Sezione Storia e Filosofia

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  1. #11
    Moderatore L'avatar di bibo01
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    Originariamente inviato da bibo01
    ...Qui abbiamo una comunita'.
    Noi italiani da questo dobbiamo imparare perche' vale a tutti i livelli. Invece di arroccarsi e richiuderci sulla nostra isola personale, dobbiamo scambiare le nostre esperienze e soluzioni. Non per "impartire lezioni", ma per ricevere e dare rispetto. In questo processo di scambio, di continua evoluzione/sperimentazione, non avremo che da guadagnarci - e' un guadagno reciproco.
    Scusate se mi autoquoto, ma i recenti "problemini" hanno ribadito la necessita' di ricordare a tutti - sia utenti che moderatori - le suddette parole.

    Qui, nessuno e' indispensabile. Tutti abbiamo bisogno di tutti.

  2. #12
    tebibyte
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    Predefinito L'eterna lotta tra ascoltoni e misuroni. Ma esiste davvero un match?

    Inizio subito con una affermazione che dovrebbe tagliare la testa al topo:
    IN QUESTA DIATRIBA NESSUNO HA RAGIONE E TUTTI HANNO RAGIONE!!!!
    Per cui possiamo parlarne all'infinito senza costrutto alcuno. Inutile, perciò, farlo.
    Invece Microfast ha posto un problema interessante: la prova in doppio cieco, ovvero l'ascolto comparato senza la conoscenza della sorgente.
    Non voglio fare un trattato metodologico sulle difficoltà intrinseche di un approccio veramente scientifico all'approntamento di un sistema di prova attendibile ma fare invece alcune considerazioni circa la psicoacustica, misconosciuta scienza.
    Uno degli aspetti di cui non si tiene veramente alcun conto, nel mondo dell'alta fedeltà, è che le onde sonore, una volta arrivate alla membrana timpanica, vengono trasformate da una forza meccanica ad una elettrica che viene elaborata dalla macchina più perfetta e complessa che esista in natura: il cervello umano.
    Quindi il terminale non è il tubo catodico di un oscilloscopio o la carta di una stampante ma un immenso complesso di neuroni interconnessi attraverso una rete di complessità spaventosa e di altrettanta spaventosa efficienza.
    Questa rete ha il compito di integrare le percezioni sensoriali con il nostro sistema emozionale, in primo luogo per garantirci la sopravvivenza. Infatti il suono di un pericolo conosciuto, una volta percepito, attiva una serie di aree cerebrali che permettono, in pochi millisecondi, di prepararci ad affrontare l'evento. Fin qui siamo tutti d'accordo, spero.
    Adesso affrontiamo un altro problema: chi di voi non ha mai fatto un esame? Tutti credo.
    Chi di voi ha affrontato un esame con il pieno controllo delle emozioni, senza avere mani sudate, crampi allo stomaco, paura, vuoti di memoria o altri innumerevoli sentimenti fino all' angoscia? Nessuno, credo di nuovo, salvo pochi superuomini, ma io non ne ho conosciuto nessuno fin'ora.
    Torniamo alle prove in campo audio: cosa pensi che succeda, caro Marco, nel sistema nervoso centrale di chiunque venga messo nella condizione di "dover emettere un giudizio", quindi fornire una prestazione, nel momento in cui sai che un errore ti potrebbe costare la credibilità, il ridicolo o quant'altro? Si crea una condizione di stress ( è questo il corretto termine neurologico) per cui, grazie alle integrazioni neuronali di cui accennavo prima, aumenta il tono muscolare ( "..... mi sento teso" degli esami), varia la frequenza cardiaca, quella respiratoria, la secrezione di ormoni etc.etc.
    Ed ecco che una simpatica e piacevole serata tra amici si trasforma in uno stress.
    Questo è il motivo per cui saranno almeno 20 anni che non faccio più prove in doppio cieco, perchè anche se riesci a superare tutte le difficoltà metodologiche dell'approntamento ( e ripeto che non sono ne' poche ne' banali) non puoi intervenire sulle reazioni emotive di chi ascolta.
    E allora: NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI VUOLE SENTIRE!
    Questa è la vera massima che dovrebbe guidarci, più voglio cogliere differenze, più mi creo uno stato di stress neurologico, meno riesco a razionalizzare.
    Questo è il motivo per cui , quando si va a comprare in negozio, uno non dovrebbe cadere nella trappola tesa dal negoziante che vi fa ascoltare superficialmente qualunque apparecchio, spesso in accrocchi inverosimili, in ambienti inverosimili, mentre vi riempie la testa di fesserie. E voi, magari, avete dubbi su dubbi, spesso sopiti dalla recensione della rivista di turno che vi ha convinto della eccezionalità dell'apparecchio che vale molto più di quello che costa blablabla.
    Fatevi invece dare gli apparecchi a casa per qualche giorno e ascoltateli mentre fate altro, per esempio leggete ( non la recensione della rivista, per carità!!).
    Vi accorgerete come, in poche ore, il vostro cervello sarà in grado di informarvi precisamente sulla qualità del suono senza che voi vi prestiate attenzione diretta.
    E' questo il metodo che ho adottato da tanti anni e che non mi ha mai fatto fallire una scelta.
    Soprattutto se, dopo qualche giorno, tornerete a ristabilire la situazione quo ante, ripristinando la vostra catena abituale. Prova per addizione seguita, quindi, da quella per sottrazione.
    Nessun coinvolgimento emotivo, lo chiamerei ascolto periferico, in analogia con la visione periferica.
    Ecco perchè non credo alle prove comparative in tempo reale, sono fallaci, sono misure mal fatte, hanno variabili non controllabili ne' quantificabili.
    Un ultima variabile riguarda il segnale musicale di dette prove: quale dovrebbe essere?
    Se la musica scatena emozioni non può essere usata per misurare, visto che le emozioni non si misurano, e qui di musica parliamo, per lei ci danniamo l'anima o meglio per le emozioni che essa può dare.
    Io non ho da convincere nessuno, quello che vi ho esposto è una semplificazione neurofisiologica che ha però una solida base scientifica.
    Ah la musica, materia impalpabile, onde d'aria che si muovono e arrivano al cuore!
    Certo che c'è da fare un bel po' di casino, per arrivarci!!!
    Alhoa

