Originariamente inviato da
audiodan
E' lungo, lo so, ma abbiate pazienza.......sono vecchio e verboso!
Da molto, moltissimo tempo ho sviluppato la convinzione che il “bel suono” di un sistema di alta fedeltà nasca fondamentalmente dalla cura e dalla qualità della sua alimentazione elettrica e così, quando ho iniziato a interessarmi di cMP e delle sue basi teoriche, mi è apparso evidente che anche il transport proposto da cics non fosse esentato dal rispetto di questa regola.
Se una velata critica dovessi muovere al nostro profeta israeliano sarebbe proprio quella di avere affrontato questo argomento più dal punto di vista computeristico che audiofilo, identificando si il problema ma proponendo di risolverlo con una cura che rischiava di essere peggiore del male, ovvero l’uso di più alimentatori switching. Questo, a mio parere , avrebbe solo contribuito ad aumentare il rumore, quindi il jitter dell’intero sistema. E infatti, a rafforzare questa mia convinzione, hanno cominciato a comparire i vari progetti e proposte per soluzioni di alimentazioni interamente lineari, eliminando quindi del tutto gli alimentatori switching dal sistema.
Probabilmente questa soluzione è ciò che possiamo definire l’optimum, almeno da punto di vista teorico, ma presenta una serie di problematiche legate alla realizzazione di un almentatore con molte tensioni e necessità differenti (pensate solo alle difficoltà legate a dare i giusti comandi di accensione alla mobo, alla necessità di avere una tensione di 5 V ( il cavo viola del P24) che alimenti i servizi della mobo primadell’accensione della stessa e non ultimo la difficoltà di un cablaggio non proprio semplce e alla portata di tutti, per tacere dei problemi di ingombro vista la necessità di smaltire un calore non proprio contenuto. Questi sono tutti problemi risolvibili ma con difficoltà e quindi alla portata dei pochi capaci di risolverli. Bell’esempio ma troppo restrittivo, servono soluzioni diverse.
Le fasi di sviluppo dell’alimentazione del mio cMP2 sono quindi state tre, nei miei diciotto mesi di follia progettuale:
Prima fase: mi sono detto “Ok, le alimentazioni lineari sono le migliori, ma che succede se metto il miglior alimentatore switching per PC? Non sarà la stessa cosa? Giro sul web, leggo, valuto e Identifico il Seasonic X650 ( il fanless non era ancora uscito), lo acquisto e lo monto. Molto buono, costruzione di livello stellare ,ma oggi sono in grado di affermare con assoluta certezza che NON C’E’PARAGONE: l’alimentazione lineare è NETTAMENTE SUPERIORE!
Seconda fase: sento parlare del picoPsu. Lo acquisto e lo monto, alimentandolo non già con le mattonelle switching ma con il Peaktech 6080, un bell’alimentatore da laboratorio, lineare con tensioni e correnti regolabili (max 3 A, però), di costo accessibilissimo e di affidabilità certa. Un po’ ingombrante, anche perché me ne servono due. Infatti la mia scelta di costruire un cMP2 basato sulla Asus Xonar Essence mi obbliga, per tutto quanto detto prima, ad alimentare in lineare anch’essa, la quale necessita sia dei 5 che dei 12V. Alla fine mi trovo con un apparecchio di grandi dimensioni ( il bellissimo case Zalman 501) , con due alimentatori esterni , uno interno ( il Seasonic) e il picoPsu, il tutto con tre cavi di alimentazione a : un po’ complicato, no? Quattro interruttori da azionare più il tasto ON del PC da accendere e spegnere ad ogni ascolto. Però inizio ad apprezzare quanti vantaggi in termini sonori si ottengono: molti, moltissimi. Valgono sicuramente la fatica. Piccolo inciso: secondo la teoria di cics la CPU viene considerata come una fonte “sporca” da alimentare ma esistono segnalazioni di un bel risultato alimentandola in lineare. Non potendo, per base teorica, alimentare e il pico e il P4 con l’ unico alimentatore a 12V a disposizione, ho fatto le dovute prove e, nella mia esperienza, ho trovato che alimentare in lineare il pico era meglio.
Terza fase: possiamo dire che inizia al primo ascolto del sistema con gli alimentatori lineari, che suona assai bene ma sembra una centrale elettrica. Eppoi non voglio switching, e ancora voglio il P4 alimentato in lineare ma soprattutto voglio un apparecchio che non abbia appendici e che abbia un solo cavo di alimentazione.
Ma viene il bello: come farlo?
Primo problema: scarto subito la soluzione di Mihaylov, quella di un alimentatore completamente lineare, elegantissima ma di difficile realizzazione, almeno per me. E poi non voglio rinunciare a quel piccolo miracolo di picoPSU, che una volta alimentato in lineare regola solamente i 12V che gli arrivano, portandoli a 5 e a 3,3V e lasciando passare inalterata la 12V direttamente alla mobo ( parlo del 150 XT e del nuovo 160, altri modelli non fanno questo), praticamente senza ripple e con un’efficienza che nessun’altro alimentatore ha.
Secondo problema: a questo punto ho necessità di due sole tensioni , la 5 e la 12V. Visti i “precetti” teorici e visti anche i consumi irrisori del sistema Sandy Bridge opto per un alto numero di alimentatori, ciascuno dedicato ad un compito specifico, a basso amperaggio e, quindi, a bassa problematica termica.
Quale schema scegliere, tra i tanti? Mi viene in aiuto un’altra volta il forum di Audio Asylum dove qualcuno ( mi sembra theob) cita i regolatori di tensione Belleson. Guardo le caratteristiche, mi convincono, li acquisto ( un mezzo salasso, soprattutto per la dogana) e scovo uno schema semplicissimo per 78xx (fig.1) che testo e che dimostra di funzionare benissimo. Ma ho bisogno anche di alimentatori per i “servizi” (SSD-Cdrom-USB esterne) che necessitano di più corrente. Scovo un altro schema assai semplice (fig.2), che mette in parallelo più 78xx per arrivare alla corrente desderata.
Si delineano, quindi, i seguenti alimentatori necessari per i sistema:
1) Bellson 12 v (2 A) su schema 1 per picoPSU ( consumo atteso 1,2 A)
2) Bellson 12 v (2 A)s u schema 1 per P4 (consumo atteso 300mA)
3) Bellson 12 v (2 A) su schema 1 per Xonar Essence (consumo atteso 300 mA)
4) Bellson 5 v (2 A) su schema 1 per Xonar Essence ( consumo atteso 900 mA)
Questi sono gli alimentatori “nobili” che verranno alimentati da un toroidale da 80VA con due secondari, uno dedicato al picoPSU e l’altro diviso tra i restanti tre. Il tutto viene inserito nel case di un vecchio alimentatore ATX svuotato.
Restano gli alimentatori dei servizi :
1) 7812 S x3 (schema 2) che dovrebbe erogare fino a 6 A
2) 7805 x 3 (schema 2) che dovrebbe erogare 3 A
Ciascuno dei due moduli è montato libero nel case ed è alimentato da un toroidale dedicato.
E qui per ora mi fermo dicendo che, fermo restando che questa è una delle tante possibilità di costruire un'alimentazione lineare, ha il pregio di funzionare bene e con un risultato sonico che, a mio avviso, va oltre le mie aspettative.
Alla seconda parte le problematiche realizzative e di montaggio.