Percepire i suoni, ascoltare la musica. Il grande equivoco dell'alta fedeltà

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  1. #121
    tebibyte
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    Giovanni, al di là delle polemiche sterili io, che sono sempliciotto ma pragmatico, preferisco gli accrocchi fisici alle parole. Tu conosci una delle declinazioni, neanche troppo recente, del mio impianto (l'invito a tornare è sempre valido, non ha scadenza) e credo che tu sappia bene di cosa parlo quando riporto le mie esperienze, però io non ho mai ascoltato il tuo.
    Ora mi e ti chiedo: quali delle soluzioni studiate dal buon Russo hai adottato nel tuo setup per minimizzare le problematiche legate alla riproduzione dei suoni musicali? Se non troppo macchinose sarebbero interessanti da ascoltare e quantomeno da provare.....

  2. #122
    tebibyte L'avatar di bigtube
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    Originariamente inviato da audiodan
    Giovanni, al di là delle polemiche sterili io, che sono sempliciotto ma pragmatico, preferisco gli accrocchi fisici alle parole. Tu conosci una delle declinazioni, neanche troppo recente, del mio impianto (l'invito a tornare è sempre valido, non ha scadenza) e credo che tu sappia bene di cosa parlo quando riporto le mie esperienze, però io non ho mai ascoltato il tuo.
    Ora mi e ti chiedo: quali delle soluzioni studiate dal buon Russo hai adottato nel tuo setup per minimizzare le problematiche legate alla riproduzione dei suoni musicali? Se non troppo macchinose sarebbero interessanti da ascoltare e quantomeno da provare.....
    Perdonami Daniele ma per me questo thread si chiude qui.....non ho voglia di spendermi ulteriormente e temo che non avro' voglia di parlare di altro. Almeno per il momento è cosi .
    E per favore non chiedermi altro se non in privato perchè l'amicizia che ci lega è immutabile ma è cambiata la mia disponibilità a portare argomenti.
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  3. #123
    tebibyte
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    Sia fatta la tua volontà, amen!
    La discussione resta, ovviamente aperta, ricordando che l'oggetto del thread non verteva sull'analisi critica delle teorie di Moss ma su un discorso ben più generale.

  4. #124
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    Originariamente inviato da audiodan
    Giovanni, al di là delle polemiche sterili io, che sono sempliciotto ma pragmatico, preferisco gli accrocchi fisici alle parole. Tu conosci una delle declinazioni, neanche troppo recente, del mio impianto (l'invito a tornare è sempre valido, non ha scadenza) e credo che tu sappia bene di cosa parlo quando riporto le mie esperienze, però io non ho mai ascoltato il tuo.
    Ora mi e ti chiedo: quali delle soluzioni studiate dal buon Russo hai adottato nel tuo setup per minimizzare le problematiche legate alla riproduzione dei suoni musicali? Se non troppo macchinose sarebbero interessanti da ascoltare e quantomeno da provare.....
    Daniè, quoque tu?, Che facciamo, per confutare delle teorie giuste o sbagliate che siano, la mettiamo suo piano personale? Io non so quali implementazioni pratiche Giovanni abbia attuato e né mi interessa saperlo perché non aggiungono o sminuiscono quanto asserito dall'ideatore.
    Quanto scritto in quel documento, messo a disposizione da Giovanni, (che in effetti non è una pubblicazione su AES) mi pareva che apportasse un contributo concettuale diverso per capire e affrontare alcune problematiche della riproduzione domestica che Marco prima sul piano scientifico e tu dopo sull' emozionale avevate sollevato; era solo una proposta, velatamente per autocostruttori, (io altre, momentaneamente, non né ho viste) per uscire dai soliti schemi che finora non hanno apportato nulla di nuovo.

