Originariamente inviato da
audiodan
Ma perchè ce l'hanno tutti con questa povera USB? E siamo davvero così sicuri che il collegamento I2S diretto sia migliore? E perchè, se è così superiore, continua ad essere un problema insormontabile trovare un protocollo di trasmissione condiviso, che possa essere adottato con semplicità mettendo tutti in condizione di usarlo? E invece vedo doppi salti mortali carpiati per soluzioni proprietarie delle quali ben poco sappiamo, compreso questo mitico Ravenna di Merging che, però, si sospetta sia implementato da un microPC interno che funge da ricevitore ethernet. Anche qui, dopo tanto utilizzo di XMOS e ritenendo i loro ingegneri tutt'altro che degli incapaci, mi risulta che essi stiano lavorando da tempo ad una interfaccia Ethernet diretta con il loro chip ma non mi sembra che sia una cosa così semplice, visto che è almeno un anno che ne ho notizia ma niente si vede neanche sul loro sito. Io credo che illudersi di trovare una soluzione casalinga semplice al problema della trasmissione dei dati musicali (non dimentichiamo questo ambito perchè questa trasmissione è evidentemente molto più complessa e imprevedibile di quella di un file di testo o di un'immagine) sia un po' velleitario. La mia esperienza quotidiana d'ascolto, una volta accettato passivamente il fatto per ora non spiegabile del "suono del cavo USB", non mi fa nascere questa esigenza, esistono altre decine di colli di bottiglia e di variabili su cui intervenire. Inoltre per la prima volta, nell'uso del sistema HQ+NAA in ambiente windows, una modifica si è rivelata peggiorativa nonostante premesse tecniche del tutto contrarie. Lo ripeterò fino alla nausea che musica+informatica sottostà ad una serie di leggi che non conosciamo ( e chissà se mai conosceremo) ma che possiamo verificare solo sperimentalmente. Questo discorsoo ci riporta alla nostra sparuta compagine, nicchia di una nicchia di una nicchia, quel piccolo enclave di chi "ci mette le mani e se le sporca", sparuta ma dominata dall'esigenza de di soddisfare la curiosità attraverso la sperimentazione. In quest'ambito sarei ovviamente curioso di ascoltare cosa l'urrendu faccia ma non certo sborsando cifre del genere. Così come è stato il Regen, anche questo mi sembra un apparecchio costruito dal Gatto e la Volpe, Di certo esprimo la mia totale delusione nei confronti di John Swenson, che scriveva cose assai condivisibili ma ora si è completamente dato, anima e corpo, alla caccia del pollo. Va be', capisco che sia sempre più difficile mettere insieme il pranzo con la cena però.....