Soluzione Conputer Audio alla pari del CD?

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  1. #1

    Predefinito Soluzione Conputer Audio alla pari del CD?

    Ciao a tutti. È la prima volta che scrivo qui.
    Dopo essere incappato in questo forum per caso, durante le mie instancabili ricerche google , nel tentativo di districare una matassa che, invece , diventa sempre più grande, ho deciso sia il arrivato il momento di chiedere un aiutino.

    Chiedo ai più esperti e navigati delucidazioni. Sarò dunque prolisso e vi tedierò un po’ con le mie domande , ma ho bisogno di chiarezza. Abbiate pazienza.

    Sostanzialmente sto cercando sia un incoraggiamento alla liquida , che una delucidazione sul digitale in entrale (ultimamente mi vien da mollare tutto ) ma ANCHE una guida alla molteplici soluzioni esistenti , da poter fare una bella scrematura di partenza e semplificarmi la vita.

    Premetto che per anni ho ascoltato in CD e da circa un anno ascolto liquida con Volumio su Raspberry PI3 + Allo Digione.
    Ormai ho una discreta libreria virtuale e ho rippato in WAV tutti i CD.
    Ogni volta però che mi viene la curiosità di confrontare il CD originale con l’immagine cue wav estratta con EAC c’è sempre qualcosa che non mi torna e resto davvero male.

    Cerco dunque di capire se è esiste una soluzione migliore per far suonare bene la liquida ma mi sembra di essere nei panni del Dottor Frankenstein nel tentativo di ricreare la vita a partire dalla morte.

    Sono un audiofilo classico non ho profonde conoscenze informatiche dunque siate clementi se il mio linguaggio sarà poco tecnico.

    La sensazione è che finché questa serie di 1 e 0 si trova nel suo supporto fisico CD ,oltre ai numeri , avesse anche un “anima”.

    Non appena privi questo file del suo supporto fisico scatta la maledizione!

    Tutto ciò rimane è una serie di 1 e 0 che si cerca di far suonare nel modo più “vivo” , “analogico”, “naturale” possibile ma , ogni volta che si raggiunge un nuovo traguardo , per quanto ci si sforzi , il risultato finale perde sempre il confronto con il CD....


    Mi riferisco ad un CDP integrato Sony, primi anni 90, fascia medio-alta del periodo, con meccanica KSS. Nulla di pretenzioso. Filosofia giapponese del periodo dunque , almeno che io sappia, nessun buffer e nessun reclocking interno. Tutto è affidato alla precisione della meccanica.
    È pure collegato alla carlona , cioè cavo ottico toslink economico direttamente al DAC e SENZA alcun DDC - Reclocker a supporto (il mio Raspberry , invece , è avvantaggiato dalla Allo Digione )


    Persino con Wtfplay , il Player che più si è avvicinato , non riesco a colmare il gap del tutto.

    Cerco di rendere meglio l’idea ...
    Quello liquido , nel mio setup, è un suono diverso. È strano. A volte a primo impatto sembra che suoni meglio rispetto al CD e sembra esserci più dettaglio.
    Poi mi rendo conto che in realtà non c’è più dettaglio , è semplicemente più in evidenza, ma senza armonia.
    Apparentemente c’è tutto : dettaglio , microdettaglio, estensione in frequenza, PRaT, fluidità e, se uso Wtfplay, va via anche il digital glare. Manca però ancora qualcosa. È “grigia”.

    Forse è timbricamente più corretto. Più neutrale. E questo lo gradisco.
    Tuttavia non è una sola questione timbrica. È un suono che definisco “di plastica ”.

    Sembra di passare dal digitale al “ancora più digitale”.

    Si può migliorare in molti modi si ! Ma quando miglioro lo faccio solo nella direzione della riduzione del digital glare e della fatica di ascolto e della artificiosità .Fine. Continua a mancare qualcosa...

