Sono d'accordo con Carlo, se ho inteso correttamente il succo del suo ragionamento anch'io credo sia controproducente farsi tante paranoie nei confronti di dispositivi e servizi che comunque ci troviamo volontariamente ad usufruire. Fanno più danni i pettegolezzi delle persone che ci tengono d'occhio per motivi diversi, piuttosto che Google che ci traccia 24/24 per studiare il prodotto da venderci.
Se poi parliamo di protezione dati personali sensibili o professionali/aziendali allora certo il discorso cambia, ma cambia anche lo stile di vita e il modus operandi delle tecnologie.