Per riderci un po su.

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  1. #1
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Predefinito Per riderci un po su.

    Non volendo inquinare altri thread, ho aperto questo per prenderci un po in giro, partendo da una riflessione:


    Stando agli argomenti attivi ed i quattro gatti che siamo, stiamo (state, io sapete che sono tirchio e pigro) provando CONTEMPORANEAMNETE sui nostri sistemi gli effetti di:


    a) due 'ecosistemi' di riferimento: HQP e Squeezebox, quest'ultimo in versione nativa o sotto forma di Daphile.
    b) diversi OS (Linux/Windows) chi usa OSX almeno ha meno opzioni.
    c) diversi 'dialetti' (win 8.01/Server R2)
    d) diversi 'ottimizzatori' di SO (AO, fidelizer, JPLAY)
    e) diverse architetture Server + NAA/Renderer, Stand Alone, Stand Alone/Control PC+ Audio PC, Server + NAA/Renderer/Control PC + Audio PC

    Al che aggiungiamo un pizzico di Ram Disk qui e la, LPSU a piacere, Tweaks vari sui diversi hw e sulla rete, DSP, CRC upsampling e filtering, oltre ovvialmente a bulgarelli qui e la, DAC a iosa e mi fermo qui, ic sunt leones.

    Negli ultimi 10 giorni ho letto di miglioramenti DEFINITIVI e prestazioni ASSOLUTE in almeno 4 occasioni diverse.

    Ma come fate a distingure le origini dei diversi cambiamenti? Io mi ubriaco già solo spostando di poco il punto di ascolto e non sono più sicuro di nulla se solo cambio un cavo...

    Riusciremo a consolidare, non dico il sistema definitivo o meglio suonante, ma almeno qualche linea guida immune da questi miasmi alcolici di relativismo audiofilo?

    Ragionate gente, ragionate...

  2. #2
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Ma come fate a distingure le origini dei diversi cambiamenti? Io mi ubriaco già solo spostando di poco il punto di ascolto e non sono più sicuro di nulla se solo cambio un cavo...
    .
    quoto, ma la mia e' tutta invidia nei confronti di chi riesce a farlo!

  3. #3
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    quoto, ma la mia e' tutta invidia nei confronti di chi riesce a farlo!
    oh, sissi!

  4. #4
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    oh, sissi!
    :-) Anche se ogni tanto, ringrazio il Cielo per avere n'orecchio chiavica! :-) HO un caro amico audiofilo DOC che, quando la signora che lo aiuta in casa nelle pulizie (lui e' uno zitellone inguaribile) gli sposta i diffusori per passare l'aspirapolvere... passa mezzora a riposizionarli perche' se no per lui sono inascoltabili.
    Porello, per semplificarsi la vita, dato che la donnina non sente ragione e giustamente deve spostare quei monoliti da 80Kg quando fa le pulizie, lui ha fatto i segni per terra con un pennarello indelebile... Ma la signora quando ha visto quei segnacci per terra, senza porsi domande, si e' messa di buona lena con l'alcool e glieli ha cancellati... :-)
    In sostanza quando vado da lui, tutte le volte passa una buona mezzora a ripristinare il setup originale!
    Come detto mi sento un provilegiato, perche' spesso riesco a godermi la musica senza sentirmi schiavo dell'impianto! :-)

  5. #5
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da lucadita
    :-) Anche se ogni tanto, ringrazio il Cielo per avere n'orecchio chiavica! :-) HO un caro amico audiofilo DOC che, quando la signora che lo aiuta in casa nelle pulizie (lui e' uno zitellone inguaribile) gli sposta i diffusori per passare l'aspirapolvere... passa mezzora a riposizionarli perche' se no per lui sono inascoltabili.
    Porello, per semplificarsi la vita, dato che la donnina non sente ragione e giustamente deve spostare quei monoliti da 80Kg quando fa le pulizie, lui ha fatto i segni per terra con un pennarello indelebile... Ma la signora quando ha visto quei segnacci per terra, senza porsi domande, si e' messa di buona lena con l'alcool e glieli ha cancellati... :-)
    In sostanza quando vado da lui, tutte le volte passa una buona mezzora a ripristinare il setup originale!
    Come detto mi sento un provilegiato, perche' spesso riesco a godermi la musica senza sentirmi schiavo dell'impianto! :-)
    Capisco possa sembrare folle, ma il posizionamneto in ambiente è forse la più 'sana' tra le manie audiofile, io avrei licenziato la colf per giusta causa!