    Propongo di accantonare la disamina delle teorie di Russo e continuare la discussione di questo interessantissimo 3d.
    P.S. meno male che stavamo discutendo sul mascheramento che è quasi universalmente accettato, pensa se discutevamo sulla distorsione da "shape"!!!!
    (giusto per riderci un po'..!! )
    Alessandro

  5. #125
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Grazie, quindi i casi in cui si genera "rumore per suono correlato" sono sostanzialmente 2:

    1. Live in ambiente mal strutturato, inadatto alla musica.
    2. Riproduzione con 'sovrapposizione' tra informazione primaria (nel disco) e secondaria (riflessioni) a creare incongruenza

    e fin qui, nulla di particolarmente rivoluzionario - a mio avviso - ed altamente condivisibile. Ma ci leggo una contraddizione con quanto dice lo stesso Russo a pagina 1, capitolo "la riproduzione dei suoni musicali":

    "per una anche se estremamente sintetica disamina dei fenomeni si deve partire dall’analisi dell’ascolto di suono musicale prodotto da strumenti che immettono direttamente in ambiente il suono da essi prodotto (attenzione a tutti i termini usati!); l’elemento assolutamente più caratterizzante di tutta la fenomenologia è che non esistono informazioni che si contraddicono ovvero incongruenti, qualunque cosa accada il cervello riesce a costruire una realtà spazio temporale, qualunque essa sia sul piano estetico del suono che del contenuto musicale, costruisce una realtà che è sempre congruente a se stessa anche al variare della posizione dell’ascoltatore in ambiente e quindi al variare della parte di suoni ricevuti."

    Il che rende una delle due asserzioni necessariamente falsa Bell'inghippo!

    Accettando la tua spiegazione, in natura esisterebbe la possibilità di produrre suoni che in ambienti inadatti risultino come 'incongruenti', si deve quindi necessariamente ammettere che questi possano essere registrati e riprodotti, cioè reimmessi già come incongruenti in ambiente. il che rende molto meno assiomatica la prima affermazione di Russo sulla causa di tutti i mali, non necessariamente falsa ma nemmeno necessariamente vera.

    In questa diversa (e più tradizionale) luce, capisco il paragone con la chitarra 'di pregio' e 'di meno pregio' ed arrivo ad intuire il legame tra silenzio, coerenza, micro e macro dinamica (crick e crock, ma non ho ancora capito chi è il padre e che ruolo giochi).

    Scrivo 'intuisco' perché le mie limitate capacità non trovano nel documento e nelle tue pur altrimenti utilissime spiegazioni un concreto nesso di causa ed effetto, così come non ho ancora capito il discorso sul CD, non credo spostino di molto il tiro, ma se qualcuno può fornirmene spiegazione, ringrazio.

    Stanti così le cose, da tutto il discorso di Russo sull'analisi delle cause e diagnosi del problema, io ho recepito i seguenti 'insegnamenti':

    0. Per verificare e minimizzare gli errori commessi dal sistema nel suo complesso, occorre ragionare per 'componenti perfetti', in altre parole separando gli ambiti di ogni componente rispetto al precedente ed al successivo ed ipotizzare che si comportino in maniera ideale.

    Ciò facendo, si evidenzieranno due categorie di errori:

    1. Sovrapposizione di due eventi spazio temporali (ripresa e riproduzione) in un unico ambiente, generando sensazione di incongruenza.

    Per risolverlo, occorre ridurre al minimo le riflessioni 'perniciose' (tutte le riflessioni perniciose) dell'ambiente di riproduzione così da percepire meglio il suono primario (quello sul disco).

    Dove per perniciose si intendono tutte le riflessioni che non eliminate arriverebbero al punto di ascolto con un ritardo tale da provocare effetti di mascheramento, mentre il minimo è quanto indispensabile a far percepire l'ambiente come 'congruente' in assenza di suono riprodotto, non di meno altrimenti cadremmo nell'errore della camera anecoica, non di più altrimenti gli effetti dei mascheramenti causati dalla non-invarianza temporale saranno inutilmente enfatizzati.

    2. presenza di rumore avulso e rumore da suono correlato, che impediscono - il secondo in misura maggiore una corretta percezione del silenzio e quindi della coerenza, micro e macro dinamica ed altro (?).

