Ultima modifica di bigtube : 12-03-2015 a 19:41
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Ciao, Paolo.
«Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.»
Giova, ho letto velocemente ed ho travisato.
Certo che si può fare di meglio (non ci vuole molto rispetto all'accrocco del mio prototipo ) e le resistenze SMD di precisione vanno
ottimamente perchè permettono di semplificare il layout, ma ma..... sono care e più impegnative da saldare, specie in numero così elevato,
inoltre il circuito è molto semplificato e quindi "rumoroso" (glitches, supply noise, etc.), non pensare poi che tra materiale e ore di lavoro
si possa risparmiare più di tanto a far da se....
Fino a qualche anno fa, per un DAC a discreti, l'autocostruzione era l'unica soluzione , oggi invece , essendoci un prodotto
già pronto ed ottimizzato come quello (e non solo) mi risparmierei la fatica.
Vuoi mettere il bello di dire l'ho fatto io??
Giusto per curiosità hai uno schema del tuo? Quei chip che si vedono cosa sono?
Uno tra i primi esempi di DAC nos (dove nos, lo ricordo, sta per non over sampling) fu quello di Kusunoki, per certi versi un visionario che capì, in un epoca
in cui i filtri digitali imperversavano, che invece era necessario toglierli di mezzo, visto che i difetti troppo spesso erano più dei pregi ...
Questo è lo schema del Kusunoki DAC:
Molto semplicemente utilizzava un CS8412 per ricevere il segnale sp-dif e trasformarlo nel nostro caro bus i2s che poi andava connesso
ad un parallelo di multibit economici (così li definiva la stessa mamma Philips), i TDA1543, ad uscita i/v passiva.
Al contorno una alimentazione ben curata, con svariate linee, tra cui alcune con i famosi TL431 "shunt".
I convertitori in questo schema sono alimentati a ben 8V, contro i 5 nominali, e per questo motivo scaldano abbastanza, essendo vicini
alla massima tensione sopportabile. Questa è una delle ragioni per cui si vedono spesso in rete realizzazioni curiose con i 1543 in piggy-back con dissipazione. Altra curiosità sono i numerosi filtri posti nelle celle di filtro LC, utili per abbattere il rumore da e verso il DAC.
In alcune parti del circuito si fa uso di componenti speciali (ad es. BG sta per BlackGate) ma si capisce che saggiamente Kusunoki è per un uso oculato di questi "supercomponenti" e non per un loro sterile, quando non dannoso, uso a "tappeto".
Nulla da dire sul suono, andava decisamente benissimo per l'epoca. Ed ancora non c'era la possibilità di usare il pc come sorgente!
Ultima modifica di rogers : 17-03-2015 a 13:55
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