  6. #6
    kibibyte L'avatar di lucadita
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    Originariamente inviato da marcoc1712
    Capisco possa sembrare folle, ma il posizionamneto in ambiente è forse la più 'sana' tra le manie audiofile, io avrei licenziato la colf per giusta causa!
    ma no, non e' folle! ovvio che e' importante, ma per lui si parla di mm, non di cm! Anche io, se mi sposti i diffusori di una decina di cm, sopratutto verso la parete dietro ad essi, percepisco la differenza, ma se me li sposti di un paio di cm non mi accorgo di nulla... :-)
    Pensa che lui e' uno dei miei miti perche' quando ascolta la musica, e' in grado di dirti in pochi istanti se la fase assoluta e' invertita o no...

  7. #7
    tebibyte
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    Mah, in fondo è semplice. Una volta trovato il tempo per fare materialmente le cose, che ne richiedono tanto, gli strumenti per la valutazione dei SO e delle modifiche maggiori a questi (vedi applicazione di qualsiasi genere che richiedano procedimenti complessi)sono:
    - un bay per HDD
    - un programma di backup/restore tipo acronis
    - qualche SSD, almeno due in più di quelle residenti nelle macchine in uso
    Ad ogni step ben funzionante si salva l'immagine del disco, così da averla sempre a disposizione in 5 minuti, e si operano i cambiamenti voluti su un altro ssd, partendo dall'ultimo sistema funzionante e soddisfacente. Nel caso di dubbi su una scelta, passare da un ssd all'altro è questione di un minuto. Ci sono, poi, situazioni più semplici, come per esempio jplay, che si seleziona dalla finesrtra di setting di HQ. Con questa modalità ieri sera, ho potuto girare in pochi minuti il SO del NAA in tre situazioni differenti (8.1 + ramdisk/8.1+ramdisk+jplay/winserver
    gui+ramdisk+jplay5) con un'evidenza ancora maggiore del vantaggio sonico dell'ultima combinazione, giusto per fare un esempio. Ma il problema è stata l'installazione di win server, la sua messa a punto, quella di jplay che ha richiesto combattimenti epocali con la beta 6 che nel mio sistema presenta un sacco di difficoltà, e così via. Un sacco di tempo sottratto all'ascolto per ascoltare meglio? E' così, purtroppo.
    Saint Buridano's donkey, il nostro santo protettore, però ci continua ad offrire possibilità continue di implementazione, quasi come fosse Lucignolo nel paese dei balocchi ( che finì con le orecchie d'asino......sarà un caso? Orecchie grandi.........asino.........) per cui questo gioco non sembra avere mai fine. I miei due prossimi step di prova continuano a riguardare il NAA e saranno, nell'ordine: riuscire ad andare in core mode con winserver e poi mettere su il naa full linux, così faccio trovare un po' di pace al mio socio
    Un'altra cosa è fondamentale, però, ed è la mancanza di fretta nelle decisioni. Infatti sarebbe buona norma conservare le immagini dei SO, con relative implementazioni, giudicati buoni in passato così da fare backstep, ogni tanto, per verificare se a distanza di tempo le nuove soluzioni sono davvero valide. Fin'ora non mi è mai capitato di fare marcia indietro ma questo non significa nulla, solo i lunghi ascolti, alla fine, sono quelli che permettono giudizi definitivi. Quanto al fatto che siamo tutti degli scoppiati, questo è un assioma, nonchè conditio sine qua non per incontrarci in questo luogo!

  8. #8
    tebibyte
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    ma non é che alla fini ci piace anche questo sbattimento??? io penso di si

  9. #9
    kibibyte L'avatar di grunter
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    Non volendo inquinare altri thread, ho aperto questo per prenderci un po in giro, partendo da una riflessione:


    Stando agli argomenti attivi ed i quattro gatti che siamo, stiamo (state, io sapete che sono tirchio e pigro) provando CONTEMPORANEAMNETE sui nostri sistemi gli effetti di:


    a) due 'ecosistemi' di riferimento: HQP e Squeezebox, quest'ultimo in versione nativa o sotto forma di Daphile.
    b) diversi OS (Linux/Windows) chi usa OSX almeno ha meno opzioni.
    c) diversi 'dialetti' (win 8.01/Server R2)
    d) diversi 'ottimizzatori' di SO (AO, fidelizer, JPLAY)
    e) diverse architetture Server + NAA/Renderer, Stand Alone, Stand Alone/Control PC+ Audio PC, Server + NAA/Renderer/Control PC + Audio PC

    Al che aggiungiamo un pizzico di Ram Disk qui e la, LPSU a piacere, Tweaks vari sui diversi hw e sulla rete, DSP, CRC upsampling e filtering, oltre ovvialmente a bulgarelli qui e la, DAC a iosa e mi fermo qui, ic sunt leones.

