Si, comprendo il tuo punto di vista e concordo che ciò che non è indispensabile è inutile e ciò che è inutile è potenzialmente dannoso, ma quel che resta deve essere di qualità ineccepibile. Ricordo - per esempio - che Raspberry ha un unico bus per USB ed ethernet e questo è un grave compromesso, non credo sia così in cubox e probabilmente la mia è solo una forma di pregiudizio, ma le prove che ho fatto a suo tempo con Voyage, mi hanno sempre fatto preferite un x86 ad un ARM (AlixBoard), in questo caso provare costa veramente poco però, quindi ognuno può giudicare senza svenarsi, al massimo il cubox lo si usa come fermacarte...
Mi pare molto saggio, comunque, mettere l'hw utilizzato in condizione di operare al meglio , sia come alimentazione che - insisto - come posizionamento.
Concettualmente corretto, ma alla fine è praticamente inevitabile che la ricerca del suono 'migliore' - valutabile solo come risultato finale - porti a correggere l'insieme della catena e considerato che le differenze di cui stiamo parlando sono realmente trascurabili se confrontate con quelle introdotte anche solo selezionando un diverso filtro, va da sè.
Non è un fatto di per se negativo, hai in mano uno strumento potente, sta a te usarlo correttamente.
Grazie per la risposta, aggiungo una mia deduzione, ti prego di smentirla o correggerla se secondo te è impropria:
Se in un dato sistema hw e software in bit-perfect 16/44,1 non ci sono apprezzabili differenze tra HQP e cPlay ed in alcuni casi (non tutti, come hai riportato tu) l'introduzione di NAA apporta benefici, stante lo scopo di NAA di allontanare dal sistema audio la maggior parte delle operazioni 'informatiche' del pc, al prezzo di introdurre attività di rete, allora almeno in questi casi i benefici apportati dall'architettura distribuita correttamente realizzata sono superiori rispetto ai detrimenti, il che è in linea anche con quello che sostiene per sempio Madman, in merito al fatto che cmp2 'headless' si avvantaggia degli stessi benefici.
Il fatto che l'efficacia sia diversa in sistemi diversi, come scrivi tu, ci obbliga a fare i conti con la necessità di ottimizzare comunque la rete ed il NAA, senza certezza di risultato.
Ti stupirà, ma questo è sostanzialmente la stessa opinione che ho rilevato altrove, con la sola differenza che qualcuno (autorevole) sostiene che i detrimenti apportati dalla rete siano in certa qual misura 'sistemici' e non eliminabili completamente, quindi si tratta di scegliere 'il male minore'.
Aggiungo ulteriormente che dalle opinioni che ho raccolto qui fino ad ora, mi pare di poter affermare che nella maggioranza dei casi la preferenza venga accordata alle architetture distribuite, quindi probabilmente i casi in cui i detrimenti sono maggiori rispetto ai benefici sono la minoranza.
Per me è un risultato, certo non definitivo, ma comunque un risultato. Grazie.
Non c'è dubbio e non c'è dubbio che sia altro rispetto alla maggioranza dei sistemi di riproduzione disponibili, proprio per queste sue caratteristiche (io l'ho definito una 'bestia diversa').
Aggiungo che - seppur al momento non sia così per HQP, temo per un peccato di gioventù - le architetture distribuite sono potenzialmente molto più aperte all'introduzione di funzionalità aggiuntive, certo non indispensabili, ma molto, molto, molto comode (vari controller android/iOs, accesso a streaming ed altri servizi on line, multiroom,...) potenzialmente senza effetti sul suono in quanto operanti sul server.
Grazie a tutti quelli che mi hanno gentilmente fornito il loro contributo.
Marco.