Sperando che l'autore della scoperta voglia intervenire, cerco di stendere un ponte sull'abisso della mia ignoranza tecnica. Lasciamo stare il problema di quale dei due suona meglio, è irrisolvibile, ma prendendo atto che il segnale in uscita è diverso, sarebbe interessante capire dove si origina la diversità.
Mi spiego: Qualcuno riporta che l'interfaccia USB/I2S JLSound è 'particolarmente' sensibile ai cavi, tanto che con alcuni cavi, specie se più lunghi di 1 - 1.5 m. non aggancia proprio. E' ovvio che due cavi diversi, pur entrambi funzionanti in un contesto diverso, hanno caratteristiche diverse, al punto da non consentire, in un caso, il funzionamento dell'interfaccia, quindi producono la massima differenza in uscita ipotizzabile.
E' corretto, in questo caso, imputare l'origine della differenza (integralmente) ai cavi? Credo di no, visto che con altre interfacce, pur rimanendo il diverso comportamento dei due cavi, l'entità delle differenze sul segnale in uscita sarebbe molto inferiore.
Non so se ho espresso correttamente il mio dubbio, ma potendo analizzare il segnale I2S, con - esempio - audiodiffmaker (certamente esistono metodipiù accurati), sarebbe possibile identificare eventuali differenze nel flusso di bit (che tenderei ad escluderei) e/o nel clock, che non essendo trasportato da USB ma rigenerato dall'interfaccia, se risultasse diverso nei due casi prefigurerebbe un'influenza indiretta del cavo su questo aspetto.
L'effetto prodotto, comunque, dipenderebbe anche dalla capacità di reieizione dell'interfaccia, non solo dalla 'rumorosità' del cavo. Quello che rileveremmo in uscita, non sarebbe il rumore del cavo, ma l'effetto di questo sul clock dell'interfaccia e quindi sul segnale i2s in iingresso al DAC.
In caso contrario, se il segnale I2s dovesse risultare assolutamente identico (compreso il clock) - a patto di riuscire a stabilirlo - sarebbe il DAC stesso ad essere influenzato dal rumore del cavo, ma per via indiretta, non correlata al segnale di ingresso, il che è diverso.
Ultima domanda, a fortissimo rischio di essere una baggianata, nel qual caso ci facciamo tutti una bella risata:
Qualche tempo fa, confrontando con Audiodiffmaker due successive esecuzioni dello stesso file, mi accorsi che il risultato non era identico, le differenze erano dello stesso ordine di grandezza di quelle inserite dalla presenza di due clock non sincronizzati nella catena di conversione DA/AD. Indagando un po, mi spiegarono che in tempi diversi lo stesso clock, per svariate motivazioni (tra cui il rumore termico) non produce mai eattamente la stessa sequenza, ma ha una tolleranza, un drift che non è eliminabile in alcun modo, ma solo riducibile usando clock sempre più precisi.
Le differenze di cui stiamo parlando, sono dello stesso ordine di grandezza o superiori?