Il fatto di avere il controllo dei ritardi tra le varie vie gestito in via digitale (sempre tramite Audiolense) non ha effetto sul "problema latenza"'???
Il fatto di avere il controllo dei ritardi tra le varie vie gestito in via digitale (sempre tramite Audiolense) non ha effetto sul "problema latenza"'???
non ci siamo capiti. Nel tuo setup attuale verosimilmente non c'è nessun problema. Perché, dopo aver suddiviso ed elaborato separatamente i segnali, questi vengono poi "riuniti" e convertiti in modo sincrono da un unico DAC, con un unico clock.
Quindi il problema giustamente sollevato da Marco non si pone.
Stessa cosa con lo Yamaha 8 canali.
In entrambi i casi, assicurati però che il tuo setup software "ricomponga" i diversi canali in un unico stream multicanale (e non in 8 stream indipendenti) prima di inviarli via DANTE all'ampli (o al DAC, nel setup attuale).
Uh? No, nulla a che fare con il pilotaggio in corrente.
Pilotaggio in corrente significa che l'amplificatore non impone la tensione ai capi del carico ma la corrente che ci scorre (a prescindere dall'impedenza di questo). La tensione quindi è libera di variare in funzione dell'impedenza del carico. In pratica, significa pilotaggio con un generatore di corrente, cioè con un amplificatore dotato di una impedenza interna altissima, idealmente infinita (e quindi "fattore di smorzamento" nullo).
L'esatto contrario di tutti i normali amplificatori audio, che invece cercano di comportarsi quanto più possibile come un generatore di tensione ideale, con impedenza interna nulla (e quindi fattore di smorzamento "infinito"). Che cioè impongono (controllano) la tensione ai capi del carico e lasciano che la corrente vari liberamente in funzione dell'impedenza del carico stesso.
Il "trucco" di cui parlano invece serve appunto -solo- a diminuire ulteriormente la dissipazione dell'amplificatore e quindi ad aumentare l'efficienza (energetica) dello stesso. Consuma di meno, scalda di meno... e soprattutto gli costa di meno, avendo bisogno di dissipatori ancora più piccoli di quelli di un normale "classe D".
Ultima modifica di UnixMan : 07-11-2016 a 18:48
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Che si possa fare è indubbio (altrimentoi ascolteremmo robaccia,più di quanto già non facciamo). Dante ha un meccanismo di condivisione del clock via 'pacchetti' che - a loro dire - consente una precisone fino a 2 uSec (che sembrano pochi, ma non los sono, il drift andrebbe contenuto nell'ordine dei pSec), quindi certamente è possibil eun 'riallineamento' dinamico dei diversi canale.
Il punto è perchè non usare uno stream multicanale, così il problema lo eviti del tutto.
Ciao, Marco.
"Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
— E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
________________________________________________________________________________
Autore della patch R2 per Squeezelite e del plugin C-3PO. note libere
Logitech media Server 7.9 > miniPc + squeezelite-R2 / SB+ > "Lu Scalmentu" NOS R2R DAC by TubeOne/ AudioResearch DAC 1-20 >
Klimo Merlino Gold TPS > DIS Interconnect > Kent Gold > Reference > Monitor Audio Studio 20 SE
ma infatti credo che in realtà sia proprio quello sta già facendo. Lui parlava di "canali separati" perché li elabora diversamente/separatamente ma, dato che poi li invia tutti insieme ad un unico DAC multicanale, non è improbabile (anzi, è molto probabile) che uno dei software della catena che sta utilizzando ricombini i diversi canali in un unico stream multicanale prima di inviarli via DANTE al suo DAC multicanale.
Se per caso non lo facesse già ora, è senz'altro possibile -e sicuramente conveniente- farlo. Verosimilmente basterebbe cambiare alcune opzioni di configurazione da qualche parte. Il tutto senza alcuna modifica al suo attuale setup hardware. Stessa cosa anche con l'ampli "digitale" multicanale che vuole provare.
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Dal Forum di Audiolense: "Audiolense produces multichannel wav files"
Io applico la convoluzione "offline" tramite la funzione convert format di Jriver trasformando i flac in wave che contengono già il filtro generato da Audiolense a quel sampling rate, così da non dover far fare alla CPU e all'engine audio di JRIVER nessun lavoro in real time...e la differenza si sente...in questi giorni ho provato anche a usare Jriver in AUDIOLINUX ma purtroppo la scheda DANTE (e il protocollo in generale) essendo proprietario, non è compatibile con l'architettura LINUX
Ciao, Paolo.
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