La follia finanziaria

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  1. #1
    Nexthardware Staff L'avatar di CrAzY MoDdEr
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    Coltivo la "passione" ( se così si può chiamare ) della finanza da quando ho 15 anni, negli ultimi tempi seguire i mercati diventa sempre più interessante.

    Non so se conoscete la vicenda di Linkedin, una cosa molto simile a FB che è da pochissimo entrata nel mercato quotato americano segnando un +109% in un solo giorno di contrattazione ; l' azione dai suoi originali 45 $ è passata a 90$ in meno di 14 ore.


    LinkedIn debutta con il botto a New York e raddoppia il valore. I perché di un successo - Il Sole 24 ORE


    Per quanto il mio insignificante parere possa valere continuando ad ossigenare polmoni speculativi in questo modo si arriverà ad una seconda crisi del '29 , ma con un sistema finanziario di dimensioni cento volte più grosse


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  2. #2
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    anche io la penso in parte come te, certo è che se la gente investe quelle cifre sui social network è giusta che ce li rimetta i soldi ...
    la sagra dell'inutile ...
    Ultima modifica di giampa : 21-05-2011 a 14:52


    "Scusate, ma se quest'anno in Texas ci avete spedito questo deficiente, vuol dire che c'è speranza per tutti?"

  3. #3
    Nexthardware Staff L'avatar di CrAzY MoDdEr
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    pensa che FB secondo stime potrebbe valere 100 miliardi di dollari ..... pio le PMI se chiedono 700 000 800 000 mila euro per restare competitive devono dale il cxxo come garanzia


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  4. #4
    Super Moderatore L'avatar di frakka
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    Boh... Per me è inconcepibile...
    Società di questo tipo possono esistere solo in società ricche, perchè non producono nulla, offrono servizi che vengono "pagati" dal surplus delle attività produttive degli altri settori.
    In generale credo che si stia puntando troppo sul terziario che però è un settore pericoloso in quanto non si sostenta da solo... Se non c'è ricchezza con cui acquisire servizi su cosa si reggono queste società?

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  5. #5
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    Originariamente inviato da frakka
    Boh... Per me è inconcepibile...
    Società di questo tipo possono esistere solo in società ricche, perchè non producono nulla, offrono servizi che vengono "pagati" dal surplus delle attività produttive degli altri settori.
    In generale credo che si stia puntando troppo sul terziario che però è un settore pericoloso in quanto non si sostenta da solo... Se non c'è ricchezza con cui acquisire servizi su cosa si reggono queste società?

    Il fatto che i social e le forme di aggregazione basate sulla rete non producano nulla è un affermazione alquanto errata secondo me. Nexthardware, ad esempio, non produce nulla ?
    Oltretutto essendo gratuiti il loro utilizzo non è influenzato in alcun modo dalla ricchezza del soggetto che ne ususfruisce.

    Facebook twitter e compagnia bella fanno ormai parte dell ossatura della società moderna e di quella futura è per questo che si tende a investire su di essi.

    la mia critica era incentrata sulla mancanza totale ad oggi (2011) di una regolamentazione globale per i mercati finanziari e da questo ne è derivata la recente crisi che ancora ci fiata sul collo... quindi non è che non si sappiano gli effetti di una forte liberalizzazione del mercato.


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  6. #6
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    Nexthardware, ad esempio, non produce nulla ?
    Oltretutto essendo gratuiti il loro utilizzo non è influenzato in alcun modo dalla ricchezza del soggetto che ne ususfruisce.
    Questo è profondamente errato. FB, Google e tutte quelle società a scopo di lucro che si sostentano vendendo a terzi i dati raccolti sui rispettivi siti non sono per niente gratuite. L'utente che si logga e cazzeggia sul sito mette gratuitamente i propri dati e le informazioni su di sè a disposizione delle società che gestiscono i siti, le quali si fanno profumatamente pagare spazi pubblicitari e statistiche.
    Confondi il prodotto con la materia prima...

