Il mio ONE: L'ALIMENTAZIONE LINEARE (PRIMA PARTE)

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  1. #21
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    Originariamente inviato da bibo01
    Quelle schede a basso prezzo ES9018 hanno una motherboard che non vale niente. Tra i problemi più comuni ci sono differenze d'impedenza tra le varie sezioni, PS insufficiente, USB che entra tramite S/PDIF, impedenza S/PDIF sballata e, ovviamente per risparmiare, PCB a 2 soli strati.
    I miracoli a quel prezzo non si fanno!
    Sicuramente, ma a vedere sul sito non pare che l'alimentazione sia poi tanto insufficiente e viene specificato che il flusso USB può entrare nel DAC anche via i2s. Poi ovviamente si può fare un po' di modding anche su quella, se la scheda non è tropo scarsa in partenza...
    Invece per quanto sono riuscito a sentire e sapere i DAC di Joro (quelli dell'altro link, di cui un mio amico ha una versione low-end) paiono veramente ottimi (e molto economici), con una buona alimentazione.

  2. #22
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    Originariamente inviato da audiodan
    A questo punto ti consiglierei di andare a vedere sul sito dei francesi di Audiophonics dove vendono alimentatori già pronti, i quali dovrebbero, dico dovrebbero perchè nessuno li ha ancora provari, soddisfare le tue esigenze di non mettere mano al saldatore. Però. se mi posso permettere, tieni presente che gli alimentatori del mio ONE sono stati il primo circuito che ho realizzato con le mie manacce e se solo sai fare una saldatura più o meno corretta ( ci sono ampi tutorial su youtube) la loro costruzione può solo accrescere le tue conoscenze e anche, perchè no, la tua autostima.
    O cavolo, non li avevo visti! E pensare che da Audiophonics ci ho fatto pure un ordine! Proprio quello che cercavo!
    Però quei regolatori 1083/1084 sono di buona qualità? Meglio degli LM317? Questo http://www.audiophonics.fr/module-al...5a-p-8424.html potrebbe andare bene per fornire entrambi i 12V e i 5V della Xonar?
    Riguardo l'autocostruzione, non è che mi tiro indietro, qualche saldatura la so fare, anzi mi sto costruendo un ampli integrato/finale (con possibilità di selezione) e con trasformatore toroidale, basato su hifimediy T2 TK2050, con le mie mani e imparando strada facendo (io ho fatto il liceo classico!). Però lì avevo la schedina hifimediy già pronta da moddare cambiando condensatori e saldandoci fili, da zero su una basetta millefori non sono mai partito... Non è che non lo voglio fare, ma ti faccio presente che non so nemmeno leggere lo schema di un circuito per cui ci vorrebbe qualcuno che mi spiegasse tutto per filo e per segno, sai che rottura per te, altro che le domande di questo thread! Sinceramente alimentatori con schedina già pronta mi sembrano più praticabili...
    Ultima modifica di luca72c : 20-11-2013 a 11:55

  3. #23
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    Originariamente inviato da audiodan
    E' lungo, lo so, ma abbiate pazienza.......sono vecchio e verboso!

    Da molto, moltissimo tempo ho sviluppato la convinzione che il “bel suono” di un sistema di alta fedeltà nasca fondamentalmente dalla cura e dalla qualità della sua alimentazione elettrica e così, quando ho iniziato a interessarmi di cMP e delle sue basi teoriche, mi è apparso evidente che anche il transport proposto da cics non fosse esentato dal rispetto di questa regola.
    Se una velata critica dovessi muovere al nostro profeta israeliano sarebbe proprio quella di avere affrontato questo argomento più dal punto di vista computeristico che audiofilo, identificando si il problema ma proponendo di risolverlo con una cura che rischiava di essere peggiore del male, ovvero l’uso di più alimentatori switching. Questo, a mio parere , avrebbe solo contribuito ad aumentare il rumore, quindi il jitter dell’intero sistema. E infatti, a rafforzare questa mia convinzione, hanno cominciato a comparire i vari progetti e proposte per soluzioni di alimentazioni interamente lineari, eliminando quindi del tutto gli alimentatori switching dal sistema.
    Probabilmente questa soluzione è ciò che possiamo definire l’optimum, almeno da punto di vista teorico, ma presenta una serie di problematiche legate alla realizzazione di un almentatore con molte tensioni e necessità differenti (pensate solo alle difficoltà legate a dare i giusti comandi di accensione alla mobo, alla necessità di avere una tensione di 5 V ( il cavo viola del P24) che alimenti i servizi della mobo primadell’accensione della stessa e non ultimo la difficoltà di un cablaggio non proprio semplce e alla portata di tutti, per tacere dei problemi di ingombro vista la necessità di smaltire un calore non proprio contenuto. Questi sono tutti problemi risolvibili ma con difficoltà e quindi alla portata dei pochi capaci di risolverli. Bell’esempio ma troppo restrittivo, servono soluzioni diverse.