  3. #13
    tebibyte
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    Per chi vuole discettare ancora sui massimi sistemi .........

    Recensione degli apparecchi audio: io credo che la funzione di un forum sia fondamentalmente differente da quella di una rivista, online o cartacea che sia.
    Innanzittutto la rivista ha il dovere di non pubblicare pareri più o meno faziosi ma di oggettivare, per quanto possibile, quanto viene asserito. Ecco allora che misurazioni elettriche rigorose assumono un valore non solo "assoluto" ma anche relativo ad una agevole e comprensibile comparazione di altri apparecchi simili. E fin qui parliamo di elettronica pura , ma in campo hifi starà poi alla capacità del redattore onesto e bravo cercare di far capire quali sono le doti e i difetti di un apparecchio in diverse situazioni di utilizzo, da qui la forse erronea ma non tanto definizione di "universale", indicando ai lettori un indirizzo per l'utilizzo di quel dato apparecchio.
    Questo nel mondo delle idee, visto che in pratica la realtà è ben diversa e si assiste troppo spesso alle performances di decine di improvvisati tester che sparano sentenze su qualunque oggetto inseribile in un impianto di alta fedeltà, neanche ponendosi il problema di cosa sia la ricerca di una oggettività, di solito il motto è: "è così perchè lo dico io, che sono validato dalla testata su cui scrivo".
    Il forum, luogo di scambio per antonomasia, è invece uno spazio dove ci si dovrebbe scambiare esperienze in una condizione di uguaglianza, tra persone unite dalla stessa passione, possibilmente senza secondi fini e con onestà intellettuale e ancora senza che qualcuno cerchi di dimostrarsi meglio di tutti gli altri.
    Con questo spirito ho messo a disposizione le mie esperienze senza pensare che dovessi prima mostrare credenziali e titoli accademici, ma credendo che chiunque, dalla sola lettura di ciò che scrivo, capisse di non trovarsi davanti un ciarlatano in cerca di gloria (e quale gloria poi?).
    E invece non è stato così, per diventare credibili evidentemente non basta dire "ho fatto, ho avuto questo risultato, se provi fammi sapere quale è stato il tuo", bisogna mostrare le credenziali prima.
    Ma la cosa che mi sconcerta maggiormente, credetemi, è la convinzione che ciò che scrivo non sia compreso, ed è un effetto davvero straniante. Eppure sono uno che pesa le parole, rilegge venti volte prima di postare i suoi interventi, proprio per non lasciare spazio a malintesi. Evidentemente non ne sono capace, devo prenderne atto.

