Ciao, Marco.
"Any intelligent fool can make things bigger, more complex, and more violent. It takes a touch of genius -- and a lot of courage -- to move in the opposite direction."
— E. F. Schumacher (mis-attributed to A. Einstein)
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Autore della patch R2 per Squeezelite e del plugin C-3PO. note libere
Logitech media Server 7.9 > miniPc + squeezelite-R2 / SB+ > "Lu Scalmentu" NOS R2R DAC by TubeOne/ AudioResearch DAC 1-20 >
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un po' in ritardo la risposta a bibo:
Allora,
no il pc server è nella stanza dove sta l'impianto audio, solo il nas è altrove (vicino al router). L'alimentatore lineare del cubox è un onesto cinese.
le alimentazioni di pc naa e dac vanno su un distributore di rete comune a tutte le elettroniche, poi collegato a presa elettrica che va direttamente al quadro generale.
il mio dac è un audio-gd master 7 (ma le prime prove sono state fatte con un micro ifi idsd).
L'isolamento usb è garantito dall'intona isolator, che tra l'altro quando inserita contribuisce molto a chiarezza e articolazione.
Il master 7 non è al momento collegato via usb ma via i2s,tramite un'interfaccia digitale usb>>hdmi proprietaria della audio-gd.
@marco,
stavo cercando di rispondere quotando ma ho una difficoltà, le mie risposte qui sotto infra nel tuo testo copiato e incollato
ok, avevo capito che tu ritenessi che a parità di condizioni un NAA semplice, a basso consumo, poco invasivo tipo cubox fosse meglio di un naa potente e dunque potenzialmente produttore di più rumore.
si, linea dedicata ad uso esclusivo dell'impianto stereo.Mi associo alle richieste di delucidazioni di Bibo, se ne hai voglia, sarebbe poi interessante sapere:
a. NAA e resto dell'impianto sono sulla stessa linea di alimentazione?
si, su un distributore monster cable con filtri differenziatic. se si, sullo stesso distributore? (Ciabatta)?
si, essendo sul monsterd. la ciabatta è filtrata/isolata?
e. l'alimentatore di NAA è filtrato in ingresso?
idemd. quello del DAC?
nof. hai isolatori di rete? se si, su quali rami?
gli alimentatori sono vicini ai loro apparecchig. che distanza 'fisica' hai tra l'alimentatore e l'impianto?
il naa è nel rack dell'impianto, e con esso il suo alih. tra NAA ed impianto?
tutto è collegato in fibra: nas, pc server, naa, routeri. la fibbra ottica è dalla cantina alla sala d'ascolto? o solo l'ultimo tratto da uno switch (opzionale) al NAA?
pc server a batteria, naa in lineare, quello del nas con l'ali d'ordinanza in dotazione allo switchl. Come alimenti switch ed adattatori / adattatore in sala d'ascolto?
no, il pc server, il nas e il router sono sulle linee delle utenze domestiche, solo l'impianto stereo (e con esso il naa e la sua alimentazione) sono su linea dedicatam. Sulla stessa linea?
il server pc è collegato su una ciabatta belkin filtratan. Con interposto filtro e/o isolatore?
Ultima modifica di bibo01 : 07-04-2016 a 19:55 Motivo: impaginazione
E' vero che preferisco comunque un renderer a basso consumo e poco potente, demandando tutti i compiti onerosi al server, ma non ho provato tutti i possibili hw per poter dire quale sia il migliore.
Dalle prove fatte fino ad ora, nel mio impianto, per i miei gusti e con materiale di partenza 44100/16, il miglior renderer che ho posseduto è senza dubbio lo SB+, un player di rete con un poverissimo MCO ed una versione embedded di linux.
Comunque, la chiave di lettura non è negare o meno l'effetto dell'HW, dell'alimentazione o del software (tutto conta), quanto piuttosto nel privilegiare soluzioni che prevedano "l'ottimale" utilizzo del minimo possibile dei componenti necessari. Quindi, certamente, prima porto fuori il server, poi - una volta risolte tutte le altre questioni - eventualmente mi preoccupo di capire SE cambiandone l'alimentazione ottengo ulteriori benefici.
