Certamente. È proprio quella la cosa comoda!
Certamente. È proprio quella la cosa comoda!
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Metti il file server (un bel NAS) con la musica in cantina, un piccolo computer (senza tastiera, né monitor né dischi né ventole) con il server (MPD o squeeze) e poi usi un tablet o uno smartphone come pratico "telecomando" via Wi-Fi direttamente dal divano...
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Purtroppo mi sposto spesso, anche per periodi piuttosto lunghi, quindi, se voglio ascoltare un pò di musica, mi devo portare dietro il pc audio (con un paio di diffusori attivi piccoli; l'impianto hifi ovviamente lo lascio a casa).
Per questo motivo per me è molto scomodo avere ammennicoli vari tipo nas, naa, baa, cips...
secondo me, anche spostandoti non ti cambia nulla:
pc audio con Daphile installato sopra. telefono/tablet per gestirlo e via...
sul pc con Daphile ci metti tutta la tua musica e configuri daphile per fare anche da server.
con il tuo smartphone o un tablet lo piloti...
se poi vuoi un dac ultra portatile ben suonante l'Ifi micro o nano sono notevoli... e hanno anche l'ampli integrato per le cuffie...
( e tra l'altro suonano molto bene anche usando il tablet/cell come sorgente riproduttrice di musica)
mi pare poco pratico... IMO ti conviene separare completamente l'impianto "fisso" da quello "mobile".
Per quest'ultimo ti conviene ovviamente usare un portatile con un sistema "all-in-one". Volendo potresti anche usare un sistema client-server basato su MPD (o squeeze*), "concentrato" su un'unica macchina anche se, per quel tipo di uso, probabilmente sarebbe più pratico un semplice player integrato (su Linux di solito vanno benissimo quelli "di serie" già integrati nelle varie distribuzioni). L'unico possibile vantaggio di usare una architettura client-server, se usi gli stessi software che userai anche sul sistema "fisso" (oltre ovviamente a poter avere esattamente la stessa interfaccia utente) è quello di avere la certezza della piena compatibilità della "libreria", inclusi metadati, playlists, ecc. Se usi un HDD esterno per la "libreria" musicale, puoi comodamente collegarlo tanto al sistema mobile quando sei in giro che a quello fisso quando sei a casa con la comodità di avere tutto sempre a portata di mano ed organizzato allo stesso modo(1).
Va da sé che, per l'uso "portatile", soluzioni integrate e dedicate come Daphile o VoyageMPD sono poco (o per nulla) indicate. Installa piuttosto sul portatile una buona distribuzione Linux "generalista" (come ad es. Mint 17.1 con GUI "Cinnamon" o "MATE", oppure Ubuntu o Xubuntu 14.04 LTS, ecc), che puoi usare per tutto quanto e sulla quale puoi installare facilmente anche tutto quello che ti serve per la musica (incluso MPD, squeeze* e/o se vuoi, HQPlayer).
Per l'impianto fisso metti invece un serverino dedicato headless (che lasci sempre lì) con Daphile o VoyageMPD (oppure un cuBox con NAA, se vuoi andare per quella strada).
Così facendo quando sei in giro fai tutto con il portatile, mentre l'impianto fisso resta sempre pronto e disponibile così com'è, pronto all'uso senza collegare/scollegare nulla (tranne al più un Hard-disk esterno).
(1) non dimenticare di tenere sempre almeno due copie separate di tutto l'archivio, ovviamente su HDD distinti, lasciandone sempre una copia al sicuro (a casa, scollegata da tutto). Gli Hard Disk "muoiono" e perdono dati anche se li tieni sempre "al sicuro", figuriamoci se li porti in giro esponendoli ad urti e vibrazioni...
Ultima modifica di UnixMan : 11-12-2014 a 13:23
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
grazie per le risposte,
per l'impianto da viaggio sono d'accordo con te Paolo: appena avrò qualche soldo mi prenderò un portatilino...
per quello fisso di casa preferirei rimanere svincolato da rete e Hd usb, per problemi di spazio in primis, ma anche perchè preferisco tenere la musica su un Hd interno con connessione sata (e il backup su Hd esterno usb)
se pensi che sia una scelta razionale, IMNSHO ti sbagli di grosso: gli HDD sono tra gli elementi più rumorosi di un computer, sia dal punto di vista "meccanico" che da quello elettromagnetico. Al contrario, una rete Ethernet (cablata) apporta una quantità di rumore assolutamente trascurabile (specie se paragonata al resto del sistema), tanto più che tutte le relative interfacce sono isolate galvanicamente dal cavo.
Per l'uso in questione non ci sono esigenze di banda, di tempi di accesso, ecc. per le quali una rete Ethernet (o un NAS) possano costituire un "collo di bottiglia", quindi non c'è alcun vantaggio né motivo logico per preferire un disco "interno" rispetto ad un file-server di rete (NAS) collocato in un altro ambiente.
Pertanto, tenere i dischi (e le relative alimentazioni) il più lontano possibile dall'impianto audio è la cosa più saggia e conveniente da fare.
Anche per quanto riguarda lo spazio, non vedo proprio dove sia il problema... anzi. Un "thin-client" headless, diskless e fanless con cui realizzare il "server" connesso al DAC è un oggetto di dimensioni estremamente ridotte, molto più piccolo (ed economico) di un qualsiasi normale PC (tipicamente ha più o meno le stesse dimensioni di un HDD esterno...). Tanto più che non ha altre "appendici" esterne come monitor, tastiera, mouse, ecc.
Se la quantità di dati (files musicali) che hai bisogno di immagazzinare non è "esagerato", anche un piccolo NAS per uso domestico/SoHo (con uno o due HDD) ha grosso modo le stesse dimensioni fisiche di un comune HDD esterno USB (o poco più). Anche in questo caso, non necessitando di altre interfacce se non quella di rete, puoi nasconderlo in (quasi) qualsiasi angolo libero di casa dove non impiccia.
Insomma, se la tua voleva essere una scelta razionale, i tuoi argomenti non reggono. Se invece è semplicemente una questione di preferenza personale svincolata da motivazioni razionali, per quanto sia tecnicamente sbagliata... de gustibus non est disputandum.
P.S.:
anche per i backup, un secondo NAS (acceso solo quando serve) è spesso molto più comodo di un disco USB.
Ultima modifica di UnixMan : 11-12-2014 a 17:01
Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
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