    Misure elettriche: credo che sia una trappola dalla quale pochi si sottraggono. Io nego recisamente la superiorità delle misure rispetto all'ascolto, visto che il mio fine è l'ascolto e non la misura.
    Non nego l'utilità di alcune misure ma sono assolutamente conscio della difficoltà di ottenere dei risultati attendibili se non al prezzo di un dispendio economico veramente alto. I laboratori dove si compiono misure non si mettono su con un PC e un programmino comprato su internet, non scherziamo!
    Se invece parliamo dell'effetto tranquillizzante di un numero rispetto alla formulazione di un giudizio analitico e razionalizzato di una percezione multisensoriale allora mi spiego perchè la misura è preferibile: libera il singolo dall'assumersi la responsabilità di un giudizio complesso.
    Ecco perchè la misura trova tanti estimatori che si trincerano dietro numeri che, spesso, non hanno riscontro con la realtà sensoriale e percettiva. Ed ecco perchè si arriva a sostenere che quello che non si può misurare non esiste.
    Quest' hobby è contaminato alla base dal germe dell'insicurezza, la cosa che mi ha sempre colpito di più è la continua ricerca di conferme da parte di terzi, meglio se dalle riviste di settore.
    E trovo un numero di persone sempre minore che ascolta la musica, che ricerca il modo migliore di riprodurla, quello che permette di catturare qualche barlume di realtà virtuale.
    Questa è una ricerca filosofica, non solo elettrica, ricostruire una realtà anche fittizia, anche parziale, anche imperfetta è in fondo il nostro desiderio nascosto. E ciascuno rincorre la sua realtà, e qui concordo con Joytoy, che non è ne' sarà mai universale.
    Infatti esistono migliaia di apparecchi, decine di sistemi, migliaia di combinazioni possibili, nessuna delle quali perfetta. E la ricerca continua......

  4. #14
    gibibyte L'avatar di microfast
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    Originariamente inviato da bibo01
    Qui, nessuno e' indispensabile. Tutti abbiamo bisogno di tutti.
    Ma certo, siamo in democrazia, invitiamo anche chi adora i legnetti e le pigne, magari apriamogli anche una sezione tutta per loro ..

    Tutte esperienze utili e trasferibili, però vai avanti tu che mi vien da ridere ...

    Saluti
    Marco
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  5. #15
    tebibyte
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    Scusami Marco ma francamente continuo a non capire il tuo atteggiamento, o forse l'ho capito fin troppo bene, ma esprimere una tale rabbia nei confronti di coloro che non la pensano come te è decisamente fuori luogo, soprattutto visto il contesto e gli argomenti che trattiamo qui.
    Non credo ci sia altro da aggiungere al di fuori del fatto che, come vedi, ormai ho inquadrato il personaggio che evidentemente vuoi interpretare ( duro, puro e sprezzante) e non cadrò più nella trappola di prenderti sul serio, almeno fino a quando non avrò avuto occasione di conoscerti di persona, se mai questa occasione si presenterà. Ho bisogno di guardare le persone in viso per capire con chi parlo
    Daniele

  6. #16
    gibibyte L'avatar di microfast
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    Originariamente inviato da audiodan
    Scusami Marco ma francamente continuo a non capire il tuo atteggiamento, o forse l'ho capito fin troppo bene, ma esprimere una tale rabbia nei confronti di coloro che non la pensano come te è decisamente fuori luogo, soprattutto visto il contesto e gli argomenti che trattiamo qui.
    Non credo ci sia altro da aggiungere al di fuori del fatto che, come vedi, ormai ho inquadrato il personaggio che evidentemente vuoi interpretare ( duro, puro e sprezzante) e non cadrò più nella trappola di prenderti sul serio, almeno fino a quando non avrò avuto occasione di conoscerti di persona, se mai questa occasione si presenterà. Ho bisogno di guardare le persone in viso per capire con chi parlo
    Daniele
    Guarda piacerebbe anche a me conoscerti personalmente, perche' ad esempio non capisco perche' qualsiasi cosa scriva, tu ti debba sentire attaccato, come ad esempio nella querelle iniziale nell'altro thread, dove ( e ti ricordo che tutto e' degenerato da li ) hai scambiato dei miei normalissimi commenti come attacchi personali.

