "esterna"? Ad es., chi ti assicura che, anziché percepire reali differenze nel suono riprodotto, a livello inconscio e magari subliminale tu percepissi invece il rumore prodotto dal CDP nel tracciare il disco, leggermente diverso nei due casi?
    ...chi me lo assicura(va) ?...la rilevazione perfettamente udibile (in cieco) di attributi sonori ripetibili con costanza...ad esempio le alte frequenze risultavano vetrose nel masterizzato.



    Tom.

  5. #425
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da gefrusti
    ...scusa ma...se uno ti dice che troverai all'ascolto una differenza evidente...non pensi che sia anche facilmente rilevabile in cieco ?
    no, non necessariamente. Quando parliamo di ciò che "sentiamo", cioè di ciò che percepiamo, parliamo sempre di psicoacustica. La maggior parte delle differenze (percepite) di cui parliamo dipendono da una particolare combinazione di fattori diversi che (a livello fisico, quando esistono) hanno spesso "ampiezze" a dir poco risibili: è solo l'effetto della "analisi dati" effettuata dal cervello a renderle evidenti.

    Per fare un'analogia puoi pensare ad es. alle tecniche utilizzate per poter ricevere e decodificare i debolissimi segnali provenienti da remote sonda spaziali. In molti casi è solo grazie alla conoscenza a priori della particolare "forma" degli impulsi utilizzati, con l'impiego di correlatori, che il segnale può essere "rivelato" e ricostruito. Diversamente risulterebbe completamente invisibile, sommerso com'è (molto) al di sotto della soglia del rumore.

    A giudicare da diversi studi, i meccanismi percettivi utilizzano tecniche analoghe... ma verosimilmente molto più sofisticate. Sono meccanismi estremamente complessi e sensibili, ma anche delicati, facilmente influenzabili da una infinità di "variabili" e di fattori diversi. Per stravolgere il risultato (ciò che sentiamo o non sentiamo e "come" lo sentiamo) basta veramente un nonnulla.

    D'altro canto, se così non fosse, non avremmo tutti i problemi che abbiamo... e non staremmo qui a parlarne.

    Tra gli innumerevoli fattori che possono influire sulla percezione e quindi sul risultato di un DBT ci sono ovviamente anche quelli puramente psicologici. Così come la semplice consapevolezza di aver "cambiato qualcosa" può farci percepire differenze -anche notevoli- che in realtà (nel mondo fisico) non esistono, allo stesso modo il semplice "stress" dovuto al sentirsi per così dire "sotto esame" può essere più che sufficiente ad impedirci di percepire differenze reali che, in condizioni diverse, percepiremmo distintamente.

    Originariamente inviato da gefrusti
    Ogni volta che si parla di confronti la facciamo sempre cosi complicata ?...
    purtroppo non è possibile fare altrimenti: semplificare ciò che è inerentemente complesso non porta da nessuna parte se non a giungere a facili conclusioni... del tutto sbagliate.
    Ultima modifica di UnixMan : 01-07-2016 a 19:16
    Ciao, Paolo.

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  6. #426
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Il fenomeno, non la contromisura, non è ancora chiaro?

    Inviato dal mio XT1068 utilizzando Tapatalk
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
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  7. #427
    tebibyte L'avatar di UnixMan
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    Originariamente inviato da gefrusti
    ...chi me lo assicura(va) ?...la rilevazione perfettamente udibile (in cieco) di attributi sonori ripetibili con costanza...ad esempio le alte frequenze risultavano vetrose nel masterizzato.
    ahiahiahi, signora Longari...

    Perché, credi forse che qualora tali attributi fossero semplice frutto di suggestione (nella fattispecie una idea preconcetta associata ad una determinata condizione riconoscibile, che si tramuta in una percezione reale conforme), posto che tu fossi in grado di riconoscere per altre vie cosa fosse cosa (ad es. come suggerivo, o in mille altri modi possibili), i risultati non sarebbero stati altrettanto chiari e ripetibili?

    Se lo credi, ti sbagli di grosso.
    Ciao, Paolo.

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  8. #428
    kibibyte
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    ...eh..eh...eh...

