Originariamente inviato da
UnixMan
ah, OK. Solo che chiamandosi così l'altro branch si rischia di fare confusione...
non sarebbe il caso di chiamarlo diversamente, finché si va avanti con l'altro e non decidi quale sarà la 1.8.4?
per quello ho qualche problema anche io... non ho una macchina con 16.04 collegata/collegabile all'impianto.
suggerisco di limitarsi a copiare l'eseguibile in /usr/local/bin/, insieme a questo script:
/usr/local/bin/squeezelite-start.sh
codice:
#!/bin/bash
while true; do
nice --20 squeezelite-R2 \
-n 'R2@spmc' \
-C 1 \
-D :u32be \
-o 'hw:CARD=D20' \
-V 'DIYINHK USB Audio 2.0 ' \
-r 768000 \
-s 127.0.0.1 \
-m '00:1c:c0:37:22:73' \
-b '102400:102400' \
-a '499:3' \
-p 89 \
-d 'all=info' -d 'slimproto=warn' \
-f /tmp/squeezelite.log
sleep 5
done
# -D \ # for DoP
# -d 'all=debug' -d 'slimproto=info' \
# -d 'all=info' -d 'slimproto=warn' \
# -d 'all=warn' -d 'slimproto=warn' \
Ovviamente da adattare al proprio caso. Brutale e poco elegante, ma fa la sua funzione.
Dopo di che, in
/etc/rc.local (prima della riga "exit 0" che di solito c'è in fondo) si aggiunge banalmente:
codice:
/usr/local/bin/squeezelite-start.sh &
Per farlo partire al volo basta dare il comando: "squeezelite-start.sh", oppure riavviare.
In seguito, per riavviare R2 basta dare il comando: "killall squeezelite-R2" mentre, se si fanno delle modifiche alla configurazione (script di avvio) per renderle effettive bisogna prima "uccidere" quello, poi il processo di R2:
codice:
killall squeezelite-start.sh && killall squeezelite-R2
ed infine riavviare lo script (come sopra).
P.S.: se modifichi un init script su un sistema basato su systemd, dopo le modifiche potrebbe essere necessario dare il comando:
codice:
systemctl daemon-reload