Grazie alla gentile concessione della multigaming, e in particolare a Sebastian, ho tra le mani questo nuovissimo titolo, Dishonored, vincitore di molti premi all’E3 2012 e uno dei giochi più attesi di quest’anno.
Gioco prodotto da Arkane studios, azienda francese fondata a Lione nell’ormai lontano 1999, conosciuta magari per il piu famoso, Dark Messiah Of Might And Magic,uscito nel 2006, e distribuito dal colosso Bethesda, che dopo una scorpacciata di titoli fatti uscire l’anno scorso torna a imporsi con questo promettente prodotto nel 2012.
Il genere è difficilmente classificabile. Viene però considerato come First person Stealth Action Adventure game, ovvero un crogiolo di generi tutti riuniti seguendo le caratteristiche principali di ognuno.
Ora bando alla ciance, e proviamo il gioco assieme a voi.
Dishonored è ambientato a Dunwall, una città dedita alla caccia alla balena dove tecnologia bizzarra e misticismo metafisico coesistono nell'ombra. Nei panni dell'ex fidata guardia del corpo dell'amata Imperatrice, vieni accusato ingiustamente del suo assassinio e diventi uno spietato killer conosciuto solo per l'inquietante maschera che copre il tuo volto. In un momento storico carico d'incertezza in cui la città è flagellata dalla peste e guidata da un governo militare oppressivo e armato di tecnologie neo-industriali, forze oscure cospirano per dotarti di abilità ignote all'uomo comune. Ma a quale prezzo? La verità dietro al tuo tradimento è torbida come le acque che circondano la città, e la vita così come la conoscevi è perduta per sempre.
Non vado oltre onde evitare spoiler per chi non ha ancora avuto l’occasione di provare il gioco. Parliamo piuttosto di:
Prime impressioni
L’inizio del gioco è molto rapido. Gli eventi principali e determinanti per la storia si verificano quasi immediatamente dopo aver familiarizzato con i comandi e le modalità di gioco, attraverso un mini tutorial basato sull’incontro con la figlia dell’imperatrice, dedito a mostrare la funzionalità della nostra skill principale, ovvero la modalità furtiva,che sarà alla base di tutto il gameplay successivo.
Dopo ciò avrà luogo una breve sequenza parlata con la nostra protetta(in quanto noi rivestiamo il ruolo di guardia del corpo dell’imperatrice in persona), che qualche secondo dopo vedremo giacere a terra sanguinante. Veniamo ingiustamente accusati dell’omicidio e rinchiusi in una cella, all’interno dell’immensa prigione di dunwall.
Anche solo dopo questo breve scorcio di gameplay, riusciamo già a tracciare i tratti principali dell’ambiente che ci circonda. Ci troviamo in una metropoli, dai caratteri palesemente steampunk, che ci ricorda molto la Londra vittoriana descritta nei racconti di Charles Dickens. La politica è corrotta, e ciò si esplicita nell’enorme divario che sussiste tra il popolo e i potenti. Non esiste ceto medio: esistono i ricchi, gli sfruttatori, e i poveri, gli sfruttati.
Durante tutto il gioco quindi ci muoveremo in luoghi austeri, grigi, sempre coronati da un cielo perennemente plumbeo(anche se le precipitazioni sono del tutto assenti), inquinato dalle migliaia di fabbriche che bruciano il prezioso olio di balena, emanando fumo e polveri sottili in quantità.
La mia prima impressione dopo questo breve scorcio di gameplay rimane comunque molto buona, forse un po monotona, ma l’atmosfera si ricrea perfettamente. Un bel 9/10 per le fattezze grafiche complessive, che riescono a farci immergere completamente nel vivo della battaglia.
Uno dei punti di forza di questo titolo è l’arsenale in nostro possesso.
Corvo infatti, si ritroverà armato con svariati tipi di equipaggiamenti e armi:
L’arma base sarà ovviamente il pugnale, che servirà a fare fuori i nemici nella maniera piu silenziosa possibile, accompagnato da una affidabile mini-balestra che servirà ad ammazzare o eventualmente addormentare i nemici con precisi colpi da una distanza anche notevole.
Oltre a queste, che saranno sicuramente le armi che userete di più, il gioco offre anche ai giocatori “rambo” armi d’artiglieria quali pistole, granate, mine e oggetti da lancio.
Tutto questo ben di dio sarà ulteriormente coronato dalla possibilità di potenziare a nostro piacimento gli oggetti, spendendo le monete che troveremo nel corso del gioco.
Durante l’avventura inoltre, ci imbatteremo nelle rune, piastre di osso di balena che ci permetteranno di potenziare le nostre skill o magie, proprio come i punti abilità di un GDR. Oltre alle rune scopriremo anche l’utilità assoluta dei Bone Charms, oggetti in grado di potenziare gli attributi del nostro personaggio come ad esempio: resistenza da proiettili, resistenza ai danni fisici ecc.
Su questo dobbiamo dire, Arkane non ha sbagliato un colpo; le armi si adattano perfettamente a qualsiasi stile di gioco noi volessimo assumere, portando i combattimenti ad essere interessantissimi in ogni caso, anche se essendo un gioco perlopiù descritto come stealth, consiglio appunto di portarlo a compimento essendo il piu furtivi possibile, in quanto potrebbe rivelarsi molto ma molto piu semplice procedere con uno stile di gioco aggressivo, oltre al fatto che anche la durata del gioco, già minima(attorno alle 10 ore medie) verrebbe ridotta all’osso e nel giro di poche orette avrete completato il gioco.
Fai le tue scelte
Ciò che vi sto per descrivere, è una caratteristica che mi ha colpito molto, non per l’idea, perché è gia stata utilizzata in molti titoli Bethesda(vedi Fallout), ma per la realizzazione.