    Per ridurlo, in fase di riproduzione, occorre evitare metodi di ripresa e riproduzione Lossy (MP3) o insufficienti per definizione (CD), in quanto introducono rumore da suono correlato (non ho capito come), oltre a mettere in atto le contromisure già descritte al punto 1.

    Corollario:

    Maggior sarà l'aderenza dei singoli componenti reali alle specifiche dei corrispondenti componenti perfetti, minore sarà l'errore introdotto complessivamente nel sistema nel suo complesso.

    Russo consiglia, in questo senso, di ascoltare un sistema Full MOSS, per una serie di motivi che vengono spiegati in sezioni successive del documento, sostanzialmente riconducibili al fatto di essere l'unico ad avere capito quanto sopra ed ad averlo applicato concretamente nella realizzazione di componenti assemblati in un sistema reale.

    Nel dettaglio non riuscirei a capirle e comunque Russo esorta piuttosto ad ascoltarle, una volta compresi i principi.

    E' in qualche modo sbagliata la mia sintesi? Se si, in cosa?
    Marco, l'analisi che porti, condotta con metodo scientifico, con una ricerca semantica esasperata ed un sillogismo ineccepibile, ti porta ad una sintesi corretta se l'assunto fosse corretto.
    Assumere che una delle due proposizioni escluda l'altra ci porta ad una conclusione fuorviante. Il suono (o Musica) "reale" viene percepito sempre come reale ma non per questo l'apparato percettivo lo classifica come giusto ed aderente a schemi imperscrutabili di cui ogni essere umano porta come bagaglio etnico, culturale, metafisico etc. etc. L'incongruenza dal vivo non è una contraddizione ma una scala di valori personali soggettivi e variabili nello stesso individuo; per farla breve un violino suonato nel bagno sarà reale ma manco Paganini lo avrebbe sopportato!!
    Marco, ammiro enormemente (con un pizzichissimo di invidia) la tua professionalità, dialettica e capacità intellettiva ma una prece personale di cui puoi bellamente fregartene: gli argomenti trattati e la profondità del tuo costrutto lessicale e argomentativo non sono di facile ( almeno per me) comprensione ancorché espressi con chiarezza esemplare perciò ti pregherei di limitare l'estensione dei tuoi interventi frazionandoli proprio per permetterne ( a me) un meritorio approfondimento, insomma vorrei studiarli più che leggerli.
    Fine OT
    Alessandro

  6. #126
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    OT: 3 a 2 !!!! Fine OT.

    @Aletas: Vedi, usando la logica il predicato "i suoni immessi in ambiente da uno strumento reale non sono mai percepiti come incoerenti" esclude che uno strumento in ambiente possa produrre suoni percepiti come più o meno incoerenti. Spero se ne possa convenire, se non è così ti prego di segnalarmelo perché allora sono sicuramente io in errore non avendo compreso qualcosa.

    EDIT: La prima formulazione era illeggibile, colpa mia.

    Nessun problema ad accettare, come ho fatto (v. nota sulla camera anecoica, ma vale anche per il bagno) e credo non sia un scoperta, che lo stesso strumento suonato in ambienti diversi possa produrre suoni percepiti come meno gradevoli, ma se è accettabile che un suono incoerente sia sgradevole, non è sempre vero il contrario (cioè che uno sgradevole sia incoerente), in particolare se questo comporta l'accettazione di suono incoerente data nel documento.

    Perché attribuisco così tanta importanza a questa distinzione? semplice: se accettassimo che i suoni sgradevoli sono incoerenti e che il problema 'principe' è eliminare i suoni incoerenti (tramite correzione ambientale, controllo delle vibrazioni,...), perseguiremmo anche l'eliminazione (o correzione) del suono dello strumento VOLONTARIAMENTE suonato in bagno dall'artista.

    Accettando questo sillogismo (questo lo è) basato sul predicato "i suoni sgradevoli sono incoerenti" commetteremmo a mio avviso un errore che ci conduce dritti dritti all'eufonia.