    Qui, se non l'hai capito, parlavo in generale, ed in generale stavo riflettendo che non si puo' in un thread scrivere che altrove si parla di aria fritta e poi in un altro incentivarla.

    Se poi tu ti senti messo in mezzo, onestamente non ne conosco il motivo ma sicuramente e' un tuo problema.

    Saluti
    Marco
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  7. #17
    tebibyte
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    Scusami ma non è quello che scrivi che mi colpisce ma il come lo scrivi!
    Infatti, a ben vedere, io sono quasi sempre d'accordo con la sostanza dei tuoi argomenti , ma perchè quella forma?
    Sarà l'età che mi ha portato a concludere che la forma è sostanza? Mah!
    Comunque se riuscissimo a ricominciare a scambiarci pareri utili sarei mooolto più contento.
    Così per curiosità: ma tu in quale città mordi, normalmente?

  8. #18
    gibibyte L'avatar di microfast
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    Originariamente inviato da audiodan
    Scusami ma non è quello che scrivi che mi colpisce ma il come lo scrivi!
    Infatti, a ben vedere, io sono quasi sempre d'accordo con la sostanza dei tuoi argomenti , ma perchè quella forma?
    Sarà l'età che mi ha portato a concludere che la forma è sostanza? Mah!
    Comunque se riuscissimo a ricominciare a scambiarci pareri utili sarei mooolto più contento.
    Così per curiosità: ma tu in quale città mordi, normalmente?
    Normalmente sono ultrasedentario e sto ad Inveruno (MI), anche se ogni tanto mi gira e me ne vado spasso per il mondo ...

    Tu?

    Saluti
    Marco
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  9. #19
    tebibyte
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    Casteddu, ovvero Cagliari-Sardegna-forse Italia.
    Se vengo a Milano ci vediamo per una birra , ci capito non di rado.
    Ovviamente vale pure il contrario

  10. #20
    Liquid musicofilo L'avatar di Joytoy
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    Originariamente inviato da audiodan
    Scusami ma non è quello che scrivi che mi colpisce ma il come lo scrivi!
    Infatti, a ben vedere, io sono quasi sempre d'accordo con la sostanza dei tuoi argomenti , ma perchè quella forma?
    Sarà l'età che mi ha portato a concludere che la forma è sostanza? Mah!
    Comunque se riuscissimo a ricominciare a scambiarci pareri utili sarei mooolto più contento.

    Concordo al 100%
    La comunicazione efficace non e' per tutti...

    Cerchiamo pertanto di essere propositivi.
    Parliamo allora di pareri utili in cui una misura (registrazione), prevede delle variabili standard:
    LE NOTE MUSICALI.
    Perche' un sistema di diffusione sonora, dovrebbe essere esso stesso, uno strumento musicale.

    Io credo che serva identificare delle "cartine tornasole" che ci permettano di accordare efficacemente i diffusori in ambiente.
    Una di queste "cartine" l' ho scovata nel brano Cloudburst dell' album Plains di George Winston.
    In questa registrazione, vengono riprodotte una varieta' incredibile di note del pianoforte Stainway & Sons.
    Questo e' un estratto da Youtube:
    [ame=http://www.youtube.com/watch?v=0Dy_apBWeis]YouTube - George Winston Cloudburst[/ame]

    Una nota e' campionabile, e' misurabile, ed oggettivabile.
    ...oppure no ?

    Joy!
    ;2 Appreciation of audio is a completely subjective human experience. ;1
    Measurements can provide a measure of insight, but are no substitute for human judgment.
    Why are we looking to reduce a subjective experience to objective criteria anyway?
    The subtleties of music and audio reproduction are for those who appreciate it. Differentiation by numbers is for those who do not." -- Nelson Pass

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