    Negli ultimi 10 giorni ho letto di miglioramenti DEFINITIVI e prestazioni ASSOLUTE in almeno 4 occasioni diverse.

    Ma come fate a distingure le origini dei diversi cambiamenti? Io mi ubriaco già solo spostando di poco il punto di ascolto e non sono più sicuro di nulla se solo cambio un cavo...

    Riusciremo a consolidare, non dico il sistema definitivo o meglio suonante, ma almeno qualche linea guida immune da questi miasmi alcolici di relativismo audiofilo?

    Ragionate gente, ragionate...
    Hai toccato incidentalmente l'unico aspetto più importante di tutti, che conta più delle elettroniche e del software utilizzato nell'impianto e che dovrebbe essere affrontato per primo: l'interazione impianto/ambiente e di conseguenza il corretto posizionamento delle casse nella stanza e la corretta scelta del punto di ascolto.
    Come hai sottolineato basta spostare il punto di ascolto per avere cambiamenti radicali, di conseguenza è importantissimo fare uno studio accurato del posizionamento delle casse e del punto di ascolto.
    Per fare questo ti consiglio di procurarti un microfono (che è anche convertitore a/d) umik e installare REW sul tuo pc in modo da fare delle prove.
    Riguardo a rew la risposta in frequenza è solamente l'aspetto più facilmente leggibile ma ci sono altri parametri che incidono altrettanto se non di più: waterfall e rt60 in primis.
    Se vuoi un consiglio cerca di seguire la procedura che qui riporto (estrapolata da un 3d su altro forum in cui parlo del mio impianto), procedura che mi è stata insegnata da un caro amico "impallinato", oltre che di hifi, di trattamento acustico passivo.
    Mi ha sempre detto il mio amico Roberto, che chi fa della musica il suo lavoro e ad esempio allestisce uno studio di registrazione, prima ancora di pensare a quali componenti acquistare pensa alla giusta acustica della stanza, questo perchè una stanza ben costruita e ideata in modo tale da avere poche riflessioni (o comunque averle in punti distanti da quello di ascolto) ti permetterà di sentire bene anche un impianto economico ma ben assemblato, viceversa avere un impianto da n.mila euro inserito in una stanza pessima acusticamente ti servirà solo a sentirti frustrato.
    Ecco l'estratto dal 3d in cui parlo di come abbiamo fatto a scegliere la posizione delle casse e dopo la posizione del punto di ascolto. Questa non vuole essere la panacea di tutti i mali, ma ti assicuro che da me ha cambiato in positivo il suono dell'impianto più di qualsiasi accortezza hardware/software.

