Il.cue questo sconosciuto.
Ovvero come non spararsi un colpo in testa perché non riuscite ad ascoltare un disco con cplay!
I grandi vantaggi di un cMP2 vengono un po’ limitati da questo primo scoglio che si incontra all’atto pratico di ascoltare musica quando, ancora inebriati dalla soddisfazione di vedere il PC avviarsi dopo aver implementato il minlogon e ancora di più dopo aver visto che funziona davvero ( “…ma l’ho fatto davvero io da solo?”è la domanda colma di soddisfazione che si affaccia alla nostra mente affaticata), viene il momento di ascoltare il risultato di tanta fatica e……..come diavolo si fa a farlo suonare? Mica è foobar che si mangia tutto con un semplice drag’n drop , questo cplay richiede ben altre cure. Ma quali ?
Il cue, ci vuole il cue!!
Niente paura: questo lungo post, dopo un minimo di rodaggio, dovrebbe essere in grado di farvi sistemare un album da ascoltare in circa un minuto! Quindi molte parole per una cosa in fondo molto più semplice di come appare.
In pratica perché cplay si pappi un album intero bisogna confezionare un piccolo file di testo costruito con il programma recursive cue creator che potete scaricare dalla sezione iniziale intitolata “Come utilizzare cplay”
Questa piccola applicazione java è un geniale mezzo per risolvere questo problema ma richiede l’installazione appunto di java che può essere fatta direttamente se avete la rete o salvando il file su un PC dotato di connessione internet oppure installandolo, con una memoria usb, nel vostro cMP2. Ora potete aprire, visto che non necessita di una vera e propria installazione,il suddetto recursive.
Abbiamo perciò scaricato java, la piccola cartella di downoload che contiene i file necessari compreso quello che appare con il simbolo di java, appunto che, dopo il doppio clic appare così
Ora andiamo su options e selezioniamo dual folder
Ora siamo pronti. Bisogna intanto cercare la directory dove è posizionato il nostro file musicale. In questo esempio ho usato una pennina
L'interfaccia grafica è molto windows 3.1, un po' datata ma per muoverci usiamo il simbolo della cartella che alla fine ci porta qui , dove sta il nostro album
e poi qui
ovviamente abbiamo già provveduto adavere una cartella con il nome dell'autore che contiene un'altra cartella chiamata con il titolo dell'album, al cui interno ci saranno i file pronti e nominati
Ora facciamo click sul nome dell'album e poi ok. e saremo riportati alla schermata principale
Voilà les jeux sont faits. Ecco il .cue
lo verifichiamo
tutto fatto! Semplice, no? Ci vuol meno di un minuto!
Un’avvertenza: è utile confezionare gli album, cue compreso, su un altro PC e poi trasferire il tutto sull’HDD di storage dei file musicali che, in genere, è esterno e quindi spostabile facilmente.
A questo punto, prima di inziare a rippare e confezionare forsennatamente cd su cd conviene chiedersi come organizzare la propria libreria musicale. Sui metodi di archiviazione potremmo star a parlare giorni per cui non esiste un metodo migliore di un altro ma siccome mettere le mani su una libreria di centinaia quando non svariate migliaia di album è un’impresa lunghissima, conviene decidere prima come fare.
Io ho adottato questo sistema:
A) Cartella di genere: jazz, classica, antico e barocco, contemporanea, donne, donne jazz, folk-rock-blues etc.etc. Credo di essere ormai ad una ventina di cartelle diverse ( sono praticamente onnivoro)
B) Artista: Beethoven, Bob Dylan, Mozart, Britten etc etc.
C) Titolo album . Qui iniziano un po’ di problem perchè sia cmp che cplay hanno una grafica veramente minimale, con la visualizzazione di soli 47 caratteri compresi gli spazi per cui, soprattutto con la classica, bisogna scorciare al massimo i titoli, altrimenti non riuscirete a leggerli perché verranno tagliati senza pietà dal 48° carattere in poi.
All’interno di C saranno posizionati i files dei brani, taggati, e il file .cue. Anche qui bisogna evitare di dare a EAC l’occasione di taggare ogni brano con genere, nome dell’artista, nome dell’album e così via, perché altrimenti col cavolo che vedrete qualcosa a parte i soliti primi 47 caratteri. Per cui si tagga con il solo titolo del brano. Per la classica, al solito, massima concisione, a costo di qualche secondo passato a cancellare quanto fosse superfluo. Per esempio se avete due sinfonie nello stesso album solo la prima traccia manterrà il numero della sinfonia assieme alla denominazione del movimento, le altre solo quest’ultima
Sempre a proposito di EAC sconsiglio di confezionare i cue con questo programma, perché è meglio farlo con recursive cue creator dopo aver controllato per bene se i file e le cartelle sono denominate come si deve e soprattutto come vogliamo.
E’ frequente, nel caso in cui vi passino qualche album già digitalizzato, che troviate all’interno dei .cue già pronti. In genere non funzionano ed è meglio cancellarli i e rifarli.
A volte capita di trovare file interi non splittati, magari con cue non funzionanti con cplay. Qui ci viene in aiuto Xrecode II, programma ( non gratis ma soldi benedetti!) che vi permette, con un semplice drag’ndrop del cue di splittare il file nei vari brani già nominati, ovviamente se il .cue allegato è completo. E’ un programma che fa anche un sacco di altre cose, peraltro.
Un’altra avvertenza importante è che, a volte, nonostante abbiate fatto tutto per bene, il file .cue non si apre e la diagnostica di cplay vi dice che non si trovano i flac. Questo accade perché i caratteri che vengono utilizzati per confezionare i l file sono gli stessi di notepad, cioà limitati, e se recursive trova un carattere che non riconosce lo sostituisce con un ? e il file non viene aperto.
Quindi, se vi trovate in questa situazione aprirete il .cue con notepad e verificate se i titoli sono privi di punti interrogativi, Dove li troviate dovrete correggere il nome del file interessato con un carattere “normale” ( per esempio niente accenti circonflessi o lettere di nomi svedesi!) e rifare il .cue e tutto tornerà a posto.
Ora con un minimo di manualità siete in grado di organizzare la vostra libreria in modo ottimale.
Un’avvertenza circa il fatto che può capitare che il cue sia ben fatto ma vi dia un segnale di errore: attivate la diagnostica di cplay e leggetela!
Per esempio la modifica del boot.ini ( maxmem) funziona in ambito cMP2 ma cplay in ambiente windows a volte non riesce a caricare ciò che deve in memoria. Capita con alcuni album e con altri no. Come passate in modalità cMP2 il problema non esiste più.