    Quel che definisco “anima” e che manca al mio setup liquido è forse in realtà la differenza tra un suono pieno di dettaglio , con tutte le informazioni al proprio posto e un suono (quello del CD) che si differenzia per il modo in cui questi dettagli interagiscono tra loro. Nella liquida ho tutti i dettagli ma non c’è interazione tra loro.
    È difficile da spiegare ...
    Dal CD esce un suono più gioioso , aperto (non parlo di frequenze ma del modo in cui fluttua nell’aria ). Bit snocciolati in modo da rendere in modo più vicino a quanto avviene con il vinile.

    Con la liquida è una rincorsa ad ottenere questo senso di apertura, di naturalità ma ,per quanto ci si sforzi , rimane quel senso di musica intesa come ricerca dell’informazione e del suono meno affaticante possibile.

    Ho raggiunto la vetta con Wtfplay. Suono arioso , leggero , naturale. Riposante. Niente digital glare. Ma persiste ancora quel senso di informazioni estratte ma “morte”

    Non mi riferisco a cose come “calore”, “magia”, medie frequenze grasse o colorazioni varie.
    Manca proprio un senso di armonia e prevale un senso di artificiosità, di “ricostruzione” , di “emulazione “ precisa e chirurgica.
    Una ricostruzione a bassa saturazione tonale di un evento più vivido.
    Per artificioso non mi riferisco ne al digital glare ne tantomeno alla fatica di ascolto.

    Mi chiedo e soprattutto VI CHIEDO dunque, quale è il motivo ?

    1)In realtà è il jitter prodotto dalla mia meccanica CD e il cavetto toslink ciò che definisco “anima “? Qualcuno dice che in una certa misura possa risultare gradevole all’orecchio.
    Se mettessi dunque un reclocker a valle della meccanica e a monte del dac otterrei un suono più simile alla liquida ?
    Ma anche il laptop con Wtfplay è collegato in usb con un comune cavetto e senza reclcoker quando faccio le prove. La voglia di jitter ....eppure suona ancora diversamente ...

    2)È il cavetto toslink che utilizzo che introduce una colorazione? Ho provato anche il cdp stand alone e permane quel senso di armonia.

    3) Accade qualcosa di misterioso quando le tracce vengono estratte dal supporto fisico per dover poi “ricostruire” dopo il clock ? Mi sembra Improbabile perché ci sono alcuni lettori CD molto ben suonanti , come il vecchio Meridian 588 o il Mark Levinson 390s che , a differenza delle meccaniche esasperate di case come Esoteric o CEC , adottano un semplice DVD-ROM come meccanica e basano il loro punto forte sul estrazione bitperfect e successivo reclocking in buffer FIFO.

    3)Sara allora la connessione interna I2S a fare la differenza? Il clock viaggia separatamente. Ma tanto poi viene comunque ricloccato. Forse da un vantaggio di partenza ?

    4)Sara allora il rumore elettrico prodotto dai circuiti dei computer unitamente all’esistenza di un sistema operativo , con il suo kernel e i suoi driver ? Cose da cui un CDP , almeno in teoria , è esente ?

    Non lo so. Aiutatemi a capire.

    5)O c’è dell’altro? Ricordo che anni fa confrontai con lo stesso lettore cd il disco originale e quello masterizzato a partire dall’originale. Più chiuso e smorto il secondo. Sono sempre bit ed è sempre un lettore cd a riprodurre . Cosa accade dunque?


    Sicuramente si evince una cosa importante dalle prove che ho condotto. Il complesso sistema operativo - kernel - driver sembra avere più peso sulla qualità di quanto faccia il reclocking e l’isolamento elettrico del segnale usb.
    Ed infatti ....Wtfplay ,da solo , con pc collegato direttamente al dac in usb , suona meglio di Volumio su raspberry con scheda Allo Digione. Enormemente meglio. Altro che reclocking...