    ...Per scegliere la posizione migliore del punto di ascolto e il posizionamento delle casse devo ringraziare Roberto, che è venuto da me, mi ha aiutato a togliere i mobili di torno e ha effettuato delle misurazioni microfoniche tramite rew. Il processo che descriverò è quello che Roberto ha fatto suo leggendo moltissimi 3d su gearslutz.com (forum del mondo pro dove scrivono moltissimi ingegneri del suono e in cui l’argomento del trattamento della stanza è tenuto più di conto che non la scelta delle elettroniche, in effetti se tutti si comportassero così gli impianti suonerebbero molto meglio, peccato che il fatto di dover usare le stanze della propria abitazione anche per altro che non ascoltare la musica, di fatto spesso ci impedisca di effettuare interventi radicali).
    Il primo passo del procedimento di Roberto è quello di trovare il miglior punto di ascolto all’interno della stanza. Una volta stabilito la zona (non la posizione precisa) in cui si vogliono mettere le casse, le si posizionano a ridosso della parete negli angoli della stanza, questo per far sì che l’accentuazione della gamma bassa sia la maggiore possibile. Fatto questo si traccia una riga in terra con dello scotch di carta (da carrozzieri) a metà tra le due casse e perpendicolarmente alla teorica riga che le collega tra loro. Segniamo su questa riga a distanza di 5 o 10 cm tra loro tanti punti quanti sono i test che vogliamo fare, ogni punto rappresenta un possibile punto di ascolto. Ovviamente non ha molto senso prendere tale punto troppo vicino alle casse, cominciamo a prenderlo da una distanza ragionevolmente plausibile come possibile punto di ascolto. Partiamo dalla prima posizione, ci piazziamo il nostro bel microfono (io ho preso l’umik1 quello usb che fa anche da scheda audio di acquisizione), lanciamo rew e gli facciamo misurare lo sweep. Ci spostiamo sul successivo punto e ripetiamo l’operazione. Continuiamo così finché non abbiamo misurato tutte le posizioni papabili. Alla fine delle misurazioni andiamo ad analizzare punto punto le varie risposte in frequenza e i vari waterfall. Ci segniamo quelli che ci sembrano migliori annotandoceli. Nel mio caso ce n’era uno nettamente migliore degli altri, dunque fin da subito ho stabilito che quello doveva essere il punto di ascolto ideale (che guarda caso non distava poi tantissimo da quello che avevo scelto ad occhio, anzi orecchio).
    Individuato il punto di ascolto lasciamo il microfono in quella posizione e tiriamo dalle casse (sempre posizionate negli angoli) delle righe in terra con lo scotch di carta che le congiungono con il punto scelto. Poi segniamo le posizioni (sempre ogni 5 o 10 cm a seconda di quanto abbiamo voglia di misurare e analizzare) e spostiamo le casse nelle varie posizioni effettuando la misurazione dello sweep con rew. Se siamo stati abbastanza precisi il triangolo formato dal punto di ascolto con le casse dovrebbe essere più o meno equilatero (non proprio ma fa lo stesso). Alla fine delle misurazioni ripetiamo l’analisi della risposta in frequenza, della waterfall e anche della risposta all’impulso (molto utile per vedere e identificare le prime riflessioni). Come per la scelta del punto di ascolto anche in questo caso ho avuto la fortuna di identificare una posizione nettamente migliore alle altre.
    Fatto questo ho utilizzato dei pannelli in una variante della fibra di poliestere (questi per la precisione CARUSO-ISO-BOND - CARUSO GmbH Vliesstoffwerk: Vlies, Filz, Dämmstoff, Lieferung, Iso, Bond, Absorber, Absorption, Akustik, Baffel, Schall, Lärm, Wärme, Kälte, PES, Polyester) di dimensione 120x60 e profondità 10cm (stanno in piedi da soli). Questo materiale ha dei coefficienti di assorbimento molto vicini alla lana di vetro/roccia ma sono completamente anallergici e non creano nessun tipo di problemi senza la necessità (anche se dovrei farlo per un fattore estetico) di doverli rinchiudere in altri contenitori o comunque rivestire come è necessario fare con la lana di roccia. Inoltre il coefficiente di assorbimento è abbastanza costante al variare della frequenza, dunque sono più broadband di altri il che è una buona cosa, soprattutto se, come me, li usate per trattare le riflessioni primarie laterali.
    Alla fine ne ho piazzati tre al lato sinistro e tre al lato destro rispetto alla posizione di ascolto. Non ho rifatto le misurazioni ma ad orecchio questa è la posizione che mi permette di avere la maggiore profondità di scena tra quelle possibili.
    Il risultato finale è una posizione abbastanza nearfield in cui il triangolo equilatero cassa sx, cassa dx e punto di ascolto ha lati di 1,90 m. Le casse sono inclinate in modo da vedere dal punto di ascolto appena un pezzetto di parete interna, anche se mi sono ripromesso di fare esperimenti in tal senso con tanto di misure.
    Nonostante le apparenze questa posizione garantisce uno sviluppo del soundstage molto credibile e che si estende ben al di là della posizione delle casse in tutte le direzioni. Il rovescio della medaglia è che basta spostarsi di poche decine di cm dalla posizione ideale per perdere tutta la credibilità del soundstage e inziare a sentire una serie di rimbombi sul mediobasso.
    Se e quando verrete a trovarmi è fondamentale che ascoltiate uno alla volta nel punto di ascolto ideale, altrimenti vi perdete tutto il bello del mio impianto, parola mia e degli amici che già sono venuti a trovarmi.

  10. #10
    pebibyte L'avatar di marcoc1712
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    Originariamente inviato da grunter
    ... ti consiglio di procurarti un microfono (che è anche convertitore a/d) umik e installare REW sul tuo pc in modo da fare delle prove.
    Solo per chiarire: la correzione acustica è una delle attività professionali che svolgo, REW - insieme ad altri strumenti - è uno dei software che uso, non è certo il più completo ma ha il vantaggio di essere free, così una volta fatto il sopraluogo e stabilite le priorità dei caso, il cliente può cercare un miglioramento continuo in autonomia usando gli stessi strumenti.

    Non mi piace parlare qui di cose che faccio per guadagnarmi da vivere, quindi passo oltre.

    Unico appunto: prima di intervenire sulle riflessioni primarie e sui tempi d decay con interventi mirati, io consiglio sempre di verificare i modi ambientali e porre in atto le contromisure di base contro le onde stazionarie, poi il resto. Ovviamente in assenza di gravi ed evidenti vizi di fondo ed in presenza di un posizionamento in ambiente non palesemente errato.

    Ciao.
    Ultima modifica di marcoc1712 : 01-03-2015 a 11:58

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