    Le fasi di sviluppo dell’alimentazione del mio cMP2 sono quindi state tre, nei miei diciotto mesi di follia progettuale:

    Prima fase: mi sono detto “Ok, le alimentazioni lineari sono le migliori, ma che succede se metto il miglior alimentatore switching per PC? Non sarà la stessa cosa? Giro sul web, leggo, valuto e Identifico il Seasonic X650 ( il fanless non era ancora uscito), lo acquisto e lo monto. Molto buono, costruzione di livello stellare ,ma oggi sono in grado di affermare con assoluta certezza che NON C’E’PARAGONE: l’alimentazione lineare è NETTAMENTE SUPERIORE!

    Seconda fase: sento parlare del picoPsu. Lo acquisto e lo monto, alimentandolo non già con le mattonelle switching ma con il Peaktech 6080, un bell’alimentatore da laboratorio, lineare con tensioni e correnti regolabili (max 3 A, però), di costo accessibilissimo e di affidabilità certa. Un po’ ingombrante, anche perché me ne servono due. Infatti la mia scelta di costruire un cMP2 basato sulla Asus Xonar Essence mi obbliga, per tutto quanto detto prima, ad alimentare in lineare anch’essa, la quale necessita sia dei 5 che dei 12V. Alla fine mi trovo con un apparecchio di grandi dimensioni ( il bellissimo case Zalman 501) , con due alimentatori esterni , uno interno ( il Seasonic) e il picoPsu, il tutto con tre cavi di alimentazione a : un po’ complicato, no? Quattro interruttori da azionare più il tasto ON del PC da accendere e spegnere ad ogni ascolto. Però inizio ad apprezzare quanti vantaggi in termini sonori si ottengono: molti, moltissimi. Valgono sicuramente la fatica. Piccolo inciso: secondo la teoria di cics la CPU viene considerata come una fonte “sporca” da alimentare ma esistono segnalazioni di un bel risultato alimentandola in lineare. Non potendo, per base teorica, alimentare e il pico e il P4 con l’ unico alimentatore a 12V a disposizione, ho fatto le dovute prove e, nella mia esperienza, ho trovato che alimentare in lineare il pico era meglio.

    Terza fase: possiamo dire che inizia al primo ascolto del sistema con gli alimentatori lineari, che suona assai bene ma sembra una centrale elettrica. Eppoi non voglio switching, e ancora voglio il P4 alimentato in lineare ma soprattutto voglio un apparecchio che non abbia appendici e che abbia un solo cavo di alimentazione.

    Ma viene il bello: come farlo?
    Primo problema: scarto subito la soluzione di Mihaylov, quella di un alimentatore completamente lineare, elegantissima ma di difficile realizzazione, almeno per me. E poi non voglio rinunciare a quel piccolo miracolo di picoPSU, che una volta alimentato in lineare regola solamente i 12V che gli arrivano, portandoli a 5 e a 3,3V e lasciando passare inalterata la 12V direttamente alla mobo ( parlo del 150 XT e del nuovo 160, altri modelli non fanno questo), praticamente senza ripple e con un’efficienza che nessun’altro alimentatore ha.
    Secondo problema: a questo punto ho necessità di due sole tensioni , la 5 e la 12V. Visti i “precetti” teorici e visti anche i consumi irrisori del sistema Sandy Bridge opto per un alto numero di alimentatori, ciascuno dedicato ad un compito specifico, a basso amperaggio e, quindi, a bassa problematica termica.
    Quale schema scegliere, tra i tanti? Mi viene in aiuto un’altra volta il forum di Audio Asylum dove qualcuno ( mi sembra theob) cita i regolatori di tensione Belleson. Guardo le caratteristiche, mi convincono, li acquisto ( un mezzo salasso, soprattutto per la dogana) e scovo uno schema semplicissimo per 78xx (fig.1) che testo e che dimostra di funzionare benissimo. Ma ho bisogno anche di alimentatori per i “servizi” (SSD-Cdrom-USB esterne) che necessitano di più corrente. Scovo un altro schema assai semplice (fig.2), che mette in parallelo più 78xx per arrivare alla corrente desderata.
    Si delineano, quindi, i seguenti alimentatori necessari per i sistema:
    1) Bellson 12 v (2 A) su schema 1 per picoPSU ( consumo atteso 1,2 A)
    2) Bellson 12 v (2 A)s u schema 1 per P4 (consumo atteso 300mA)
    3) Bellson 12 v (2 A) su schema 1 per Xonar Essence (consumo atteso 300 mA)
    4) Bellson 5 v (2 A) su schema 1 per Xonar Essence ( consumo atteso 900 mA)
    Questi sono gli alimentatori “nobili” che verranno alimentati da un toroidale da 80VA con due secondari, uno dedicato al picoPSU e l’altro diviso tra i restanti tre. Il tutto viene inserito nel case di un vecchio alimentatore ATX svuotato.
    Restano gli alimentatori dei servizi :
    1) 7812 S x3 (schema 2) che dovrebbe erogare fino a 6 A
    2) 7805 x 3 (schema 2) che dovrebbe erogare 3 A
    Ciascuno dei due moduli è montato libero nel case ed è alimentato da un toroidale dedicato.
    E qui per ora mi fermo dicendo che, fermo restando che questa è una delle tante possibilità di costruire un'alimentazione lineare, ha il pregio di funzionare bene e con un risultato sonico che, a mio avviso, va oltre le mie aspettative.
    Alla seconda parte le problematiche realizzative e di montaggio.

