Originariamente inviato da
marcoc1712
Non siamo OT.
Se non si crede che il 'rumore' provocato dalla variazione dell'ultimo bit significativo sul 50% dei campioni in uno stream a 24 bit abbia effetto udibile, è meglio che smettiamo subito di cercare possibili fonti di 'variazione' in questo ambito. Mi auguro (e sono abbastanza certo) non troveremo nulla di maggiormente influente, almeno nel dominio digitale.
Detto ciò,
il dithering serve per eliminare un "eventuale" pattern (cioè ripetizione di sequenze) non casuale nei valori del bit meno significativo, indipendentemnete dalla profondità del campione stesso, causato da decimazione, quindi non è assolutamente vero che serva solo su segnali sinusoidali, ma sempre ove (traslando in decimale, per comodità)
x,1 = x
x.2 = x
x.3 = x
x.4 = x
x.5 = x+1
x.6 = x+1
x.7 = x+1
x.8 = x+1
x.9 = x+1
dove il valore di x è ininfluente. Il dithering inserisce una variazione casuale nella distribuzione dei valori arrotondati, mantendo l'equilibrio complessivo., quindi qualche x.4 viene arrotondato uin x+1 ed un corrispondente numero di x.6 in x (per semplificare all'estremo), ad evitare che sequenze tipo:
x.4
x.6
x.3
x.9
x.1
x.6
x.1
x.6
diventino
x
x+1
x
x+1
x
x+1
x
x+1
che introdurrebbe oltre all'errore di approssimazione in se, anche una informazione aggiuntiva (il flip flop periodico) che risulta più sensibile del dato vero ( e quindi del rumore introdotto) per ragioni psicoacustiche. E' evidente che questo è del tutto indipendente e scorrelato dal segnale in se, non conta sia musica o rumore.
E' vero che se il dither viene apportato ad un segnale a 16 bit risulta più sensibile che non a 24, tant'è che oltre è generalmente considerato inutile, ma SE si contesta che sia udibile, ALLORA non può essere sostenuto sia dannoso... Semplice logica. Altrettanto deduttivo è il fatto che SE va a sostituire rumore, non può AGGIUNGERSI al rumore, ma al massimo sostituirlo.
Ma il punto è che continui a guardare tutto tramite la lente 'acustica'. Questo fenomeno acusticamente NON esiste, esiste MATEMATICAMENTE (nei bit) e si ricrea nella PSICHE, quindi NON PUOI misurarlo (e nemmeno rappresentarlo) come fenomeno acustico, mi ripeto, come non puoi misurare la nota fantasma o la creazione di un tono a 20 Hz per sottrazione in un ambiente che per dimensioni non lo consentirebbe, però i compositori sanno come crearli e tu li ascolti, anche se nessun esecutore li ha mai effettivamente prodotti.
Esiste una specifica pubblicazione di AES, che non riesco a trovare, non appena la trovo la posto. Un bellissimo lavoro in merito agli effetti psicoacustici in genereale è stato pubblicato dall'universiotà di Modena e Reggio Emilia e da me citato e quindi commentato sul forum, se cerchi lo trovi.