    A questo punto mi ero enormemente scoraggiato e ho valutato l’ipotesi di mollare definitivamente la liquida per riconvertirmi al buon vecchio CD , valutando di investire i miei soldi piuttosto in un ottima meccanica CD/SACD e giungendo alla conclusione che sia la soluzione più “ottimizzata” possibile già in partenza per sua natura , qualitativamente parlando.

    Ma possibile non esista una soluzione liquida di pari livello ?
    Oramai ho tutta una mia collezione di musica liquida e abituato a certe comodità. Non vorrei mollare e tornare indietro.
    Dunque , alla ricerca di conferme , mi imbatto su su un forum estero di un tizio che ha condotto e pubblicato un test su una serie di interfacce USB > SPDIF a confronto con meccaniche + dac costosissime e di livello top :

    Secondo lui un PC CAPS Lagoon V3 con alimentazione lineare e S.O. Windows collegato ad un Berkeley Alpha USB e poi al dac DCS Scarlatti è persino superiore , anche se di poco , alla stessa meccanica DCS Scarlatti per giunta collegata in modalità clocklink. Sara vero ?
    Sarà solo il suo gusto ? Non so ma è incoraggiante ...

    Mi sono dunque documentato alla ricerca della soluzione migliore e si è aperto un panorama tanto vasto quanto eterogeneo e sconcertante
    Trovi tutto e il contrario di tutto :

    -Quelli del PC Linux potente ottimizzato per l’audio con usb > SPDIF converter > DAC

    -Quelli del PC Windows Server potente , ottimizzato con software tipo AudiophileOptimizer , Process Lasso e compagnia bella , con schede interne PCIe > USB SOtM che fa da isolatore e reclocker + interfacce USB > SPDIF di tutti i tipi oppure , alternativamente, scheda PCIe > Ethernet con protocollo Dante collegata a relocker Focusrite Rednet 3 > DAC

    -Quelli dei Mini PC piccoli ma potenti tipo Futro o NUC perché devono produrre meno rumore elettrico possibile e su cui fanno girare sistemi operativi/player basati su Linux come Volumio , Daphile , Wtfplay e compagnia bella

    -Quelli dei micro pc ARM tipo MicroRendu o Raspberry, per le stesse ragioni

    -Quelli del Mac mini modificato nell’alimentazione

    -E , infine , quelli degli Streamer / player simili ai lettori CD tipo Auralic Aries , Aurender , Lumin che sono costosissimi ma che alla fine si scopre che altro non sono che dei computer basati su Linux. Oltretutto a volte non suonano meglio dei PC Server.

    -In tutto ciò poi abbiamo quelli del collegamento Ethernet da preferire a quello usb e , viceversa , quelli che il collegamento Ethernet è da bandire a causa delle spurie provenienti da router / nas e quelli (la Auralic ) che lo streaming Wi-Fi è preferibile (e dalla mia esperienza personale posso confermare quest’ultima affermazione, anche se non so se è applicabile a tutti i casi e i contesti)


    INSOMMA ... Quale è la verità ? C’è troppa confusione. Aiutatemi a capire.


    Aiutatemi a scremare ...vorrei sapere , punto per punto ...

    1)Quale tra quelle elencate sopra è la migliore soluzione dal punto di vista della pura qualità audio senza compromessi ?

    2)Meglio Linux , OS X o Windows ?

    3)Un PC Windows se ben ottimizzato può suonare bene o è sempre meglio Linux ?

    4)È vero che i sistemi basati su Linux suonano meno musicali e più tendenti al analitico ?

    5)Uno Streamer / Player dedicato come l’Auralic Aries, Autender , Lumin , o anche lo stesso ultraRendu è necessariamente superiore ? Includono anch’essi componenti switching sulla scheda madre come dei comunissimi pc o hanno componenti più costose ?

    6)Un interfaccia esterna usb > SPDIF è sufficiente a isolare il rumore elettrico proveniente dalla porta usb del pc o è opportuno utilizzare un ulteriore isolatore usb a monte? C’è un effetto cumulativo sommando due isolatori ? O ne basta uno ?



