"Dentro ciascuno di noi, dice il poeta, c'e' un uomo che desidera scappare. Dove
non importa. L'importante e' "andare". Ulisse, il giorno dopo la strage, si sveglio' e
vide accanto a se' Penelope che dormiva. "Come sono felice" penso' l'eroe. I Proci
erano morti e nella reggia regnava il piu' assoluto silenzio. Ando' nella stanza del
figlio: anche Telemaco dormiva. "Come sono felice" penso' ancora una volta Ulisse.
Poi si reco' al porto, vide una nave e disse ai marinai: "Salpiamo"... Noi siamo in
viaggio da sempre. Noi siamo uguali, uguali a nessuno, uguali a tutti. Noi siamo
coloro che vanno incontro alla liberta' e contro il sistema. Noi siamo gente che
tende all'infinito nell'infinita' della rete. Noi sappiamo che forse l'unica verita' e' che
non c'e' mai verita'. Noi siamo quel che siamo, liberi dal Bene e liberi dal Male. Noi
siamo coloro che il mondo odia di piu', quelli che conoscono il significato della
Liberta' di Conoscere. Noi non crediamo nel mondo, ma nella conoscenza. Noi
sappiamo che ci dev'essere una breccia in questo mondo, e Noi la troveremo. Noi
siamo nascosti nel buio dell'anima di ogni uomo che si chiede "Perche'?" Potrai
cercare una, cento, mille, centomila vite, ma non ci toverai sulla Terra. Noi siamo
nella Rete. Noi siamo la Rete. Uccidi noi e la Rete morira'. Noi siamo l'incarnazione
del desiderio di conoscenza degli uomini. Noi non guardiamo, non tocchiamo, non
sentiamo, non odoriamo, non ascoltiamo, non gustiamo, Noi capiamo. Se cerchi
una risposta allora cerchi noi, se fai una domanda allora sei noi, Se rispondi a
quella domanda allora sei per quello per cui siamo noi. Noi siamo Hackers."