In questo senso, francamente, mi stupirei se risultasse più udibile l'utilzzo di regolatori X piuttosto che Y (sempre rimanendo all'interno delle specifiche di un correto utilizzo, ovvio) di un server che sta in cantina, rispetto, ad esempio alla separazione dell'alimentazione analogica da quella del DAC e del NAA nel tuo caso ed alla trasposizione fisica di NAA dal mobile, sfruttando la lunghezza utile del cavo USB.
Non conosco il modello specifico della ciabatta, ma attenzione, se il filtro è unico a monte, certo elimini i disturbi esogeni e proteggi da spike, ma non fai nulla per evitare che i disturbi generati dagli apparecchi digitali (DAC e NAA) si propaghino nel resto dell'impianto, anzi, rischi di peggiorare le cose.
Discorso del tutto analogo vale per le vibrazioni meccaniche e per i disturbi elettromagnetici generati, principalmente, dai trasformatori e/o dalla disposizione reciproca dei cavi di alimentazione. Il miglior rimedio rimane la distanza fisica.
Stiamo sempre parlando di sfumature, ma in questo caso la teoria si accorda con la pratica, quindi non vedo perchè non farlo.
Ciao, Marco.
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Ampli finale: OTL 6C33 - MyRef Fremen Ed. - Diff.: Diapason Adamantes II - Guida LMS+Squeezelite - B
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Grazie Marco, ho tre domande:
1. che tipo di apparecchio è l'SB+ eccetera di cui parli?
2. qual'è il principio, o la ratio, per cui la distanza fisica dovrebbe produrre risultati così significativi? Cioè che cosa gli altri tipi di isolamento (essenzialmente elettrico) non ottengono che invece la distanza spaziale realizza?
3. le vibrazioni meccaniche & disturbi d'accordo, ma in cosa l'alimentazione lineare di un pc dovrebbe produrne di più di quella di un lettore cd o qualsiasi altra sorgente?
voglio dire: se sostituisco una meccanica cd con un NAA, non dovrei aver modificato il livello di inquinamento da vibrazioni meccaniche, posto che l'una come l'altra sono psoizionati su piedini in sorbothane per attenuare l'effetto.
Lo SB+ è uno squeezebox cui è stato sostituito tutto quanto è a valle del processore (o meglio dell'uscita I2S della scheda logica), corredato da alimentatore lineare separato realizzato con chip russi (non chiedermi perchè, era una fissa del costruttore, ai tempi). Ne trovi una recensione ed alcune foto su TNT audio.
Costava 4 volte tanto lo SB di serie, ma anche se avevo già (ed ho ancora) un DUET modificato + alimentatore dedicato Paul Hines, non ho resistito, è stato il passo che mi ha fatto abbandonare definitivamente i CD.
La distanza... Tieni presente che quello che riporto è un misto di ricordi dal manuale del bravo elettrotecnico dell'ITIS di 35 anni fa o più, integrato dalle 'letture' di riviste tecniche dei tempi d'oro, quando ancora si provava a dare una spiegazione ed una quantificazione ai fenomeni percepiti, senza cadere nei riti vodoo.
1. I disturbi ad alta frequenza prodotti da un apparecchio digitale (DAC o PC) viaggiando sulle linee elettriche risentono molto più della distanza che la 'normale' 50 Hz, maggiore è la frequenza, maggiore è la 'resistenza' (induttanza) opposta, quindi più è lungo il percorso tra l'origine del disturbo e l'apparecchio ricevente, più il distubo stesso decade. Per questo motivo è MOLTO bene avere due linee separate a partire dal contatore o comunque il prima possibile. Se metti un isolatore a valle di una presa e ci attacchi due apparecchi, questi saranno 'distanti' solo la lunghezza dei due cordoni, in più, quanto non viene assorbito dal filtro in uscita (per i disturbi) può propagarsi solo nella direzione non voluta.