    Non sono un grande comunicatore e certo la mia specialità non è la semplificazione e nemmeno la sintesi, di questo mi scuso, ma credo che l'analisi logica richieda di essere sviluppata e seguita nel suo evolversi per essere assimilata. L'enunciazione di predicati e conclusioni non correlate non crea cultura, ma solo slogan.
    Ultima modifica di marcoc1712 : 23-06-2015 a 13:58
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
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  7. #127
    tebibyte
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    Io cerco soluzioni, se cercassi teorie farei altro nella vita rispetto al mestiere che mi ha scelto. Ora, poichè una teoria che non trova un'applicazione pratica resta una speculazione, brillante finchè si vuole ma sempre speculazione, mi interessa cercare di capire i fenomeni per controllarli meglio, laddove possibile. Tutto qui, nessun piano personale, nessun velato attacco (ma quando mai!), solo il tentativo di riportare la discussione a un livello più down/down, anzi din-don-down!
    Ora, per tornare a bomba: ma chi lo ha detto che il suono di uno strumento musicale vero, acustico e non amplificato, è sempre corretto? Un violino cinesino messo in mano ad un bambino privo di talento musicale cosa produrrà? Un feroce mal di testa, nausea e vomito, oltre che un tentativo di aggressione al genitore, e questo a prescindere dall'ambiente nel quale si svolge la truce vicenda! O vogliamo parlare dello strazio dell'anima prodotto da un flauto cosiddetto "dolce"? Suono e musica sono due cose distinte, che coesistono in un matrimonio forzato ma non consensuale, diciamo un matrimonio di interesse, va'! La mia domanda iniziale era: ma un bellissimo suono (parte carnale) può distogliere dalla comprensione e anche dall'approfondimento del messaggio musicale (parte emozional-razionale) oppure lo completa in un sublime amplesso? La teoria direbbe che l'ultima enunciazione sarebbe quella giusta ma l'audiofilo se ne frega per lo più della parte emozional-razionale (oltre che avere non di rado tendenze chiaramente fetish) e il musicofilo non ha interesse per quella carnale perchè vive di solo spirito.
    Io, me misero, continuo a vivere il quotidiano con un sottile, fastidioso background di senso di colpa per il mio apprezzamento eccessivo del carnale quando dovrei aspirare alla elevazione spirituale e così vai di autoradio e compattone per espiare.............. Insomma, così come mi sa che non esiste una donna soprannaturale, una dea dovrebbe essere, che incarni in se stessa tutte le qualità ambite dal maschio, così ho paura che trovare il giusto equilibrio nel suono casalingo riprodotto sia difficile, molto difficile..........
    OT: braccino sassarese e grandi, grandissimi attributi dei mangiamortadella. Però è improbabile che 2 su infinito da tre di sassari si ripeta in futuro e senza Lavrinovich la vedo tosta, molto tosta. Mi sa che si va a gara 7 e si vedrà così un remake del mitico " Non si uccidono così anche i cavalli? " del buon Sidney Pollack...........
    Ultima modifica di audiodan : 23-06-2015 a 13:49

  8. #128
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da audiodan

    OT: braccino sassarese e grandi, grandissimi attributi dei mangiamortadella. Però è improbabile che 2 su infinito da tre di sassari si ripeta in futuro e senza Lavrinovich la vedo tosta, molto tosta. Mi sa che si va a gara 7 e si vedrà così un remake del mitico " Non si uccidono così anche i cavalli? " del buon Sidney Pollack...........
    Realmente pazzesca la percentuale di tiro da 3 di Sassari, che però è stata praticamente annullata dalla immensa superiorità al rimbalzo, noi lì abbiamo un grosso problema, che senza Lavrinovich rischia di diventare enorme. Unico aspetto positivo: Cervi ha avuto l'occasione di far tacere le polemiche che si erano alzate su di lui, certo non il migliore, ma al suo posto nella necessità, bravo.

    Grande spettacolo, comunque vada.

    Originariamente inviato da audiodan
    Ora, per tornare a bomba: ma chi lo ha detto che il suono di uno strumento musicale vero, acustico e non amplificato, è sempre corretto?
    Coerente, con corretto, fai attenzione, L'ing. Russo, io non credo sia così vero.