    Quello che volevo dire, è che il prodotto di queste società è aleatorio e intangibile. Probabilmente non riesco a spiegarmi come vorrei ma il terziario non è un settore che può sostentarsi da solo, non è un prodotto che può dare da mangiare alla gente. Si investe troppo sui servizi, col miraggio di più rapidi e consistenti guadagni, a scapito dei settori primario e secondario che sono invece gli unici che possono sorreggere in qualche modo una società quando questa si trova in situazioni di profonda crisi economica.

    Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C'era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Ognuno capì che Nessuno l'avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  7. #7
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    Ho quasi concluso un corso di Finanza all'Università.

    Se Facebook decidesse di quotarsi, visto il suo ruolo da protagonista del web, il prezzo delle azioni una volta schizzato in alto nel primo periodo si stabilizzerà, ma sempre restando relativamente alto.

    Social network come LinkedIn invece, che sono marginali e vivono solo perché i protagonisti non decidono di integrare le stesse funzionalità, registrano un brusco aumento del valore di mercato nel primo periodo appena decidono di quotarsi, perché sono la novità e tutti sperano che faccia il botto, ma tranquillo che in pochi mesi il titolo crollerà. E' un'altra piramide rovesciata, non può stare in piedi.

  8. #8
    La Leggenda L'avatar di VisioN
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    la mia critica era incentrata sulla mancanza totale ad oggi (2011) di una regolamentazione globale per i mercati finanziari e da questo ne è derivata la recente crisi che ancora ci fiata sul collo... quindi non è che non si sappiano gli effetti di una forte liberalizzazione del mercato.
    Di regolamenti in finanza ce ne sono fin troppi, e grazie a Dio nessuno di questi cerca di limitare in qualche modo il mercato, ma solo di controllarlo adeguatamente. Limitare qualcosa non va mai bene, soprattutto se si parla di opportunità di guadagno.

    PS: la recente crisi finanziaria non centra nulla con i titoli quotati, era il sistema dei mutui americano che era una cosa inconcepibile e insostenibile, il cui esito alla fine era inevitabile.

  9. #9
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    Di regolamenti in finanza ce ne sono fin troppi, e grazie a Dio nessuno di questi cerca di limitare in qualche modo il mercato, ma solo di controllarlo adeguatamente. Limitare qualcosa non va mai bene, soprattutto se si parla di opportunità di guadagno.

    PS: la recente crisi finanziaria non centra nulla con i titoli quotati, era il sistema dei mutui americano che era una cosa inconcepibile e insostenibile, il cui esito alla fine era inevitabile.

    E tu consideri una leva finanziaria del 25%-30% su swap e derivati vari accettabile ? le restrizioni servono eccome. è dannosissimo il comportamente delle decine di migliaia di piccoli speculatori che attratti dalle promesse di far fortuna in pochi minuti si gettano sui vari forex iforex derivati swap.

    Nella recente crisi i mutui sono stati la causa scatenante, nel senso che erano si un problema ma la fed li avrebbe potuti corregere con manovre in pochi mesi. Il problema vero sono la miriade ( si parla di decine di miliardi di dollari ) di titoli tossici che circolano nei bilanci delle banche più importati del mercato globale.

    Fortunatamente in Eu la liquidità, solvibilità e stabilità sono alla base della disciplina bancaria e con le recenti introduzioni di Basilea 3 (vedi patrimonio tier1 + tier2 e la modificazione nel calcolo dell patrimonio di vigilanza minimo) il nostro sistema bancario ( che è il motore di un sistema economico)
    acquisisce maggiore stabilità e sicurezza.

    P.s. Schizzare in alto per FB vorrebbe dire superare i 600€ ad azione di google.


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  10. #10
    Elder
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    Basta ricordarsi cosa successe pochi anni fa con il boom speculativo sulle famigerate Dotcom, è proprio vero che la gente ha la memoria corta.
    Mi ricordo ancora quando il valore di un'azienda in borsa era rappresentata da beni reali e tangibili, ora il loro valore è all'80% rating e speculazione (o aria fritta se preferite).
    Saluti.

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