2. EMI si propaga nell'aria, tutti gli apparecchi di cui parliamo 'dovrebbero' essere ben protetti contro queste emissioni, specialmente i nuovi, ma come ben sa chi realizza amplificatori valvolari, a 10 -15 cm il flusso disperso non è nullo ed il semplice orientamento in un verso o nell'altro di un trasformatore rispetto agli altri fa la differenza, eccome. Vero è che li le tensioni in gioco sono maggiori, ma 230V non sono nulla e, normalmente, nei nostri alimetatori i trasformatori sono pesantemente sovradimensionati, il che è un bene per l'apparecchio alimentato, ma genera certamente più EMI.
Puoi mettere blindature, usare dielettrici e geometrie particolari, quello che vuoi, ma un metro d'aria elimina qualsiasi problema in merito. Prova a mettere un magnete vicino alla TV quindi allontanalo di soli pochi cm e capirai cosa intendo.
3. RFI è più complesso, ma analogo. Anche in questo caso, viste le comunque basse potenze in gioco, la distanza è la contromisura più economica, sicura ed efficace. Tieni presente che un cavo con una tacca o un trefolo spezzato è un'antenna, così come qualsiasi 'anello', vedi le piste di una MB. Più alte sono le correnti in gioco, più forte è l'emissione.
4. Vibrazioni. Questo probabilmente è l'argomento più dibattuto. Io non so chi ha ragione e se il modo migliore per combatterle è l'estrema elasticità (le molle) o l'estrema rigidità (le punte di acciaio). Se però già usi i piedini in sorbothane sai che hanno un ben preciso effetto nella grande maggioranza dei casi con pesi medio-leggeri (non certo con i diffusori e nemmeno con i finali da 70Kg), diverso da quello delle punte o di altri 'aggeggi'.
Non mi riferivo tanto all'alimentatore, quanto al PC, che dici di tenere nello stesso mobile delle elettroniche. Se metti il sorbothane, te ne sarai probabilmente accorto da solo, se lo sposti proprio hai risolto il problema all'origine. Non trascurare le vibrazioni prodotte da un qualsiaisi trasformatore, comunque.
Il mio TEAC VRDS10 è 'nato' per combattere le vibrazioni, ma pesa 8 Kg ed ha un case composto da 3 strati metallici + 2 di materiale morbido per il dumping (feltro e gomma di qualche tipo), + una meccanica che non è certo una PC9, ecc. ecc. Un 'normale' PC è costruito con le stesse attenzioni? non credo proprio, ma anche fosse, toglierlo da lì male non fa, visto che adesso si può fare mentre prima no (almeno per praticità).
In conclusione:
Stiamo parlando di apparecchi generici, NON ideati per essere utilizzati come componenti audio, questo dobbiamo sempre e comunque tenerlo in considerazione. Io sono e rimango convinto che un PC sia sostanzialmente 'indenne' nel suo funzionamento a questi fattori, quindi poca (ma non nulla) valenza abbiano attenzioni poste nei suoi riguardi, ma allo stesso tempo sono CERTO che per lo stesso motivo non è stato pensato per minimizzare l'impatto su altri componenti della catena audio, quindi la prima e più efficare contromisura è portarlo il più lontano possibile. Ha certamente senso cercare ulteriori ottimizzazioni, dato che di certo funziona comunque, ma, alimentato bene, al riparo da vibrazioni dannose ed altri disturbi, di certo non funziona peggio.
Porre attenzione a questi aspetti richiede tempo, ordine e pazienza, non si procede per passi eclatanti, non è mai la notte ed il giorno, ma alla fine il 'sistema' trova il suo equilibrio magico e suona bene, tutto qui. Una cosa è certa: è difficile fare danni!
Ultima modifica di marcoc1712 : 09-04-2016 a 14:28
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I 15V in uscita dal trasformatore vanno moltiplicati per 1,4 che è la tensione che troverai ai piedi del condensatore di livellamento, ovvero 18 V circa.........
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