    Originariamente inviato da audiodan
    Un violino cinesino messo in mano ad un bambino privo di talento musicale cosa produrrà? Un feroce mal di testa, nausea e vomito
    Vero, ma il problema è...

    a. perché mai ti sei comprato un disco con su inciso il bimbetto che suona l'artefatto cinese? Non sarà mica compito dell'impianto trasformarlo in uno Stradivari suonato da Itzhak Perlman no?

    b. in se è probabilmente 'coerente' con l'ambiente in cui suona, mentre è sgradevole perché il suo timbro è poco 'musicale' ed i suoni prodotti 'ad minchiam' dal bimbetto sono dissonanti. Entrambe valutazioni influenzate da aspetti culturali, non fisici e - almeno parzialmente - slegati dalla percezione in se.

    Originariamente inviato da audiodan
    La mia domanda iniziale era: ma un bellissimo suono (parte carnale) può distogliere dalla comprensione e anche dall'approfondimento del messaggio musicale (parte emozional-razionale) oppure lo completa in un sublime amplesso?
    Mi sono quasi eccitato, stai attento, il cinesino potrebbe ancora essere nei dintorni!

    Originariamente inviato da audiodan

    La teoria direbbe che l'ultima enunciazione sarebbe quella giusta ma l'audiofilo se ne frega per lo più della parte emozional-razionale (oltre che avere non di rado tendenze chiaramente fetish) e il musicofilo non ha interesse per quella carnale perchè vive di solo spirito.
    Sono categorie ideali, ovvio, il singolo individuo le 'veste' anche in funzione dello stato emotivo o più semplicemente di quello che ha voglia in quel momento, ma come tendenza generale, credo dipenda quasi integralmente dalla cultura del singolo e del suo ambiente:

    Il messaggio musicale è paradossalmente tanto più semplice da descrivere simbolicamente, quanto richiede l'interazione con le competenze e conoscenze 'specialistiche' del fruitore, mentre quello sonoro è all'estremo opposto, si può solo sperimentare e quindi il 'metodo' di condivisione del giudizio è praticamente solo il 'senti qua che bassi', cioè sperimentando simultaneamente la percezione (individuale) e sovrapponendole un giudizio 'condiviso', se avviene in conservatorio è un conto, se avviene per strada o in discoteca è un altro.

    L'imprinting però è forte: una volta che ho deciso che il bel suono è quello che fa bum bum, difficilmente riuscirò a togliermelo definitivamente dalla testa, potrò crescere, migliorare il mio bagaglio culturale e 'razionalmente' apprezzare un suono più equilibrato, ma ogni tanto, sotto sotto, farà capolino la voglia di riprovare le emozioni di quando, giovane ed inesperto, ci davo allegramente di loudness.

    Originariamente inviato da audiodan
    Io, me misero, continuo a vivere il quotidiano con un sottile, fastidioso background di senso di colpa per il mio apprezzamento eccessivo del carnale quando dovrei aspirare alla elevazione spirituale e così vai di autoradio e compattone per espiare...............
    Per fortuna non c'è promessa di Altro mondo (studio) o camera anecoica eterna per i peccatori, quindi... niente sensi di colpa, poga quanto vuoi (non a teatro però...), poi torni ad ascoltare musica.

    Originariamente inviato da audiodan
    .............. Insomma, così come mi sa che non esiste una donna soprannaturale, una dea dovrebbe essere, che incarni in se stessa tutte le qualità ambite dal maschio, così ho paura che trovare il giusto equilibrio nel suono casalingo riprodotto sia difficile, molto difficile..........
    Senza contare che le qualità da me ambite a 5 anni piuttosto che a 15, 20,30,40 e 50 si sono via via modificate e redistribuite per importanza relativa (in entrambi i campi), credo sia impossibile, (anche) da qui l'eterna insoddisfazione.

