Ciao Bibo,
il grafico che hai postato, e che ti ha indotto a pensare che DRC e Dirac Live in un punto singolo si equivalgano, assomiglia molto a quello dei filtri di Tom che ho citato precedentemente, anzi direi che è lo stesso:
Ma non è così, ripeto quindi quanto detto nel mio post precedente e cioè che Tom per ricavare quel grafico ha "costretto" Dirac Live ad operare con una sola misurazione trasformandolo in un "simil-drc" i cui risultati sono quindi ovviamente quelli suindicati, ma NON sono indicativi della correzione nei domini del tempo e della frequenza operati da Dirac Live.
Secondo Dirac Research anche in un singolo punto di ascolto quale una poltrona la migliore correzione possibile può essere fatta solo usufruendo dei dati forniti da misurazioni multiple relativamente a cosa cambia, e cosa non cambia, nell'ambiente ed anche a considerazioni geometriche relative alla posizione delle sorgenti.
Una singola misurazione da un singolo punto non è sufficiente per raccogliere le informazioni necessarie all'algoritmo di Dirac Live, spero di aver chiarito definitivamente questo aspetto.
Alcuni motivi sono spiegati nel link che ho indicato precedentemente ma cito anche un brano, il seguente:
"Stereo reproduction is based on the fact that humans are sensitive to correlation of sounds from different sources. Even if there are two physical sound sources in a room, we can under certain circumstances perceive a single source placed somewhere in between the two physical sources.
If the two sources play identical sounds, and are equally far away from us, one to the left and one to the right, we will perceive a phantom source in the middle between the two sources. When the sources are not perfectly correlated, the spatial impression is altered. Also, if one source is delayed enough we will not even hear that source; all sound will be perceived as emanating from the earlier source. This is the well-documented precedence effect.
An interesting aspect of the precedence effect is that the perception depends not just on the delay but also on the spatial separation between the two sources. For instance, if the two sources are located on a straight line extending from the listener so that the listening angle is the same to both sources, the sound will be perceived as colored. If the same delay settings are used but the speakers are separated horizontally, there is no perception of coloration. We simply hear the first source"
Da qui: http://www.dirac.se/media/12044/on_room_correction.pdf
Quì concludo le considerazioni Dirac per proseguire con quella che è una opinione strettamente personale, che non riflette una valutazione di Dirac, probabilmente non "politicamente corretta" e forse anche un po' provocatoria (e di questo mi scuso)
Penso che il tentativo di riportare all'attenzione il formato DSD serva per alcuni a vendere un po' di dischi e e ad altri per vendere i nuovi DAC visto che la corsa al raddoppio della frequenza di campionamento deve necessariamente giungere alla fine per palese inutilità.
In poche parole penso che i formati PCM attualmente diffusi (e oso dire che secondo me il 24/96 può essere sufficiente) soddisfino ottimamente gli udibili e misurabili requisiti e che ben altri siano i problemi in riproduzione... tanto per citarne alcuni ovviamente la correzione ambientale ma anche la capacità di riprodurre bassi profondi o una dinamica elevata.
Ciao, Flavio
P.S: per favore non citatemi le prove di ascolto perché non ho molta fiducia in quelle che leggo... a titolo esemplificativo c'è che dice mirabilia di Jplay con Foobar mentre nel sito di Foobar Jplay viene indicato come "audiophile scam" (truffa audiofila), a che si deve credere?
foobar2000 troubleshooter