    Al momento come migliore soluzione mi viene in mente Wtfplay. Che però richiede per forza un pc portatile (Dunque niente micro pc a basso rumore elettrico) Con l’ausilio di una bella interfaccia USB-SPDIF tipo Mutec MC3+, Schiit Eitr o Berkeley Alpha, che poi va al dac con cavo coassiale SPDIF
    Che ne pensate ?
    Meglio uno Streamer dedicato ?


    Grazie in anticipo per la lettura e la pazienza

  2. #2
    i'm back L'avatar di madman
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    Non potrai mai avere una risposta definitiva alle tue domande.
    Ci sono quelli che misurerebbero tutte le soluzioni che hai citato e poi sceglierebbero quello che è più "pulito"... e quelli che le ascolterebbero senza fare una misura per scegliere quelle più affini al loro gusto.

    Per quanto MI riguarda, in base alle MIE esperienze, posso dirti che secondo ME, la risposta è: dipende.
    Dipende dal budget, da quanto sei disposto a "smanettare", dal modo in cui ascolti, dal fatto di voler utilizzare la correzione acustica attiva (DRC) o solo quella passiva o peggio, nessuna delle due.

    Non ho mai ascoltato la tua configurazione per la "liquida", ma ritengo anacronistico pensare che la cifra necessaria ad acquistare un cd player "audiofilo" investita su un computer audio realizzato discretamente (mi riferisco alle alimentazioni, ai software, ecc), non dia risultati analoghi se non (per me nettamente) superiori. Certo, il cd player lo accendi e sei pronto...

  3. #3

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    Ciao Madman

    Grazie per la risposta.

    Ho trovato la soluzione.

    Musica memorizzata in un supporto fisico argentato a forma di disco che viene letto da un sistema di lettura a laser. I dati vengono estratti e accumulati in un buffer e poi subiscono un reclock.

    Dati e clock viaggiano su due canali separati (I2S), anche se un tempo viaggiavano su tre (BWD) , verso il chip D/A

    Il sistema è immune a sistemi operativi, kernel , driver asio/wasapi etc , immune a connessione usb e immune a cablaggi spdif esterni. Non c’è nemmeno bisogno di un reclocker esterno o di un isolatore convertitore usb.
    È anche immune a qualsiasi componente di natura switching sulla piastra madre. Tutto lineare.
    È un sistema perfetto e si chiama CD Player.
    In più la musica è collezionata in simpatici dischetti stampati da collezionare e che vengono venduti per 5€ spediti online


    Scherzi a parte.

    Ho risolto in questo modo :

    Per la musica liquida in alta risoluzione utilizzo un pc portatile che fa il boot da chiavetta usb di Wtfplay ( un piccolo player che si avvia da riga di comando dos e che è il migliore che abbia mai provato. Ma anni luce avanti. ) , collegato via usb ad uno Sciit Eitr , il quale isola la 5v e infine fa un reclock del segnale per poi inviarlo via spdif (can un cavo van Den Hul) al Dac Bryston BDA1

    Per il pcm 16-44 ho preso un cdp Meridian 588 che , per mille euro , surclassa Bryston e Wtfplay

    Alcuni interessanti confronti :

    -Wtfplay su computer portatile , a parità di dac , non si è dimostrato per nulla inferiore al player / Streamer Lumin S1 che costa 2000€ Sull usato. Il negoziante mi ha permesso di fare una prova comparativa

    -Il Meridian 588 usato come meccanica sfruttando la sua uscita SPDIF, a parità di cavo digitale e a parità di dac (bryston ) è superiore anche a Wtfplay. Molta più naturalezza e aria tra gli strumenti

    -Wtfplay nella sua prima incarnazione suona meglio di tutte le versioni successive rilasciate dal suo sviluppatore (a mio parere )

    -Wtfplay è il player che ha dimostrato più aria tra gli strumenti e ambienza e naturalezza e assenza di digital glare tra tutti quelli provati (Volumio, daphile, Foobar , audirvana, Jriver) a parità di condizione.
    In realtà Wtfplay è un sistema operativo Linux ridotto all osso e senza interfaccia grafica. . Non è solo un player.

