quoto e sottoscrivo.
È per questo che (da un bel pezzo) vado dicendo che le alimentazioni, specie quelle digitali (ma non solo), andrebbero separate individualmente per ogni singolo carico distinto, con piccoli regolatori shunt (integrati, o banalmente diodi zener) montati direttamente a ridosso di ciascun utilizzatore (chip o quello che è) ed alimentati a corrente costante, in modo da ottenere una distribuzione di energia a "potenza costante".
In questo modo si evita qualsiasi interferenza e possibile interazione indesiderata tra i diversi carichi attraverso le linee di massa ed alimentazione. Tranne che localmente, nelle immediate vicinanze di ogni carico, sulle linee di alimentazione (e sui relativi "ritorni" di massa) non c'è altro che pura DC (tensione e corrente entrambe costanti).
Ben diverso è invece il caso della classica distribuzione a tensione costante, laddove le linee di alimentazione ed i relativi ritorni di massa trasportano correnti impulsive o comunque variabili, cioè "segnali" che, in un modo o nell'altro, finiscono inevitabilmente per "inquinare" altre parti del circuito.