    In soldoni...da come vi esprimete...

    la prova in cieco NON va bene...perchè "stressa" l'ascoltatore e lo sottopone a "giudizio fuorviante"

    l'ascolto alla -vista degli occhi- NON va bene...perchè molti elementi possono concorrere alla formazione di un fenomeno percepito (anche se fisicamente inesistente)

    QUINDI ??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

    Per conto mio mi limiterò a curiosare facendo una prova in cieco e (se salvatore avrà la bontà di ripetermi per 3 volte l'acquisizione per ogni singolo player...mi basta foobar e wtf) delle misurazioni specifiche.

    Pur circoscrivendo le "asserzioni" al mio contesto (sensibilità MIA personale, setup di ascolto MIO personale) sarò in grado di poter discernere se PER ME esiste una possibilità di poter sentire qualcosa tra questi due software usando un protocollo di ascolto con almeno un livello di confidenza del 95%

    A me i test in cieco non stressano affatto...mi divertono...

    Sommando il MIO risultato d'ascolto con quanto rilevato (poi) alle misure...trarrò le MIE personali conclusioni.

    in attesa del materiale fornito da Salvatore...buona serata.

    Tom.

  9. #429
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Proprio non ci capiamo.

    NON è il 'rumore' introdotto dal dithering ad essere interessante, quella è la contromisura, ma il fatto che un pattern presente nella distribuzione dei bit meno significativi dei campioni provochi un effetto 'sensibile' ben al disopra della soglia teorica.

    Nelle misure questo fenomeno NON lo trovi perché non è fisico ma psicoacustico. Puoi cercarlo SOLO indirettamente, una volta che lo hai riconosciuto ed hai capito come si produce, ma NON sotto forma di rumore e non con misurazioni acustiche.
    Originariamente inviato da gefrusti
    ...e qui cosa volevi dire Marco ?

    Nelle misure questo fenomeno NON lo trovi perché non è fisico ma psicoacustico.

    ...pare ci sia qualcosa che va in contraddizione con le tue stesse frasi di prima...


    Tom.
    Vovevo dire ESATTAMENTE quello che ho scritto:

    il fenomeno (che un pattern presente nella distribuzione dei bit meno significativi dei campioni provochi un effetto 'sensibile' ben al disopra della soglia teorica) non lo trovi nelle misure, mentre le contromisure (il rumore introdotto dal dither) si.

    Ma l'effetto NON è Solo e tanto) quello riportato dalle misure, quanto 'cancellare' il fenomeno (che nelle misure non c'era.

    E' chiaro adesso?.
    Ciao, Marco.

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  10. #430
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da gefrusti
    ...eh..eh...eh...

    In soldoni...da come vi esprimete...

    la prova in cieco NON va bene...perchè "stressa" l'ascoltatore e lo sottopone a "giudizio fuorviante"

    l'ascolto alla -vista degli occhi- NON va bene...perchè molti elementi possono concorrere alla formazione di un fenomeno percepito (anche se fisicamente inesistente)

    QUINDI ??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

    Per conto mio mi limiterò a curiosare facendo una prova in cieco e (se salvatore avrà la bontà di ripetermi per 3 volte l'acquisizione per ogni singolo player...mi basta foobar e wtf) delle misurazioni specifiche.

    Pur circoscrivendo le "asserzioni" al mio contesto (sensibilità MIA personale, setup di ascolto MIO personale) sarò in grado di poter discernere se PER ME esiste una possibilità di poter sentire qualcosa tra questi due software usando un protocollo di ascolto con almeno un livello di confidenza del 95%

    A me i test in cieco non stressano affatto...mi divertono...

    Sommando il MIO risultato d'ascolto con quanto rilevato (poi) alle misure...trarrò le MIE personali conclusioni.

    in attesa del materiale fornito da Salvatore...buona serata.

    Tom.
    Nessuno, credo, contesti la validità di questo (o di altri) protocolli se ristretti al tuo personale utilizzo, ma in questo modo anche la correlazione con le misure, purtroppo, avrà valore solo per te, mentre con un minimo di attenzione in più, o rifiutando la correlazione 'di merito' , si potrebbe arricchire il patrimonio comune con i risultati delle misure. Poco male, ci faremo la cresta poi.
    Ciao, Marco.

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