    -Un CD letto dal Meridian è superiore anche alla controparte DSD in formato liquido letto da Wrfplay.

    -Per quanto la vetta raggiunta con la liquida possa spingersi in alto c’è sempre un senso di “plasticosità” o “artificiosità” che la affligge.
    Non so se dipenda dal rumore dei componenti switching di un computer o dalla mediazione di un sistema operativo e un kernel e dei driver (qualunque essi siano ) oppure ancora dalla lettura bitperfect oppure ancora dal semplice fatto di privare i dati del proprio supporto CD e dunque dover sempre e comunque ricostruire un clock da qualche parte , ma è così purtroppo. Almeno nella mia esperienza. Anche con player costosissimi come il Lumin

    D’altronde, il digitale è nato con il CD ed è originariamente stato concepito per funzionare al meglio dentro quel suo ecosistema all-in-one.

    -C’è da dire che il Meridian , lettore cd dei primissimi anni 2000, lo si può considerare una specie di lettore di musica liquida dal momento che, a differenza della filosofia giapponese della meccanica esasperata (CEC , Esoteric, etc ) anti vibrazioni basa la soppressione del jitter sul utilizzo di un semplice DVD-ROM di derivazione informatica dal valore di 20$ il quale, per sua natura , fa Un estrazione bitperfect dei dati dal CD e li accumula dentro ad un buffer a tre stadi nel quale avviene un importante reclock prima di arrivare allo stadio di conversione.



    Un lettore tradizionale invia io clock in tempo reale e basa la precisione di quest’ultimo interamente sulla costruzione , la soppressione delle vibrazioni e la regolarità della rotazione del motore.


    Adesso utilizzo dac e pc per i files in alta risoluzione e il cdp per i cd. E ho anche ritrovato il piacere di acquistare i CD (come facevo 8 anni fa quando avevo il Denon DCD2000AE) che , peraltro , si trovano a prezzi miseri (5€ spediti)

    Anziché scegliere , faccio convivere entrambi i sistemi.
    Ultima modifica di Euterpe : 21-02-2019 a 23:36

  4. #4
    i'm back L'avatar di madman
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    Prova HQPlayer se puoi, mi incuriosisce il confronto con il tuo setup., magari nelle stesse condizioni di Wtfplay. Avere una meccanica in SPDIF "solo" per i 44.1 mi sembra eccessivo.

  5. #5

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    Non lo conosco. Su cosa gira ? Come si installa ?

    Io ho a disposizione un pc portatile e un raspberry

  6. #6

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    Non uso il Meridian come meccanica. Ma come lettore cd stand alone.

    Il piacere che ho ad ascoltare un CD in 16-44 in questo modo non posso ottenerlo dal mio setup di liquida.
    Per questo faccio coesistere le due cose.

    La liquida per la comodità e la varietà.
    Il supporto fisico per le massime prestazioni

  7. #7
    i'm back L'avatar di madman
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    Trovi HQPlayer qui.

    Windows o Linux, buon divertimento, fammi sapere.

  8. #8

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    dovrei prima installare Windows Server su una chiavetta usb e fare tutte le ottimizzazioni del caso prima di poter fare un confronto alla pari con Wtfplay

    Forse fai prima tu a provare Wtfplay. Semplicità disarmante
    Fai anche tu la prova.

    Io la faccio comunque appena ho tempo

  9. #9

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    Sono un po' di anni che combatto con la musica liquida e mi sono pure scritto il mio player sw in C++ perché non ero soddisfatto di quello che trovavo in giro. Purtroppo, per quanto uno possa ottimizzare, basta poco per rendere il suono meno armonico. Sono mille particolari da curare, vediamolo come un passatempo. Ultimamente ho speso un po' di soldi andando ai concerti dal vivo, molto meglio, ah ah

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