    Ma questi Belleson che caratteristiche hanno per classificarli così performanti ?
    Provati anche i diodi super fast recovery ? , od usato un ponte od i soliti 4004 ?
    Solitamente per abbassare l'impedenza di uscita di uno stabilizzatore esistono i soliti due sistemi : condensatori di adeguata capacità, ed ancora meglio se piazzati alla fine delle linee di alimentazione,
    ppoi ancora meglio prevedere un alimentatore esterno già stabilizzato a tensioni superiori le necessarie, entrare nel tower e ri stabilizzare tensioni già stabilizzate, per arrivare alle tensioni necessarie

  4. #24
    tebibyte L'avatar di bigtube
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    Originariamente inviato da audiodan
    E' lungo, lo so, ma abbiate pazienza.......sono vecchio e verboso!
    .........................................
    ........................

    Si delineano, quindi, i seguenti alimentatori necessari per i sistema:
    1) Bellson 12 v (2 A) su schema 1 per picoPSU ( consumo atteso 1,2 A)
    2) Bellson 12 v (2 A)s u schema 1 per P4 (consumo atteso 300mA)
    3) Bellson 12 v (2 A) su schema 1 per Xonar Essence (consumo atteso 300 mA)
    4) Bellson 5 v (2 A) su schema 1 per Xonar Essence ( consumo atteso 900 mA)
    Questi sono gli alimentatori “nobili” che verranno alimentati da un toroidale da 80VA con due secondari, uno dedicato al picoPSU e l’altro diviso tra i restanti tre. Il tutto viene inserito nel case di un vecchio alimentatore ATX svuotato.
    Appare proponibile la soluzione, piu' economica, concernente l'uso attento dei nuovi regolatori della LT Technology : LT3080 e LT 3083 . Andando alla sostanza abbiamo 3 linee a 12V e i loro assorbimenti sono :
    1,2 A ---> adozione di un LT 3083 per stare tranquilli
    300 mA--->adozione di LT 3080
    300 mA--->altro LT 3080.

    Linea a 5V :
    900 mA---> altro LT 3083
    Tutte queste linee prendono l'alternata 12V AC da un solo trafo di adeguata potenza (4,5 A )


    Restano gli alimentatori dei servizi :
    1) 7812 S x3 (schema 2) che dovrebbe erogare fino a 6 A
    2) 7805 x 3 (schema 2) che dovrebbe erogare 3 A
    Ciascuno dei due moduli è montato libero nel case ed è alimentato da un toroidale dedicato.
    E qui per ora mi fermo dicendo che, fermo restando che questa è una delle tante possibilità di costruire un'alimentazione lineare, ha il pregio di funzionare bene e con un risultato sonico che, a mio avviso, va oltre le mie aspettative.
    Alla seconda parte le problematiche realizzative e di montaggio.
    Anche in questo caso una linea si puo' servire con 2 LT 3083 in parallelo
    L'altra con un LT3083.
    anche qui puo' essere utile un trafo con 2 secondari 12V AC di opportuna potenza .

    Se a qualcuno interessa come realizzare la faccenda dia una occhiata qui .

  5. #25
    i'm back L'avatar di madman
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    Qualche anima pia mi chiarisce un attimo il collegamento fra i 4 diodi? come ad un bambino di 5 anni....

  6. #26
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    Originariamente inviato da madman
    Qualche anima pia mi chiarisce un attimo il collegamento fra i 4 diodi? come ad un bambino di 5 anni....
    Ecco: http://www.nexthardware.com/forum/cm...-lt3083-2.html - post #17

  7. #27
    i'm back L'avatar di madman
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    Grazie, me l'ero scordato...

  8. #28
    i'm back L'avatar di madman
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    Ok ragazzi, devo passare all'azione e fare il primo circuito di test. Vorrei usare il tester e capire esattamente i punti di saldatura. Inoltre guardando lo schema, io interpreto che, fatta eccezione per il ponte diodi e per il regolatore, gli altri non sono componenti con un ingresso ed un uscita, ma solo anodo e catodo che vanno saldati al + e - proveniente dal ponte diodi?

    Scusate l'ignoranza...

  9. #29
    tebibyte
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    Giusto, sono pochi componenti e bisogna mettercisi d'impegno per sbagliare. Mi raccomando solo di controllare la polarità dei condensatori elettrolitici, perchè scoppiano se montati al contrario!!!!

  10. #30
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    OK, come faccio a verificare col tester se sto andando bene?

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