    La morale (e l'avvocato) consiglia di interrompere qui il paragone... di mio mi sono messo in casa un impianto che da una parte certamente sacrifica il massimo dettaglio e dall'altra non 'regala' puro coinvolgimento carnale. Mentre il primo non mi manca, ogni tanto, quando la mancanza del secondo si fa sentire, esco si casa.
    Ciao, Marco.

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    Originariamente inviato da marcoc1712

    @Aletas: Vedi, usando la logica il predicato "i suoni immessi in ambiente da uno strumento reale non sono mai percepiti come incoerenti" esclude che uno strumento in ambiente possa produrre suoni percepiti come più o meno incoerenti. Spero se ne possa convenire, se non è così ti prego di segnalarmelo perché allora sono sicuramente io in errore non avendo compreso qualcosa..
    Effettivamente l'uso dello stesso termine usato da Russo per la riproduzione e per l'evento "reale" non contribuisce ad una facile comprensione ingenerando non poche perplessità a chi è alla ricerca di un barlume di luce e si pone un bel po' di domande.

    Originariamente inviato da marcoc1712
    Nessun problema ad accettare, come ho fatto (v. nota sulla camera anecoica, ma vale anche per il bagno) e credo non sia un scoperta, che lo stesso strumento suonato in ambienti diversi possa produrre suoni percepiti come meno gradevoli, ma se è accettabile che un suono incoerente sia sgradevole, non è sempre vero il contrario (cioè che uno sgradevole sia incoerente), in particolare se questo comporta l'accettazione di suono incoerente data nel documento.


    Perché attribuisco così tanta importanza a questa distinzione? semplice: se accettassimo che i suoni sgradevoli sono incoerenti e che il problema 'principe' è eliminare i suoni incoerenti (tramite correzione ambientale, controllo delle vibrazioni,...), perseguiremmo anche l'eliminazione (o correzione) del suono dello strumento VOLONTARIAMENTE suonato in bagno dall'artista.

    Accettando questo sillogismo (questo lo è) basato sul predicato "i suoni sgradevoli sono incoerenti" commetteremmo a mio avviso un errore che ci conduce dritti dritti all'eufonia.
    Ma perché i suoni sgradevoli devono essere incoerenti? E' molto probabile che non abbia capito ma non vedo nemmeno l'errore che ci possa portare all'eufonia intesa nell'accezione comune audiofila di qualcosa di gradevole, edulcorato ma che necessariamente esercita una interpretazione e non riproduzione. Altra cosa è la soddisfazione che prova un Maestro quando la sua orchestra suona in un auditorium "eufonico" nel senso etimologico della parola. Sono sicuro che qualche direttore farebbe volentieri a meno di esprimersi in certi auditorium ma questo come suol dirsi è un'altra storia... La catena di riproduzione deve limitarsi a riprodurre il messaggio apportando il minor numero di "errori" ,se il messaggio contiene una "dissonanza o sgradevolezza" voluta dall'autore, l'impianto deve riprodurla e non "inventarsi" nulla, poi se voglio sottoporre a DSP un quartetto d'archi mettendo l'acustica di un stadio, e a me fa "impazzire" così, nessuno me lo impedisce.
    Alessandro

  10. #130
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da aletas
    Effettivamente l'uso dello stesso termine usato da Russo per la riproduzione e per l'evento "reale" non contribuisce ad una facile comprensione ingenerando non poche perplessità a chi è alla ricerca di un barlume di luce e si pone un bel po' di domande.
    Si, nel frattempo ho riscritto il periodo, dato che risultava completamente illeggibile, scusa. Se hai ancora un briciolo di pazienza, prova cortesemente a rileggerlo.


    Originariamente inviato da aletas
    Ma perché i suoni sgradevoli devono essere incoerenti?
    E' qui il punto.

    Secondo la prima affermazione di Russo i suoni (pur se sgradevoli) prodotti 'live' non possono essere incoerenti, ma l'esempio delle due chitarre, stante la definizione di rumore da suono correlato, definisce (per proprietà transitiva) i meno piacevoli come incoerenti.

    Questo è impossibile, o l'una o l'altra.

