L'autore di OneClick! Installer 3 dichiara il supporto per l'installazione dei Service Pack per alcuni prodotti Microsoft e l'installazione degli aggiornamenti di Windows in formato .EXE (XP e 2003) ed .MSU (Vista e superiori). Vie brevi, si tratta di tutti gli aggiornamenti Microsoft per cui installer segue la nomenclatura "KB-XXXXXXX.EXE/MSU".
Sfruttando tool di terze parti come "Windows Updates Downloader" è quindi possibile scaricarsi in locale l'intero repository degli aggiornamenti per una determinata versione di Windows e sfruttare "OneClick! Installer" per effettuarne un'installazione offline.

Che differenze ci sono tra questo modo di procedere e l'integrazione degli aggiornamenti nel disco di installazione, ad esempio tramite nLite?
Come prima cosa, nLite permette di agire solo sul media di installazione, quindi non è utile per fare manutenzione a macchine già operative.
In secondo luogo, nLite potrebbe non essere utilizzabile con successo su quei sistemi prodotti da OEM o comunque per i quali è disponibile solo un supporto di ripristino basato su immagine di sistema operativo preinstallato.
Questa funzionalità risulta particolarmente utile in quelle condizioni, principalmente nell'uso professionale o semi-professionale, in cui non vi è disponibilità di un connessione a banda larga di eccellente qualità e quindi quando ci si trova a fare molte installazioni diverse degli stessi sistemi operativi. In queste condizioni, potrebbe essere utile disporre di una copia completa del repository degli aggiornamenti da installare offline.

Ho provato a scaricare, quindi, tutto il repository di aggiornamenti per Windows 7 64bit usando il tools "Windows Updates Downloader" che scarica gli aggiornamenti in formato .exe e .msu utilizzabili con OneClick! Installer 3. Ho poi prelevato tutti i files scaricati e li ho dati in pasto a "OneClick! Installer 3" insieme ai vari tools. Il test è andato a buon fine, quindi la strada è percorribile, ma richiede alcuni accorgimenti.

La macchina su cui ho fatto il primo test è una vm su hyper-v con Windows 7 SP1 64bit, a cui avevo assegnato 2 vCPU e 2Gb di ram, senza alcun aggiornamento installato: Solo Windows e OCI.
L'installazione, avviata la mattina del 27 Dicembre 2013 attorno alle ore 08.26... Si è conclusa dopo oltre 24 ore, con errori nell'installazione del pacchetto relativo alle librerie VisualC++ e solo i 2/3 degli aggiornamenti di Windows installati.
Ho quindi ho ripetuto il test ripristinando lo snapshot precedente e portando a 4Gb la memoria RAM assegnata alla virtual machine, riutilizzando gli stessi package per l'aggiornamento.
Questa volta il test è andato meglio e si è concluso senza errori ma ci si scontra di nuovo con la debolezza del sistema di logging: 23 pacchetti di aggiornamento risultano non installati, si vedono nella cronologia degli aggiornamento di Windows Update come "non riusciti" ma alcuni compaiono e altri no nel log di OCI e non è possibile capire come mai questi aggiornamenti non siano stati installati al primo "run".

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Questa volta la procedura, iniziata il 28/12/2013 alle ore 15:57:42 si è conclusa il 29/12/2013 alle ore 03:52:51 e ha installato 149 aggiornamenti su 172 disponibili, senza errori e senza la necessità di riavvii intermedi. Per effettuare tutte le installazioni in un colpo solo sono state necessarie quasi 12 ore: Sembra un tempo infinito ma si riduce, in effetti, a una media di 5-6 minuti per ogni pacchetto di aggiornamento.

Il tempo complessivo, comunque, mi sembrava ancora eccessivo rispetto a quello normalmente richiesto da un pc lasciato acceso ad aggiornarsi col metodo classico. Ho interpellato in merito Seizent che, dopo una serie di verifiche, ha ipotizzato che l'anomalia dipenda dal fatto di aver dato oltre 170 pacchetti di aggiornamento in pasto a Windows senza alcun riavvio intermedio.
Test effettuati da loro su Windows 8 in macchina fisica hanno infatti evidenziato un tempo decisamente inferiore e l'installazione di 25 update ha richiesto solo 12 minuti. Non ho potuto ripetere nuovamente i test ma spezzare l'intero blocco di aggiornamenti in almeno due-tre fasi intervallate da un riavvio dovrebbe permettere di non incorrere in alcun problema.

Il lungo tempo richiesto per l'installazione nel corso del nostro test non lo si può certamente considerare un problema del programma: Effettuare in questo modo l'aggiornamento di una installazione di Windows è una forzatura sia per WindowsUpdate che per OCI quindi è normale che si debba prendere qualche precauzione.

In conclusione, allo stato attuale utilizzare OCI per la creazione di un repository di aggiornamenti di Windows da utilizzare off-line è una strada sicuramente percorribile ma richiede alcune accortezze se il volume di aggiornamenti da applicare è enorme.