Sto parlando del nostro caro karma, ovvero le conseguenze che derivano dalle nostre azioni.
Se decidiamo di mantenere un comportamento perlopiù neutrale, cercando di neutralizzare il minor numero di nemici possibili, il gioco e l’esplorazione risulteranno meno complessi.
Mentre al contrario, se manterremmo uno stile di gioco dedito all’eliminazione di qualsiasi tipo di minaccia, incapperemo in un maggior numero di nemici, facendo risultare il gioco piu difficile nel complesso.
Ma non solo! Sempre di conseguenza alle nostre azioni sarà il vero e proprio finale a cambiare completamente! Svelando quindi svariati finali di trama. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, e anche se non si tratta di novità assolute, la realizzazione è veramente ottima e innovativa per un gioco di questo genere.
HUD(Interfaccia di gioco) e comandi
Parliamo ora dell’interfaccia offertaci dal gioco. Molto intuitiva vorrei dire: si presenta infatti come l’interfaccia classica tipica dei giochi di ruolo, comprendente infatti mana, nel classico colore blu, vita nel classico colore rosso e munizioni, la quali icone sono situate nella parte in alto a sinistra dello schermo.
I comandi invece, sono molto simili a quelli di un FPS classico, fatta eccezione per alcune varianti.
Il movimento sarà gestito dai leggendari tasti W,A,S,D. L’entrata in modalità furtiva, ovvero il “Crouch” sarà gestito dal tasto C. Lo sprint verrà effettuato con il tasto SHIFT e il salto con la BARRA SPAZIATRICE.
Per il resto vediamo l’attacco primario che sarà bindato al tasto sinistro del mouse, mentre l’attacco secondario(ovvero l’uso di magie o armi da fuoco) sarà assegnato al tasto destro del mouse.
Archiviate le componenti che determinano il gameplay di Dishonored è giunto il momento di focalizzarsi sugli aspetti tecnici del gioco. In questo ambito purtroppo il titolo di Arkane Studios non stupisce ed anzi si dimostra per alcuni frangenti anche piuttosto arretrato. Se infatti da un punto di vista puramente artistico è indubbia la qualità del lavoro fatto dallo sviluppatore ed in particolare dal suo design director, quell'Antonov che lavorò al concept di City 17 al tempo di Half-Life 2, lo stesso non si può dire per l'impatto grafico di quanto viene mostrato su schermo. E così da un lato ci ritroviamo davanti ad un design molto originale di Dunwall e dei personaggi che la popolano, due aspetti che portano ad una rappresentazione veramente inedita e unica del mondo di gioco ma dall'altro non possiamo che notare un Unreal Engine ridotto ai minimi termini con una gestione delle luci basilari, moltissime texture a bassa definizione e la mancanza cronica di effetti in grado di dare spessore alle azioni di gioco. Nonostante il gioco sia stato infatti provato su PC, si nota la grande staticità delle scene ricreate sul monitor proprio a causa di questa mancanza di effettistica generale, il tutto unito alla povertà di interazioni con lo scenario che si riducono all'apertura di suppellettili per la raccolta di oggetti di valore economico e all'uso dei vari dispositivi di sicurezza messi in campo dal nemico per tenerci a bada. C'è ovviamente un rovescio della medaglia positivo visto che le richieste hardware del gioco sono piuttosto limitate e già con un sistema medio difficilmente noterete la perdita di qualche frame all'interno di un'azione sempre molto fluida. Sono invece più critico nei confronti della colonna sonora in quanto praticamente inesistente, se non per il tema principale, che viene insistentemente canticchiato dagli NPC per TUTTO il corso del gioco, risultando un po noioso. Con un tema musicale, questo gioco avrebbe avuto molti punti in piu a suo favore, anche se non ne soffre di certo, a parte per qualche piccolezza.
Conclusioni
Le premesse di Dishonored erano indubbiamente altissime e personalmente non vedevo l'ora di mettere alla frusta tutte le meccaniche ideate dagli Arkane Studios. Il risultato finale è assolutamente di prim'ordine, sia per ciò che concerne la libertà d'azione, sia per come è stata definita la trama e gli evolversi degli eventi. La longevità si attesta intorno alle 10 ore, con missioni secondarie annesse, ma considerate che, modificando l'approccio al gioco e puntando su un livello di Caos differente, cambiano così tante cose da trasformare quasi completamente il gameplay. Non mi piace molto la totale assenza di voce del personaggio, che fa tanto Gordon Freeman, ma ringrazio veramente Arkane per aver fatto uscire un titolo alternativo e molto ben strutturato, da tutti i punti di vista. Di questi tempi è proprio oro, e grazie al cielo non dobbiamo nemmeno sorbirci una qualche inutile modalità multiplayer, messa lì perché il reparto marketing ha deciso così.
PRO CONTRO
-La libertà d’azione, praticamente illimitata -Colonna sonora inesistente
-La grafica particolare e coinvolgente -Mutismo totale del personaggio
-La longevità, se giocato come si deve
Finisco elencandovi i requisiti minimi e quelli consigliati per la versione PC:
Requisiti Minimi
Processore: dual core a 3.0 Ghz
Memoria: 3 GB di RAM
Scheda video: compatibile con le DirectX 9 e con 512 MB di RAM (NVIDIA GeForce GTX 460 / ATI Radeon HD 5850)
Spazio su Hard Disk: 9 GB
Sistema operativo: Windows Vista / Windows 7
Requisiti Consigliati
Processore: quad core a 2.4 GHz
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: compatibile con le DirectX 9 e con 768 MB di RAM