E' palese che la prospettiva del problema "riproduzione musicale da file digitale" sia profondamente differente tra ciò che io cerco e ciò che cerca Salvatore.
A lui interessa la assoluta integrità del segnale in /out, perchè ritenuto quanto di meglio si possa ottenere dal punto di vista tecnico e perchè questo correla perfettamente con il suo "gusto musicale", a me, invece, poco mi interessa di cosa entra mentre sono interessatissimo a ciò che esce. Ovvero, posso avere qualunque forma d'onda, fosse pure come la chioma di Caparezza, ma se questo mi permette di ascoltare i legni dell'orchestra con i timbri ben riconoscibili, oboe diverso dal clarinetto, posizionati nello spazio in modo corretto, se questo mi permette di ascoltare e riconoscere l'accordatura del rullante di una batteria suonata (e non pestata come tutti, gran parte dei supposti batteristi compresi, pensano che debba essere!), quando ancora una forma d'onda completamente distorta mi permetta di avere una voce ben rifinita e scontornata, con la presenza della cassa toracica che risuona nei registri bassi (che non è una voce ascoltata al naturale perchè c'è un microfono di mezzo), ecco che francamente me ne impippo della correttezza strumentale. Ma questo non vuol dire che si debba avere una contrapposizione dura tra le parti, perchè ciascuno è in grado di dare all'altro qualcosa di utile a far si che i reciproci obiettivi siano raggiunti e con questo spirito vorrei che si frequentasse questo spazio, per cercare sintesi e non divisioni. Sarà poi il giudizio dei lettori, di chi deciderà di provare le varie soluzioni proposte, a decidere della efficacia delle stesse. Non dimentichiamoci che non stiamo cercando riconoscimenti da parte dell'A.E.S. ma ci limitiamo ad ascoltare musica, cercando di farlo nel modo migliore e spendendo il giusto.