    E' Il termine 'incoerenti' che genera quindi confusione:

    Se è vera la prima definizione, si tratta solo di suoni riprodotti.
    Se è vera la seconda sono compresi anche quelli 'live' ma 'sgradevoli' (il violino cinese di Daniele, il tuo strumento suonato in bagno, la chitarra di minor pregio,...).

    NOTA BENE il termine sgradevoli l'ho usato io, forse è fuorviante, comunque è da intendersi limitatamente applicabile a quei suoni la cui 'sgradevolezza' sia causata dal rumore da suono correlato, come spiegato per la chitarra di minor pregio (il silenzio, la dinamica, la coerenza).

    Originariamente inviato da aletas
    E' molto probabile che non abbia capito ma non vedo nemmeno l'errore che ci possa portare all'eufonia intesa nell'accezione comune audiofila di qualcosa di gradevole, edulcorato ma che necessariamente esercita una interpretazione e non riproduzione.
    Riprendendo la definizione di suoni 'incoerenti':

    nel caso si applichi SOLO a suoni 'generati' in fase di riproduzione, la loro eliminazione (impossibile, ma accettiamolo per semplicità) non altererebbe l'informazione primaria contenuta del disco, anzi, la 'restaurerebbe'.

    nel caso, invece, includa quelli che ho definito infelicemente sgradevoli, ovviamente questi entrano a fra parte dell'informazione primaria qualora registrati e quindi immessi in ambiente in fase di riproduzione. Lasciando perdere che a loro volta genererebbero riflessioni e suoni che contribuirebbero al mascheramento (non complichiamo ulteriormente le cose), loro stessi verrebbero 'percepiti' come incoerenti, quindi andrebbero eliminati e questo è quello che intendo per errore che porta all'eufonia, dato che cerca di far suonare bene ciò che suonava male (era sgradevole o incoerente) già nell'evento originale.


    Originariamente inviato da aletas
    La catena di riproduzione deve limitarsi a riprodurre il messaggio apportando il minor numero di "errori", se il messaggio contiene una "dissonanza o sgradevolezza" voluta dall'autore, l'impianto deve riprodurla e non "inventarsi" nulla
    Rimandandoti a quanto discusso poco sopra con Unixman al riguardo, in merito al 'messaggio' ed alla 'fedeltà', con tutti i distinguo gel caso, penso che siamo sostanzialmente tutti d'accordo.

    Ma dato che parliamo di fenomeni che avvengono SOLO nella mente e quindi non 'misurabili' con mezzi fisici oggettivi, anche ammesso sia possibile creare un linguaggio ed un contesto culturale di riferimento adeguati, ove il sintomo sia solo e soltanto "l'incoerenza" comune ai 'difetti' presenti nel messaggio primario ed a quelli aggiunti dalla riproduzione, non è possibile discriminarne l'origine e la causa (v. sopra), quindi ogni intervento è arbitrario.

    Per questo io insisto nel separare ( e trattare diversamente) quanto aggiunto in fase di riproduzione da quanto presente nel supporto registrato già nella fase di comprensione teorica, altrimenti ci si perde.


    Originariamente inviato da aletas
    poi se voglio sottoporre a DSP un quartetto d'archi mettendo l'acustica di un stadio, e a me fa "impazzire" così, nessuno me lo impedisce.
    Certo, ma è un altro film, entriamo nel campo della soggettività ove ognuno è reo, vittima, giudice e carnefice (comunque se è stato registrato in un bagno o in teatro continua ad influenzare il suono risultante).
    Ciao, Marco.

    "Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
    — E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
    ________________________________________________________________________________
    Autore della patch R2 per Squeezelite e del plugin C-3PO. note libere
    Logitech media Server 7.9 > miniPc + squeezelite-R2 / SB+ > "Lu Scalmentu" NOS R2R DAC by TubeOne/ AudioResearch DAC 1-20 >
    Klimo Merlino Gold TPS > DIS Interconnect > Kent Gold > Reference > Monitor Audio Studio 20 SE

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