Originariamente inviato da
marcoc1712
Grazie, quindi i casi in cui si genera "rumore per suono correlato" sono sostanzialmente 2:
1. Live in ambiente mal strutturato, inadatto alla musica.
2. Riproduzione con 'sovrapposizione' tra informazione primaria (nel disco) e secondaria (riflessioni) a creare incongruenza
e fin qui, nulla di particolarmente rivoluzionario - a mio avviso - ed altamente condivisibile. Ma ci leggo una contraddizione con quanto dice lo stesso Russo a pagina 1, capitolo "la riproduzione dei suoni musicali":
"per una anche se estremamente sintetica disamina dei fenomeni si deve partire dall’analisi dell’ascolto di suono musicale prodotto da strumenti che immettono direttamente in ambiente il suono da essi prodotto (attenzione a tutti i termini usati!); l’elemento assolutamente più caratterizzante di tutta la fenomenologia è che non esistono informazioni che si contraddicono ovvero incongruenti, qualunque cosa accada il cervello riesce a costruire una realtà spazio temporale, qualunque essa sia sul piano estetico del suono che del contenuto musicale, costruisce una realtà che è sempre congruente a se stessa anche al variare della posizione dell’ascoltatore in ambiente e quindi al variare della parte di suoni ricevuti."
Il che rende una delle due asserzioni necessariamente falsa Bell'inghippo!
Accettando la tua spiegazione, in natura esisterebbe la possibilità di produrre suoni che in ambienti inadatti risultino come 'incongruenti', si deve quindi necessariamente ammettere che questi possano essere registrati e riprodotti, cioè reimmessi già come incongruenti in ambiente. il che rende molto meno assiomatica la prima affermazione di Russo sulla causa di tutti i mali, non necessariamente falsa ma nemmeno necessariamente vera.
In questa diversa (e più tradizionale) luce, capisco il paragone con la chitarra 'di pregio' e 'di meno pregio' ed arrivo ad intuire il legame tra silenzio, coerenza, micro e macro dinamica (crick e crock, ma non ho ancora capito chi è il padre e che ruolo giochi).
Scrivo 'intuisco' perché le mie limitate capacità non trovano nel documento e nelle tue pur altrimenti utilissime spiegazioni un concreto nesso di causa ed effetto, così come non ho ancora capito il discorso sul CD, non credo spostino di molto il tiro, ma se qualcuno può fornirmene spiegazione, ringrazio.
Stanti così le cose, da tutto il discorso di Russo sull'analisi delle cause e diagnosi del problema, io ho recepito i seguenti 'insegnamenti':
0. Per verificare e minimizzare gli errori commessi dal sistema nel suo complesso, occorre ragionare per 'componenti perfetti', in altre parole separando gli ambiti di ogni componente rispetto al precedente ed al successivo ed ipotizzare che si comportino in maniera ideale.
Ciò facendo, si evidenzieranno due categorie di errori:
1. Sovrapposizione di due eventi spazio temporali (ripresa e riproduzione) in un unico ambiente, generando sensazione di incongruenza.
Per risolverlo, occorre ridurre al minimo le riflessioni 'perniciose' (tutte le riflessioni perniciose) dell'ambiente di riproduzione così da percepire meglio il suono primario (quello sul disco).
Dove per perniciose si intendono tutte le riflessioni che non eliminate arriverebbero al punto di ascolto con un ritardo tale da provocare effetti di mascheramento, mentre il minimo è quanto indispensabile a far percepire l'ambiente come 'congruente' in assenza di suono riprodotto, non di meno altrimenti cadremmo nell'errore della camera anecoica, non di più altrimenti gli effetti dei mascheramenti causati dalla non-invarianza temporale saranno inutilmente enfatizzati.
2. presenza di rumore avulso e rumore da suono correlato, che impediscono - il secondo in misura maggiore una corretta percezione del silenzio e quindi della coerenza, micro e macro dinamica ed altro (?).
Per ridurlo, in fase di riproduzione, occorre evitare metodi di ripresa e riproduzione Lossy (MP3) o insufficienti per definizione (CD), in quanto introducono rumore da suono correlato (non ho capito come), oltre a mettere in atto le contromisure già descritte al punto 1.
Corollario:
Maggior sarà l'aderenza dei singoli componenti reali alle specifiche dei corrispondenti componenti perfetti, minore sarà l'errore introdotto complessivamente nel sistema nel suo complesso.
Russo consiglia, in questo senso, di ascoltare un sistema Full MOSS, per una serie di motivi che vengono spiegati in sezioni successive del documento, sostanzialmente riconducibili al fatto di essere l'unico ad avere capito quanto sopra ed ad averlo applicato concretamente nella realizzazione di componenti assemblati in un sistema reale.
Nel dettaglio non riuscirei a capirle e comunque Russo esorta piuttosto ad ascoltarle, una volta compresi i principi.
E' in qualche modo sbagliata la mia sintesi? Se si, in cosa?